Gela 18 maggio ’12.“Dopo aver inquinato e aver compromesso ogni altro possibile sviluppo (agricolo, turistico e terziario) la Raffineria di Gela mette centinaia di lavoratori in cassa integrazione, senza reali prospettive di rientro e abbandona nella disperazione centinaia di lavoratori dell’indotto”. Con queste parole Rosario Crocetta, eurodeputato del pd e già sindaco di Gela, commenta la decisione del Petrolchimico di Gela che mette in discussione il futuro di tante famiglie.
“Nei piani dell’Eni – continua – nessun investimento, nessuna riconversione, nessun risanamento ambientale, nessun risarcimento alle numerose vittime dell’inquinamento e alle loro famiglie.
Sostengo convinto la manifestazione dei Sindacati, indetta per sabato 19 maggio a Gela ed invito tutti ad aderire.
Dobbiamo obbligare l’Eni a fare investimenti alternativi, a risanare e risarcire i cittadini e l’intero territorio.
Non permetteremo a chi ha sfruttato le nostre risorse – conclude il Vicepresidente della Commissione Antimafia Europea – di non assumersi le responsabilità che gli derivano da una gestione che diviene sempre meno rispettosa del territorio, delle leggi e dei diritti dei cittadini”.