Un governo democratico per l’Europa

L'Appello agli Europei per un cambiamento necessario in Europa

Il Club della Libertà Bruxelles/Europa ha diffuso, al termine della giornata del 9 maggio 2012, dedicata alla Festa dell'Europa e al 62° anniversario della Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, l' Appello agli Europei – L'Europa e il cambiamento necessario.

Consapevole della grave crisi economica, sociale e di leadership politica e istituzionale che investe l'Unione Europea, messa in rilievo ulteriormente dalle recenti elezioni tenutesi in molti paesi europei, il Club della Libertà Bruxelles/Europa ha deciso di rivolgersi direttamente ai cittadini europei con un vibrante appello a favore di “un grande cambiamento per la politica europea”.
Più unità e solidarietà tra i popoli e gli Stati, lo sviluppo di un'identità e di una coscienza “patriottica” europea, la riaffermazione della centralità delle radici spirituali e culturali cristiane e greco-romane della nostra Europa, la valorizzazione della piena libertà di educazione e d'impresa, la riduzione dell'intermediazione amministrativa nella gestione economica globale, il riconoscimento dei principi di responsabilità personale e di rappresentanza democratica, l'applicazione del principio di “sussidiarietà”, il sostegno giuridico ed economico-sociale alla famiglia naturale e il pieno e concreto sostegno ai tentativi di formazione e divulgazione di una Storia europea, sono, secondo gli estensori dell'appello, gli “elementi irrinunciabili di questo cambiamento”.
Centrale nell'appello è la proposta di “un vero governo europeo democratico, cioè eletto direttamente dai cittadini in una prospettiva federale”. “Non ci vogliamo rassegnare di fronte alla grave crisi attuale. Se vogliamo evitare la disgregazione dell'Unione Europea, occorre fare un importante passo avanti e completare l'unificazione politica dando vita a un governo europeo democratico. Il sogno della Federazione europea, che era già nei Padri fondatori dell'Europa odierna, non può realizzarsi senza il coinvolgimento diretto dei cittadini” chiarisce Simone Ceramicola, Presidente del Club della Libertà Bruxelles/Europa.
Il Club della Libertà Bruxelles/Europa, animato da funzionari europei, responsabili di uffici europei di rappresentanza, imprenditori e professionisti che vivono e lavorano a Bruxelles, capitale dell'Unione Europea, e in altre importanti città europee, tutti motivati dalla passione e dall'orgoglio di lavorare per il futuro e l'unità dell'Europa, ha dato vita, il 24 marzo scorso, sempre a Bruxelles, ad un incontro europeo, chiamato “Primavera di Libertà”, che ha prodotto una significativa piattaforma di idee e di iniziative da realizzare intitolata Più libertà, più democrazia, più solidarietà e più crescita economica e sociale in Europa e in Italia”. Una nuova pagina Facebook “Italiani in Europa” presenta queste idee e queste iniziative al vasto pubblico di Facebook. Dall'incontro del 24 marzo e da queste idee è scaturita l'idea dell'Appello agli Europei”.

L'appello, redatto e divulgato in italiano, verrà tradotto in tutte le lingue europee e diffuso in tutta Europa. Qui sotto si riporta il testo integrale.

Le adesioni possono essere comunicate a cdl.bruxelles@telenet.be.


Appello agli Europei

L'Europa e il cambiamento necessario

L'Europa sta attraversando la crisi economica e sociale, oltre che di leadership politica e istituzionale, più grave dal 1929, una crisi dovuta a una serie di scelte sbagliate, che rischiano di sprofondarci in una depressione economica da anni trenta e di dissolvere il progetto d’integrazione europea avviato nel dopoguerra da uomini illuminati.

L'Europa ha bisogno di politiche condivise dai suoi popoli e dagli Stati. Essa è oggi governata da un direttorio di governi che, oltre ad essere percepiti dai cittadini europei come lontani dai loro problemi e dalle loro aspirazioni, sono oggettivamente animati da scarsa comprensione dei problemi e delle aspirazioni altrui, perseguendo in modo quasi esclusivo un interesse nazionale di corto respiro e controproducente per gli interessi dell'Europa nel suo insieme.

Occorre un vero governo europeo democratico, cioè eletto direttamente dai cittadini in una prospettiva federale.

L’Europa ha bisogno di più unità e solidarietà tra i popoli e gli Stati. A questo si può arrivare più facilmente anche promuovendo una rete d’iniziative culturali, che rilancino e favoriscano lo sviluppo di un'identità e di una coscienza “patriottica” europea.

C'è bisogno urgente di un grande cambiamento per la politica europea che deve, in questo drammatico momento di rischio involutivo, operare per lo sviluppo economico e sociale di tutti gli europei rispettando la loro dignità e riconoscendo la libertà umana come motore fondamentale di sviluppo all'interno di valori morali e sociali fondanti la convivenza civile.

Elementi irrinunciabili di questo cambiamento sono:

  • La riaffermazione della centralità delle radici spirituali e culturali cristiane e greco-romane della nostra Europa, nel rispetto e nella valorizzazione del contributo che alla costruzione dell'identità europea hanno dato anche le altre tradizioni religiose e culturali quantitativamente minoritarie, dagli albori fino ai giorni nostri;
  • La valorizzazione della piena libertà di educazione e d'impresa quali elementi indispensabili di reazione alla crisi globale e, in parallelo, la riduzione dell'intermediazione amministrativa nella gestione economica globale;
  • Il riconoscimento dei principi di responsabilità personale e di rappresentanza democratica quale base dell'azione individuale e politica, intesa quest’ultima come affermazione del bene comune e come servizio alla comunità;
  • L'applicazione del principio di “sussidiarietà” per regolare i rapporti fra l'Unione, gli Stati nazionali e i cittadini europei e di un approccio solidaristico che non sia di natura assistenziale, ma che miri ad aprire opportunità di sviluppo per tutti;
  • Il sostegno giuridico ed economico-sociale alla famiglia naturale basata sull'unione tra uomo e donna, fondamento della società;
  • Il pieno e concreto sostegno ai tentativi di formazione e divulgazione di una Storia europea, e non unicamente nazionale, nelle scuole di tutta l'Unione.

Le adesioni a questo appello possono essere comunicate a cdl.bruxelles@telenet.be.

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