Contrordine

DI Rodolfo Murra

I colleghi che visitano la sezione “Contrordine” del sito web che porta il mio nome (ed in particolare la Rubrica “Verba volant”, che tratta dei lavori delle Adunanze consiliari, come riprodotti nei verbali editi dall’Ordine romano) mi riferiscono due tipi di impressioni dopo la lettura: la gran parte di loro si dichiara contenta di essersi potuta fare due risate, il che conferma che la satira innocua serve almeno a sdrammatizzare una terribile quotidianità, fatta di crisi economica e di scadimento di valori etici; alcuni invece mostrano il loro sconforto, nella convinzione che un Ordine professionale dovrebbe mostrare la sua autorevolezza ed essere davvero rappresentativo di una categoria vessata e vilipesa, invece che pensare di far stampare biglietti da visita riproducenti l’indirizzo del proprio studio professionale.

Sono solito ripetere ai colleghi (i quali – conoscendomi – mi chiedono, incontrandomi in Tribunale, “ma cosa fa questo rinnovato Consiglio dell’Ordine?”), che ottenere una miriade di voti alle elezioni non serve di certo a conquistarsi il sapere, l’esperienza, l’attitudine a risolvere i problemi, la capacità di gestire un bene di tutti. Per fare questo ci vuole ben altro che i “voti” od un consenso più o meno pilotato. Ne abbiamo, in questi tempi, un chiaro esempio dalla “politica”, quella vera e non quella forense.

Mi scuso per averTi importunato, anche se solo per trenta secondi, perché non rientra nel mio stile infastidire i colleghi: ma se può interessarTi, “Contrordine” Ti attende all’indirizzo www.rodolfomurra.it/category/contrordine-2/.

Cordiali saluti.

Rodolfo Murra

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