MANCATE RISPOSTE ALLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA

Al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini

e p.c. al Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano al Presidente del Senato, Sen. Renato Schifani a tutti gli on.li Deputati

OGGETTO: MANCATE RISPOSTE ALLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA Gentile Presidente, faccio seguito alla lettera che Le ho inviato stamattina perché ho avuto modo di ulteriormente approfondire il problema della mancata risposta da parte del Governo alle interrogazioni a risposta scritta. Un problema di valenza costituzionale che si trascina dall’inizio della legislatura in palese violazione del regolamento. Dall’inizio della legislatura, come prima firmataria, ho presentato 1.037 interrogazioni a risposta scritta, la cui risposta è stata sollecitata più volte con lettere a Lei indirizzate. Le prime interrogazioni contano 24 solleciti senza che nulla sia accaduto. Ho ricevuto risposta dai ministri competenti solo in 60 casi , soprattutto per la mia insistente richiesta di metterle all’ordine del giorno della Commissione permanente di cui sono membro, la Commissione Giustizia. Siamo, pertanto, al 5,78 % di risposte. Per ulteriore informazione che aiuti a comprendere l’ampiezza – e, mi consenta – lo scandalo istituzionale del problema, Le presento il seguente quadro – dati tratti dal sito www.camera.it – che riguarda la delegazione radicale all’interno del gruppo del PD e il quadro riassuntivo riguardante tutti i deputati.

deputato n. interrogazioni a risposta scritta presentate n. interrogazioni che hanno avuto risposta %
Rita Bernardini 1.037 60 5,78%
Marco Beltrandi 135 18 13,3%
M. A. Farina Coscioni 957 296 30,9%
Matteo Mecacci 21 14 66,6%
Maurizio Turco 832 286 34,7%
Elisabetta Zamparutti 962 215 22,3%

Su 3.944 interrogazioni presentate dalla delegazione radicale, solo 889 hanno ottenuto risposta ( 22% ) In questa legislatura sono state presentate in totale 15.860 interrogazioni a risposta scritta e solo 4.781 hanno ottenuto risposta ( 30,1 %) (Alcune interrogazioni sono state indirizzate a più Ministri) Dalla Tabella più avanti riportata, salta agli occhi come il Ministero più deficitario sia quello della Giustizia con solo il 7,9% delle risposte , ben al di sotto della pur scadente attenzione dimostrata dagli altri ministeri all’attività di sindacato ispettivo dei deputati.

Ministero Interrogazioni a risposta scritta risposte %
Ministero della Giustizia 2.233 178 7,9%
Ministero Affari esteri 938 576 61,4%
Lavoro e politiche sociali 1.035 231 22,3%
Ambiente 1.653 373 22,5%
Economia e Finanze 2.429 613 25,2%
Interno 2.504 599 23,9%
Difesa 1.071 427 39,8%
Infrastrutture – trasporti 1.767 860 48,6%
Salute 1.600 350 21,8%
Politiche agricole 591 270 45,6%
Sviluppo Economico 1.828 455 24,8%
Beni e attività culturali 705 272 38,5%
Presidenza del Consiglio 2.013 492 24,4%
Pari Opportunità 188 79 42%
Politiche Europee 95 30 31,5%
Pubblica Amministrazione 477 253 53%
Infrastrutture 1.769 862 48,7%
Rapporti con le Regioni 148 70 47,3%
Lavoro salute e politiche sociali 1.097 332 30,2%

Fra le tante ferite inferte alla nostra martoriata Repubblica, c’è anche questa della quale nessuno sembra volersi occupare pur essendoci precise norme del regolamento a tutela del diritto dei deputati ad ottenere una risposta dal Governo. Molte delle mie interrogazioni sono state presentate a seguito di approfondite visite di sindacato ispettivo nelle carceri; documentavano lo stato di illegalità permanente in cui il nostro Stato fa vivere l’intera comunità penitenziaria in violazione non solo della nostra Costituzione ma di tutti i trattati e convenzioni europee e onusiane che l’Italia ha sottoscritto e ratificato. So, perché me lo hanno riferito di persona, che i direttori penitenziari hanno fornito le risposte al Ministero della Giustizia, ma queste documentate relazioni non sono mai pervenute all’interrogante. Trovo veramente desolante che i luoghi istituzionali – in questo caso la Camera dei deputati – siano ogni giorno di più sordi e, in definitiva, mortificanti e distruttivi della funzione del parlamentare. Da ulteriori approfondimenti, potrà notare che sul problema che oggi Le ho posto non c’è, almeno per il momento, alcuna differenza di comportamento fra il precedente Governo e l’attuale. Per noi radicali si tratta dell’ennesimo esempio della ultra-decennale degenerazione prima e scomparsa poi dello stato di diritto e della democrazia, sempre più vilipesa dal regime partitocratico oggi ormai fuori di senno e sempre più pericoloso di fronte all’evidenza dei disastri che ha provocato. Quanto poi alla “malagiustizia” ed alla negazione radicale di ogni rispetto del diritto e dei diritti, è ulteriormente dimostrato e confermato anche dalle informazioni che Le ho fornito sul comportamento proprio del Dicastero della “Giustizia”. Con i più cordiali saluti Rita Bernardini

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