(Alfacharly)
Il 24 Aprile 2012 è stata depositata la Sentenza emessa dalla 5° Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, in relazione al Ricorso proposto dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo e da Marcello dell’Utri avverso la Sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo in data 29.06.2010 – con la quale, riformata la Sentenza di primo grado, veniva dichiarata assorbita l’imputazione ascritta al capo A) [concorso esterno nell’associazione per delinquere denominata Cosa Nostra (per il periodo decorso da epoca imprecisata fino al 20.09.1982), ex art. 416 Co. 1, 4 e 5 cp] in quella di cui al capo B) [concorso esterno nell’associazione per delinquere denominata Cosa Nostra (per il periodo trascorso dal 28.09.1982 ad oggi), ex art. 416 Co. 1, 4 e 6 cp]; pronunciata assoluzione limitatamente alle condotte contestate come commesse dopo il 1992 “perché il fatto non sussiste” e ridotta la pena per la fattispecie residua, lo condannava ad anni 7 di reclusione – ha dichiarato inammissibile il ricorso del Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Palermo.
La Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata nel capo relativo al reato, del quale l’imputato è stato dichiarato colpevole, e ha rinviato, per nuovo giudizio su di esso, ad altra sezione della Corte di Appello di Palermo.