Giochi innocenti

Silvio Berlusconi ci racconta l’ennesima barzelletta, ma stavolta per difendere se stesso. “Ma di quale sesso, orge, eccetera state parlando?” esordisce “Nella villa di Arcore tutto quello che al massimo succedeva erano feste in stile burlesque. Un po’di esibizionismo, certo, ma niente di più. Qualche trucco e qualche innocente travestitismo. Belle ragazze in abiti da suora o da infermiera”. Questo in buona sostanza, è ciò che ci propina il Cavaliere in questa sua ultima boutade. Un gioco, insomma, del quale però il nostro ex presidente ignora le origini. Il Burlesque infatti è un genere di spettacolo parodistico nato nella seconda metà dell'Ottocento nell'Inghilterra Vittoriana ed importato successivamente negli Stati Uniti, dove riscosse grande successo soprattutto fra gli strati di società meno abbienti (per questo veniva anche chiamato the poor man's follies, le “follies” dei poveri). Di certo non ci sembra che Arcore fosse frequentato da persone meno abbienti, anzi tutt’altro, e non possiamo certo essere noi a decidere se tutta questa storia sia vera o meno. Ci penseranno ovviamente come è giusto, i magistrati che stanno facendo il loro lavoro. Ma il vero burlesque si è drammaticamente realizzato nel nostro Paese, dove personaggi come la Carfagna, la Gelmini e la Brambilla si sono esibite nella versione tragicomica di questo gioco vestendosi con abiti istituzionali e interpretando il ruolo di Ministri della Repubblica. Anche Brunetta e Tremonti si sono divertiti a fare un po’ di sano avanspettacolo e la Meloni si è perfino inventata il travestimento di Ministro della Gioventù. Un gioco bellissimo, in cui tutti hanno comprato un bel travestimento per partecipare al grande gioco di Arcore. Solo Scajola e Bossi si sono ritrovati travestiti a loro “insaputa”, poco male alla fine si sono divertiti lo stesso. In assoluto, però, il costume che ha raccolto più apprezzamenti è stato quello di Roberto Calderoli. Il suo travestimento da Ministro per la Semplificazione ha stupefatto tutti. E cosi tra una Minetti, una Ruby e un consigliere regionale vestito da Trota il casto gioco non faceva male a nessuno. Anzi alcune delle povere ragazze dell’Olgettina ora sono mantenute da Berlusconi, perché, “poverine”, come dice lui stesso ai microfoni del TG5, dopo quell’innocente gioco di travestimenti non riescono più a trovare un ragazzo e forse nemmeno mai lo troveranno. Nessuno più offre loro la possibilità di lavorare onestamente. Mio Dio che tragedia! Certo però, tutto questo in confronto ai 65.000 esodati che non percepiranno la pensione per sopravvivere o davanti alla situazione di quelle persone sull’orlo del fallimento che si sono tolte la vita per non aver potuto far fronte ai debiti della loro impresa o peggio ancora, dinanzi alla situazione di migliaia di famiglie che non arrivano nemmeno più alle terza settimana, cosa volete che sia. E’ un gioco anche questo, perché loro, i politici, vivono in un mondo virtuale, staccato da quella vita reale che viviamo tutti noi e ci vedono come un grande Truman Show. A chi toccherà oggi uscire dallo spettacolo? All’imprenditore suicida o alla vecchietta che sta gia al secondo giorno di digiuno? Ma no, forse al precario, che prima o poi perde il lavoro, si traveste da Superman e si getta dall’ultimo piano di un palazzo. Caro Berlusconi, voglio concludere, dicendole in versi come recitava il nostro beneamato Principe De Curtis…”Ma mi faccia il piacere, mi faccia”.

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