(ECPAT) Roma, 04 apr -Sdegno e soddisfazione per il caso dell'italiano arrestato il 21 marzo in Spagna, reso noto oggi dalla Polizia di Verona. Sul 65enne rodigino pendeva un mandato di cattura delle autorità thailandesi, perché ritenuto responsabile di reati sessuali a danno di minori. La vicenda, secondo ECPAT, suscita sdegno perché il nome di R.C. compare in numerose azioni di polizia che vanno dal 2006 fino al 2010. Soddisfazione per due ragioni: il suo arresto è una prova di come devono funzionare le reti di polizia internazionali; l'uomo potrà essere processato in Italia, secondo una legge che ECPAT-Italia promosse dal 1994, approvata nel 1998.
Secondo le notizie di cronaca degli organi locali nel 2008 la polizia thailandese aveva pedinato R.C. per due mesi a Pattaya, triste località balneare spesso nota per viaggi alla ricerca di sesso con bambini. La polizia aveva scoperto che bambini dagli 8 ai 13 anni si recavano con assiduità nella camera dell'italiano. Bambini e bambine senza una casa e una protezione che subivano violenze in cambio di 500 – 1000 bath (12-24 euro).
Secondo un rapporto pubblicato nei mesi scorsi da ECPAT la Thailandia continua ad essere uno dei principali Paesi di destinazione per i viaggi alla ricerca di sesso con minorenni, della regione asiatica. L'azione delle autorità thailandesi e la cooperazione con Interpol hanno indotto, negli ultimi anni, i cosiddetti turisti sessuali a considerare altre mete: Cambogia, Laos, Vietnam e persino il Bangladesh. In Thailandia la prostituzione minorile è illegale ma secondo una recente stima pubblicata da ECPAT-International sarebbero 60mila in minori coinvolti nel mercato del sesso.
Gli italiani turisti sessuali. In Kenya siamo i primi clienti stranieri. Infatti il 38% dei clienti dei minori fatti prostituire sono locali, seguiti dagli occidentali: italiani 18%; tedeschi 14%; 12% svizzeri; 8% francesi. Italiani ai primi posti anche in Repubblica Dominicana, Colombia, Brasile. Numericamente non siamo i primi, ma siamo ben piazzati in questa classifica della follia.
Tutti pedofili? No. Il pedofilo è colui che ha preferenza quasi esclusive per i bambini in un'età che va fino agli 11-12 anni, insomma prima che il bambino divenga adolescente. Mentre il turista sessuale preferisce di gran lunga gli adolescenti ed è spesso una persona che, per il resto, a casa si definirebbe “normale”. Il 60% dei turisti sessuali con bambini sono clienti occasionali, così li definisce ECPAT, il 35% sono più abituali e solo il 5% di loro può essere definito pedofilo.
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Fabio Bellumore
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