Il Parlamento deve intervenire a favore di 5.400 Famiglie indifese

La celebre frase dell’On. Andreotti “ il potere logora chi non ce l’ha ” è sempre attuale!

Capisco che chi ha il potere può fare il buono e il cattivo tempo non curandosi di quanto non rientri nella sfera degli “interessi” che intende salvaguardare ma adesso il Ministero della Difesa sta superando il livello della normale decenza!

Le riporto, di seguito, il serio appello di Casadiritto, che vuole rappresentare le Famiglie di Utenti degli Alloggi demaniali, dal quale appare evidente l’assoluta mancanza di considerazione da parte della Difesa nei confronti di migliaia di Famiglie che da quasi due anni vivono in angoscia.

L’assenza di qualsiasi rapporto e di una qualche forma di dialogo con gli attuali rappresentanti del Ministero e il loro disdicevole silenzio accrescono sempre più la tensione di PERSONE che, mi creda, non hanno più pazienza.

I Vertici della Difesa non possono pensare di nascondere in eterno le loro inefficienze dietro lo strapotere che gestiscono né possono credere di permettersi di proseguire ad oltranza l’ignobile strategia di “cacciare” ad ogni costo dalle case demaniali 5.400 Famiglie.

Purtroppo, Ministro e Generali sono giustificati e protetti nella loro fallimentare “politica della casa” dalla mancanza di provvedimenti legislativi che annullino o modifichino i Decreti Difesa del 18/5/2010 e 16/3/2011.

Pertanto, in assenza di buona volontà dei Vertici e in presenza di un silenzio assordante della Difesa, la soluzione ai seri problemi di 5.400 Famiglie è nelle mani del Parlamento.

La invito a intervenire in aiuto di 5.400 Famiglie indifese e abbandonate a se stesse!

Cordiali saluti, Vitaliano F.

( “ Benché tradito, umiliato e venduto, mi inchino e bacio la Bandiera con immutata fedeltà. ” Michele).

TROPPA SICUREZZA O ALTRO?
Scaduto il countdown di Casadiritto che negli ultimi 10 giorni ha scandito il termine del 31 marzo previsto dalla legge. Non risultano infatti al momento, presentati ne il decreto 2010, ne tantomeno il decreto 2011

Malgrado i solleciti e l’attenzione mediatica che CASADIRITTO ha cercato di suscitare, sulla mancata presentazione del Decreto già firmato e mai registrato relativo al Piano di Gestione Annuale 2010 previsto da Norme e Regolamenti e malgrado che in queste ore è scaduto anche il termine per il Decreto relativo all’anno 2011, la Difesa ostenta un imbarazzante silenzio. Continua così l’anomalo comportamento della Difesa in merito a quanto previsto all’art. 306, comma 2 del Codice dell’Ordinamento Militare n. 66 del 15 marzo 2010.

Questo atteggiamento ingiustificato che appare da parte degli Autori un disinteresse delle regole che loro impone la Legge e che obbliga i Ministri, per quanto tecnici che siano, al suo rispetto, sta provocando anche danni materiali per chi da quei Decreti trova risposte, garanzie e certezze (limiti di reddito che permettono di rimanere negli alloggi in deroga, a quindi a pieno titolo, unitamente a famiglie con portatori di handicap). La particolare utenza che riguarda queste famiglie, ci fa pensare a quale livello di attenzione e considerazione vengono considerate queste famiglie o con scarse possibilità economiche o con altre situazioni.

Anche per questo dovremo elemosinare una interrogazione Parlamentare?
Ma chi ha preso possesso a Via XX Settembre di questi argomenti? Ma come veniamo considerati? Che cosa li rende o li fa considerare così potenti? Ci domandiamo ancora la ragione di questo atteggiamento dal momento che nessuno, alla Difesa ha tentato di dare o di darci una risposta. Che cosa c’è che non si può dire e che non si vuole fare?

Sergio Boncioli

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy