FOCUS IDV DEL 2 APRILE

LAVORO. DI PIETRO: ART. 18? E' GARANZIA PER IMPRENDITORI ONESTI Roma, 2 apr. – Si trovera' l'accordo fra Pd e Pdl sull'articolo 18? “La ricetta dell'Idv e' che rimanga cosi' come e', senza modifiche”. Lo dice ai cronisti il leader Idv, Antonio di Pietro, arrivando al convegno del suo partito dal titolo 'Facciamo lavorare la testa'. Per Di Pietro “l'articolo 18 va lasciato come e' senza modifiche perche' e' una garanzia per chi lavora e per gli imprenditori onesti”.

GOVERNO: DI PIETRO, PRESENTEREMO MOZIONE SU CULTURA – ROMA, 2 APR – ''Dopo questo incontro continueremo ad affinare la nostra mozione sulle politiche culturali e chiederemo che venga discussa in Parlamento nelle prossime ore, senza illuderci che succeda. Ci dicono sempre che questi sono temi che verranno trattati in un quadro piu' ampio''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori, intervenendo al convegno 'Facciamo lavorare la testa – per la societa' della conoscenza una nuova agenda di sviluppo civile, sociale ed economico' organizzato dall'Idv e appena conclusosi a Roma. ''Troppo spesso ci ricordiamo della cultura nei convegni ma ce ne dimentichiamo nelle azioni concrete – ha aggiunto Di Pietro -. Investire in cultura vuol dire investire nel nostro Paese''.

GOVERNO: DI PIETRO, BASTA CON STAMPA REGIME,E' ISTITUTO LUCE – ROMA, 2 APR – ''La stampa di regime parla di un paese immaginario dove tutto va bene. Ma le cose vanno diversamente: la disoccupazione aumenta, gli stipendi perdono valore. E' tempo di dire basta a questo Istituto Luce che parla di una realta' che non esiste''. Lo dice il leader dell'Idv Antonio Di Pietro intervistato dal tg3. ''Le priorita' di questo governo – sottolinea Di Pietro – non sono quelle dei cittadini. Qui i dieci italiani piu' ricchi hanno gli stessi soldi dei tre milioni piu' poveri: invece di far diminuire stipendi e pensioni, sarebbe stato meglio mettere una patrimoniale''.

LAVORO. DI PIETRO: MANCATI INVESTIMENTI PER CORRUZIONE, NON PER ART.18 – ROMA, 2 APR – “L'accordo si trova in un attimo: basta non modificare l'articolo 18. Con la scusa dei motivi economici, alcuni imprenditori potrebbero liberarsi di qualche operaio, perché non gli sta più bene. Questo si chiama licenziamento illegittimo e deve essere previsto che vi sia il reintegro. Si chiede solo questo”. Così il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervistato dal Tg3. “Perché ci si intestardisce in tal modo? Il motivo per cui non si investe più in Italia non è per l'art.18, ma perché ci sono un'enorme corruzione, falsificatori di bilancio e una burocrazia che non funziona. Si vuole modificare l'art. 18 solo per un atto di superbia, di prepotenza e di arroganza perché non c'entra niente con la libera imprenditoria, la libera concorrenza, la meritocrazia o la professionalità. Per poter rilanciare il nostro Paese non bastano le belle parole di Monti e del suo governo, servono interventi concreti. Invece di comprare gli F35, si investa in cultura e ricerca e forse troveremmo delle soluzioni diverse”.

CRISI: DI PIETRO, GOVERNO NON PENSA A CHI PAGA I CONTI – ROMA, 2 APR – ''Contesto al governo la scelta di una politica legislativa, di chi crede di risolvere i problemi del Paese solo per far quadrare i conti senza pensare a chi paga i conti''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori, intervenendo al convegno 'Facciamo lavorare la testa – per la societa' della conoscenza una nuova agenda di sviluppo civile, sociale ed economico' organizzato dall'Idv e appena conclusosi a Roma. ''Ci troviamo di fronte a una politica che non possiamo non contestare – ha aggiunto Di Pietro – ed e' troppo comodo dire che la colpa e' del governo, e' anche di chi l'appoggia e che fa scelte politiche dove cultura, istruzione, scuola, non sono visti come strumenti per migliorare il futuro del nostro Paese intesi per una maggiore equita' sociale''.

CULTURA: DI PIETRO, INVESTIRE PER IL FUTURO DEL PAESE = – Roma, 2 apr. – “Investire in cultura e' investire nel futuro del nostro Paese”. Lo ha sottolineato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel suo intervento conclusivo al convegno 'facciamo lavorare la testa' organizzato dal suo partito a Roma. Di Pietro ha annunciato che nelle prossime ore il partito presentera' in Parlamento una mozione sulle politiche culturali aggiungendo tuttavia che “non ci illudiamo che venga discussa”. Per l'Italia dei Valori, ha proseguito Di Pietro, “la cultura e' un qualcosa che in realta' potrebbe migliorare il nostro Paese anche sul piano economico-finanziario. Non e' vero che la cultura e' un qualcosa di residuale”, ha evidenziato Di Pietro osservando che non si risolvono i problemi del Paese facendo semplicemente quadrare i conti senza pensare a chi li paga i conti”.

LAVORO: DI PIETRO, DAL GOVERNO DICONO BUGIE 'IN MODO SOBRIO' – ROMA, 2 APR – ''Monti andando in giro per il mondo dice che 'tutto va bene Madama la marchesa', e che l'economia va bene ma la verita' e' che chi ha lo stipendio oggi se lo vede quasi dimezzato. La realta' e' totalmente diversa da quella che raccontano. Ci sono persone al governo che dicono delle bugie. Se lo fanno in modo sobrio, come Monti, o alla 'Berlusconi maniera' sempre uguale e'''. Lo ha detto Antonio Di Pietro arrivando al convegno 'Facciamo lavorare la testa', incontro dedicato alle proposte della cultura, a cui partecipano anche i ministri Profumo e Ornaghi, in corso a Roma.

CRISI. DI PIETRO: RICORSO A IMU E' DANNO E BEFFA PER CITTADINI Roma, 2 apr. – Il “ricorso all'Imu e' stato un danno e una beffa per i cittadini”. Lo afferma il leader Idv, Antonio di Pietro, arrivando al convegno del suo partito dal titolo 'Facciamo lavorare la testa'. “Un danno- dice- perche' ha un costo eccessivo e non equo. Una beffa perche' nella difficolta' di individuarne l'esatto ammontare c'e' stato il trucco di non far capire ai cittadini che il paese e' stato svenduto e alla fine i cittadini devono pagare tanti soldi”.

CRISI: DI PIETRO “MONTI COME BERLUSCONI, VA IN GIRO A DIRE BUGIE” ROMA – “Monti dice, andando in giro per il mondo, 'tutto va bene madama la marchesa' e che l'economia va bene, ma la verita' e' che chi ha lo stipendio oggi se lo vede quasi dimezzato. La realta' e' totalmente diversa da quella che ci raccontano. Ci sono persone al governo che dicono delle bugie: se lo fanno in modo sobrio come Monti o alla Berlusconi, la maniera e' sempre uguale”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a margine di un convegno organizzato dal partito su cultura e scuola.

LAVORO: DI PIETRO, GOVERNO DI BUGIARDI, MODELLO ISTITUTO LUCE = Roma, 2 apr. – “Quando al governo ci sono persone che raccontano delle bugie o le dicono in maniera sobria o alla Berlusconi maniera, sempre bugiardi sono”. A puntare il dito contro il governo e' Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, prima di prendere parte al convegno 'Facciamo lavorare la testa', organizzato oggi a Roma dal suo partito. “Ci sono due realta' – secondo il presidente dell'Italia dei Valori – una immaginifica e immaginaria che Monti e il suo governo, come un moderno Istituto Luce, trasmettono al paese cercando di far credere che tutte le cose vanno bene e che adesso, tra un viaggetto e l'altro all'estero, tutti vengono qui a investire, lo spread si azzera, il debito pubblico non c'e' piu', l'economia va a a gonfie vele e i sacrifici sono passati. E poi c'e' la realta' di tutti i giorni, fatto da chi ha uno stipendio e vede quasi dimezzate le proprie entrate, mentre milioni di cittadini un lavoro non ce l'hanno o nn ce l'hanno piu'. La realta', quindi, e' totalmente diversa da quel che ci raccontano”.

FISCO: DI PIETRO, GARANTIRE BENEFICI A NON VEDENTI – ROMA, 2 APR – Garantire i benefici fiscali e assistenziali necessari ad assicurare ai non vedenti una normale vita lavorativa. E' quanto chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio, Mario Monti e al ministro del Lavoro, Elsa Fornero. ''Secondo l'articolo 5 della legge 214 del 2011 – spiega il leader di Idv – la concessione delle agevolazioni fiscali e i benefici assistenziali sono vincolati all'Isee, le cui modalita' di determinazione e i campi di applicazione saranno rivisti entro il prossimo 31 maggio dal presidente del Consiglio, dopo aver sentito le commissioni parlamentari competenti. Il patrimonio di ogni singolo componente del nucleo familiare, quindi, andra' ad incidere maggiormente nel calcolo della futura situazione economica. I ragazzi non vedenti con un genitore impiegato e una casa di proprieta', ad esempio, qualora decidessero di lavorare, con l'introduzione della legge 214/2011 perderebbero l'indennita' di accompagnamento''. ''Convinti che l'attuale crisi economica non possa ricadere sulle fasce piu' deboli di cittadini, gia' a rischio emarginazione – conclude Di Pietro -, chiediamo al governo in che modo intende garantire ai non vedenti la concessione dei benefici fiscali e assistenziali che gli permettano di svolgere una normale vita lavorativa''.

COMUNE. MAXICONCORSO, DI PIETRO: MINISTRO FACCIA CHIAREZZA “INTERROGAZIONE CANCELLIERI SU PROCEDURE E RISPETTO DISCIPLINA”. Roma, 2 apr. – “Fare chiarezza sulla procedura della gara d'appalto che il Comune di Roma ha indetto per organizzare le selezioni del maxiconcorso finalizzato all'assunzione di varie figure professionali”. Lo chiede il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione rivolta al ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. “La gara- si legge nel testo dell'interrogazione- e' stata aggiudicata alla societa' Praxi Spa, nota alla cronaca per lo scandalo di 'Parentopoli' delle selezioni Atac e per le selezioni, nel mese di giugno 2011, dei dirigenti della Regione Lazio in cui sono state pubblicate graduatorie giudicate 'indifendibili' dalla stessa Regione”. Di Pietro ricorda poi che “il 15 febbraio scorso il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Selexi Srl contro Roma Capitale nei confronti della Praxi Spa. Secondo i rappresentanti della Selexi, infatti, l'impresa che si e' aggiudicata l'appalto, e che ora gestisce le selezioni al Palalottomatica, risulterebbe priva di determinati requisiti previsti dal bando di gara, in particolare quello relativo al fatturato degli ultimi tre esercizi per servizi analoghi al settore oggetto della gara”. Inoltre, risulta secondo Di Pietro “che l'amministrazione capitolina neghi l'accesso agli atti per verificare i criteri di assegnazione dei punteggi che ha permesso alla societa' Praxi di aggiudicarsi la gara”. Il leader dell'IdV spiega che “le prove che hanno avuto inizio lo scorso 21 febbraio rischiano concretamente di essere invalidate qualora il Tar dovesse dare ragione alla Selexi Srl nell'udienza fissata per il giorno 18 aprile 2012”. Di Pietro chiede infine al ministro Cancellieri “se non ritenga, per quanto di sua competenza, di appurare il rispetto della disciplina vigente per gli enti locali in materia di appalti e accesso ai documenti amministrativi da parte dell'amministrazione indicata”.

SPRECHI DENARO IN MOLISE, DI PIETRO INTERROGA GOVERNO – CAMPOBASSO, 2 APR – Sanita', opere pubbliche, consulenze: non risparmia nulla il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione con cui pone all'attenzione dei ministri della Pubblica Amministrazione e dell'Interno la questione impiego di denaro pubblico nella Regione Molise. ''Facendo seguito alle dichiarazioni del presidente e del procuratore della Corte dei Conti del Molise, Sciascia e Romanelli, che hanno recentemente fatto cenno a cedimenti all'illegalita' e mala gestione da parte di enti locali, amministrazioni e, soprattutto, societa' pubbliche partecipate riconducibili alla Regione Molise, il presidente dell'Idv – si legge in una nota del partito – ha interrogato per portare la questione all'attenzione del Governo''. Nell'interrogazione si citano Molise Acque e Arsiam nonche' ''il ricorso a un numero consistente di consulenze di dubbia utilita' e trasparenza affidate dalle pubbliche amministrazioni. Tali consulenze – scrive Di Pietro – mascherano vere e proprie assunzioni di personale per l'espletamento di ordinarie attivita' istituzionali di cui non sono ben chiari i contenuti e l'utilita'''. ''E' stata registrata inoltre, come ricordato dalla Procura della Corte dei Conti, la mancata osservanza dei tetti di spesa fissati dalla legge – continua il leader Idv -, l'attribuzione di compensi sproporzionati rispetto alla natura e all'oggetto dell'incarico, la violazione del criterio di oggettiva trasparenza durante le specifiche operazioni di selezione''. Di Pietro sottolinea, quindi, che ''oltre alle responsabilita' amministrative o penali e' messo in pregiudizio un uso responsabile di denaro pubblico, con una grave ricaduta sulla spesa e sui contribuenti'' e sollecita i due ministri a intervenire.

MOLISE: DI PIETRO, GOVERNO VIGILI SU STATO CRITICITA' DEI COMUNI – Roma, 02 apr – “L'attuale stato di criticità dei comuni molisani, che hanno ricevuto i finanziamenti per i lavori di ricostruzione dopo il sisma del 2002, deve essere verificato per evitare lo sperpero di denaro pubblico”. Lo chiede il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, in un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Economia, Mario Monti, e al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. “Dall'inchiesta che vede coinvolto il Presidente della Regione Molise, in qualità di Commissario per la gestione dell'emergenza sisma, risulterebbe infatti che Iorio avrebbe “abusivamente ampliato” l'area dei Comuni terremotati, senza che ve ne fosse alcuna necessità. E così le risorse destinate alle opere di risanamento sono state utilizzate per ristrutturare appartamenti privati, in aree lontane anche cento chilometri dall'epicentro del sisma. Mentre altri paesi pesantemente danneggiati, tra cui il Comune di Toro (CB) – come riportato dall'agenzia di stampa Agenparl – non rientrano nella lista dei centri che hanno diritto agli aiuti per l'emergenza”. Di Pietro conclude: “A dieci anni di distanza, i lavori di ricostruzion e sembrano fermi al 30% e il 70% delle persone sfrattate è ancora senza casa, costretta a una sistemazione provvisoria . Si chiede, pertanto, ai ministri competenti se non ritengano opportuno effettuare un controllo sulle reali necessità in termini di ricostruzione delle aree colpite”.

SANITA': IDV SALVAGUARDARE DIRITTO A RIFIUTO VACCINI PER MILITARI = PRINCIPIO GARANTITO DA COSTITUZIONE Roma, 2 apr. – “Assicurare l'effettiva innocuita' dei vaccini imposti al personale militare, salvaguardando il diritto costituzionalmente garantito di rifiutare un trattamento sanitario che non e' imposto per legge e che e' sospettato di nuocere gravemente alla salute”. E' quanto chiedono in un'interrogazione rivolta al ministro della salute, Renato Balduzzi, il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, e il vicepresidente del gruppo Idv alla Camera, Antonio Borghesi. “Gli obblighi vaccinali dei militari – spiegano i due esponenti dell'IdV – sono stabiliti da decreti ministeriali, quindi non vincolanti per legge e per cio' stesso e' legittimo rifiutarli. Nel caso specifico parliamo del decreto del ministro della Difesa 31 marzo 2003”. Come sottolineano Di Pietro e Borghesi nella loro interrogazione: “la stessa Direzione generale della sanita' militare del ministero della Difesa ha bandito un concorso per il reperimento di un progetto di ricerca sulla sicurezza, immunogenicita' ed efficacia delle vaccinazioni anti-infettive, il che attesta i dubbi nutriti dalla stessa amministrazione riguardo l'innocuita' dei cicli vaccinali imposti ai militari”. I due parlamentari fanno quindi riferimento ad alcuni dati: “la Commissione parlamentare d'inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, ha accertato che l'85% dei militari che hanno contratto gravi malattie non e' mai uscito dai confini nazionali per partecipare alle missioni di pace”. Inoltre, proseguono gli esponenti dell'Idv, “ai militari da sottoporre a vaccinazione viene fatta sottoscrivere una previa dichiarazione di consenso informato. In particolare, viene imposta la sottoscrizione di una scheda anamnestico-informativa con la quale il militare dichiara 'di essere stato adeguatamente informato in merito alle pratiche vaccino profilattiche programmate”. Di Pietro e Borghesi riportano poi il caso di un sottufficiale dell'Aeronautica pubblicato dal portale web di informazione www.grnet.it. “Il militare – scrivono – e' attualmente sottoposto a un procedimento disciplinare di rigore e a uno penale presso il Tribunale militare di Roma, esclusivamente per aver negato il consenso alla sottoscrizione della scheda anamnestico-informativa finalizzata alla sottoposizione a un ciclo di vaccinazioni imposte dai superiori. Solo per aver esercitato tale diritto, quindi, un cittadino in uniforme, con un eccellente curriculum e padre di famiglia, rischia ora un anno di carcere per il reato militare di insubordinazione aggravata e continuata”.

CRISI: IDV, RIPARTIRE DA CULTURA E ISTRUZIONE PER RILANCIO PAESE = – Roma, 2 apr. – “Facciamo lavorare la testa”. Uno slogan dal doppio significato, lanciato dall'Idv per trovare soluzioni di uscita dalla crisi: da una parte, usare la testa per individuare queste soluzioni; dall'altra, agire sulle risorse intellettuali, dunque su cultura, istruzione, ricerca. Sono questi i temi affrontati nel convegno in corso oggi a Roma, durante il quale si e' tenuto prima un confronto sulle esigenze del mondo culturale e dell'istruzione, che nel pomeriggio proseguira' con il dibattito con le istituzioni, come i ministri dell'Istruzione, universita' e ricerca, Francesco Profumo, e dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi. Dieci le proposte dell'Italia dei valori “per rilanciare il paese, a partire dalle donne e dai giovani, scommettendo sulla cultura e sulla conoscenza quali leve di sviluppo nuovo, possibile e sostenibile”, come sostiene Antonio Di Pietro nell'introduzione del documenti che sintetizza la proposta del partito. In primo luogo, bisogna dunque rimettere in moto la conoscenza per creare lavoro, sviluppo e opportunita', soprattutto per i giovani. Per fare questo e' necessario che tutti tornino a considerare la conoscenza un investimento e non una spesa. Le opportunita' per le giovani generazioni partono da un uguale diritto di accesso alla conoscenza. L'Idv chiede poi che vengano rivisti i criteri di assegnazione del credito, attualmente poco centrati sulla qualita' delle idee e troppo sulle garanzie patrimoniali. Per far fronte alla fuga dei cervelli e assicurare al paese la permanenza dei giovani che si sono formati in Italia emerge l'esigenza di approntare, nel 2013, il primo Piano straordinario per l'occupazione intellettuale che preveda la costruzione di un sistema avanzato di incubatori d'impresa. Indispensabile e' poi azzerare il digital divide, attrezzando con tecnolgie avanzate tutte le scuole e le universita' del paese. Sul fronte della cultura, l'Idv ritiene necessario riformare profondamente le istituzioni di governo della cultura e realizzare investimenti pubblici per la cultura, prevedendo anche una legge quadro sulla valorizzazione del patrimonio culturale. Per rilanciare produzioni intellettuali e creative, poi, la proposta e' di escludere dal patto di stabilita' i servizi culturali. Guardando alla scuola, l'Italia del valori ritiene che si debba estendere l'obbligo scolastico dai 5 ai 18 anni con una distribuzione del “tempo scuola”, attraverso l'attuazione del tempo pieno e il potenziamento dei laboratori, piu' attenzione a ogni studente con classi meno affollate, valorizzazione dell'attivita' d'insegnamento con la stabilizzazione dei tanti insegnanti precari. Quanto, infine, all'universita', il partito di Antonio Di Pietro sostiene l'abbassamento dell'eta' dei docenti sotto i 40 anni, la selezione degli insegnanti attraverso procedure trasparenti e meritocratiche, il diritto a uno stipendio dignitoso per tutti i ricercatori e dottorandi, la riaffermazione dell'autonomia degli atenei e la garanzia di risorse triennali per le universita', il rilancio di piani di sostegno alla ricerca pubblica, con risorse certe, regole trasparenti e metodologie di valutazione condivise e validate.

LAVORO, BELISARIO (IDV): GOVERNO NON SA CHE PESCI PRENDERE Roma, 2 apr – “Nella polemica sugli esodati tra il sottosegretario Polillo e il ministro del lavoro, l'unica cosa chiara è che il governo non sa che pesci prendere sul pasticcio che ha fatto con la Riforma delle pensioni. Alla faccia dei professori! Se qualcuno spera che l'esecutivo possa parlare con una voce sola, si rassegni ad ascoltare una musica stonata di suonatori allo sbaraglio”. Lo dichiara Felice Belisario, Presidente dei Senatori dell'Italia dei Valori, che aggiunge: “Va bene che, come dice il ministro Fornero, questo esecutivo non è stato chiamato a distribuire caramelle, ma tanta superficialità, significa regalare ai cittadini dolcetti avvelenati. Uno sbaglio così grossolano sulla stima degli esodati, 50.000 anziché 350.000, la cui soluzione, se mai ci sarà, è rinviata alle calende greche, vuol dire fregarsene di chi non ha redditi né da lavoro, né da pensione. Lo stesso governo che vorrebbe rendere facili i licenziamenti – conclude Belisario – commette errori degni solo di apprendisti stregoni”.

GOVERNO: BELISARIO (IDV), CASINI ROTTAMI UDC, NON BIPOLARISMO = Roma, 2 apr. – “Casini non si Monti la testa. Va bene che anche stavolta e' balzato sul carro del vincitore, ma la fase emergenziale del Governo tecnico deve finire presto, e con essa anche l'era delle ammucchiate senza senso. Casini, se vuole, rottami pure l'Udc, ma non il bipolarismo”. Lo dichiara il Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario, che aggiunge: “Non accettiamo lezioni – aggiunge – da chi ha sempre praticato la politica dei due forni. Dopo aver appoggiato, ma anche contrastato, coalizioni di destra e di sinistra, Casini si scopre paciere tra Alfano e Bersani e sogna un Partito Unico Italiano dove si metta insieme il diavolo e l'acqua santa. Altro che moderato, con la sua vocazione all'inciucio Casini e' il vero estremista della politica italiana. Solo su una cosa siamo d'accordo: anche noi pensiamo a superare questa confusione intollerabile che tiene dentro tutto e tutti e non risolve i problemi di nessuno. E' il solo modo per salvare il bipolarismo, a partire dalla ferma opposizione ad una nuova legge elettorale, il 'casinellum' o 'vaccarellum', che lasci le mani libere ai partiti del minestrone su programmi e coalizioni. Con buona pace dei fautori di una grande coalizione, il Paese non ha bisogno di alchimie ma – conclude Belisario – di governi forti e credibili che solo un sistema bipolare puo' garantire”.

LAVORO: IDV “DATI ISTAT MACIGNO SU RIFORMA ARTICOLO 18” ROMA – “I dati snocciolati dall'Istat sulla disoccupazione giovanile, che colpisce in particolare le donne, fanno tremare le vene dei polsi, sono il macigno definitivo sul tentativo di manomettere l'art. 18. Se il governo e la maggioranza che lo sostiene intendono andare avanti con la scellerata riforma dei licenziamenti, dovranno poi assumersi la responsabilita' di un possibile scontro generato da una tensione sociale senza precedenti”. Lo affermano in una nota Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, e la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo in commissione Lavoro. “Insistere con l'introduzione dei licenziamenti facili e', a questo punto, paragonabile a violentare lo Statuto dei lavoratori e la rottura – proseguono – riguardera' anche i profili giudiziari, oltre quelli contrattuali. Fingere di non vedere quello che sta accadendo nel Paese reale, dove aumenta la forbice tra pochissimi ricchi e moltissimi poveri, significa governare con i paraocchi nell'esclusivo interesse dei potentati economici. La mozione del gruppo IdV al Senato per togliere l'art. 18 dalla riforma del lavoro – concludono i due esponenti dell'IdV – sara' la cartina di tornasole tra chi vuole affrontare il dramma della disoccupazione e chi invece vuole solo aggravarlo”.

PENSIONI: DONADI (IDV), MACCHIA PER GOVERNO E CREDIBILITA' STATO – Roma, 02 apr – “Il caso degli esodati è una macchia per il governo ed un colpo alla credibilità dello Stato. Il governo non può giocare col destino di decine di migliaia di persone che si son trovate da un giorno all'altro private di diritti acquisiti, senza lavoro, senza pensione e senza prospettive. Il governo smetta di litigare e di pronunciare parole al vento e trovi immediatamente una soluzione per chi si trova in questa condizione”. Lo afferma in una nota il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

LAVORO, DONADI: FERMA OPPOSIZIONE A RIFORMA PER LICENZIAMENTI FACILI ROMA, 02 APR – “Faremo una ferma opposizione ad una riforma del lavoro che apre ai licenziamenti facili e che produrra' solo una maggiore disoccupazione. La crisi economica attanaglia l'economia e non e' certo la liberalizzazione dei licenziamenti la soluzione per rilanciare l'economia. Il governo ha imboccato una strada sbagliata e pericolosa, che alimenterebbe solo nuove tensioni sociali e un ulteriore impoverimento dell'Italia. Non ci sono le condizioni economiche per una riforma che non solo non crea lavoro, ma colpisce i diritti e riduce gli ammortizzatori sociali”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

CONFINDUSTRIA: ORLANDO (IDV), MONTANTE PROSEGUA SUO LAVORO PER LEGALITA' E SVILUPPO = – “Esprimo le mie congratulazioni al neo presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante. A lui, che incontrero' nei prossimi giorni, faccio i miei migliori auguri affinche' possa proseguire il suo lavoro per lo sviluppo e la legalita'”. Lo dichiara Leoluca Orlando, portavoce di Italia dei Valori e candidato a sindaco di Palermo.

SEMPLIFICAZIONI: BORGHESI (IDV), VOTEREMO A FAVORE MA NON CI PIACE TASSA SULLA DISGRAZIA – Roma, 02 apr – “Daremo voto favorevole, come lo abbiamo dato in prima lettura, nonostante per tre articoli mettano nuovamente la fiducia, francamente poi non ci piace la tassa sulla disgrazia che viene reintrodotta”. Così Antonio Borghesi (Idv) parlando del Dl semplificazioni.

TV LOCALI: IDV, SOPRAVVIVENZA A RISCHIO, GOVERNO CONVOCHI TAVOLO – Roma, 02 apr – Il Governo convochi un tavolo con le emittenti radiofoniche e televisive locali per discutere delle problematiche “che stanno mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza e soffocando l'esercizio della loro attività economica”. Lo chiede una mozione dell'Idv presentata alla Camera, primo firmatario Antonio Borghesi. “A breve – si legge nella mozione – tali emittenti saranno chiamate a liberare i canali dal 61 al 69 per doverli consegnare alle compagnie telefonich e aggiudicatarie dell'asta del dividendo digitale esterno. E tutto questo a fronte, peraltro, di un indennizzo da parte dello Stato che è stato progressivamente diminuito rispetto alle previsioni inizialmente sancite dalla legge e che, oggi, nella maggior parte dei casi, non risulta nemmeno sufficiente a coprire gli investimenti effettuati dalle aziende per il passaggio alla nuova tecnologia diffusiva”. Per l'Idv, “l'unica soluzione praticabile che potrebbe consentire la sopravvivenza delle emittenti locali consiste nella riduzione del numero dei multiplex (e quindi delle frequenze) attualmente assegnati – in via provvisoria e in attesa del completamento della fase di transizione al digitale – all'emittenza nazionale, il che comporterebbe, inevitabilmente, la riscrittura del piano di assegnazione nazionale delle frequenze dell'Autorità delle garanzie nelle comunicazioni in modo da ridurre il numero di reti nazionali e locali nella proporzione aurea di due terzi per le emittenti nazionali e di un terzo per le emittenti locali”.

GIUSTIZIA: PALOMBA (IDV), PARLAMENTO SI GIOCA LA FACCIA – ROMA, 2 APR – ''Italia dei Valori ha sempre ritenuto il ddl anticorruzione una priorita' e fin dal primo giorno della legislatura ha cercato il dibattito in Aula sul tema. La nostra determinazione nella lotta senza quartiere alla corruzione e' nota. Ora anche altri partiti, a parole, ne sembrano convinti. Siamo soddisfatti e speriamo di condividere con loro la vittoria per l'approvazione in tempi di una buona legge, accanto al ripristino del reato di falso in bilancio, che approdera' in Aula a maggio'': cosi' il capogruppo Idv in commissione Giustizia Federico Palomba. ''Il ministro Severino – aggiunge – ha manifestato attenzione alle nostre proposte ed attendiamo con fiducia i lavori parlamentari. Nuove leggi sulla corruzione e sul falso in bilancio devono essere approvate con rapidita' straordinaria, pari all'estensione di questa piaga odiosa, che, secondo la Corte dei Conti, manda in fumo ogni anno 60 miliardi di euro. Su anticorruzione e falso in bilancio il Parlamento si gioca la faccia, i cittadini, che soffrono gli effetti pesantissimi della crisi economica, non tollererebbero prese in giro''.

Birmania/ Idv: Elezione San Suu Kyi è vittoria della speranza Carlino: Da oggi popolo birmano può credere diventare più libero Roma, 2 apr. – “San Suu Kyi, già premio nobel per la pace, è da oggi anche il simbolo della speranza per un popolo che potrà essere un po' più libero e democratico, la sua elezione al parlamento birmano è una Vittoria con la 'V' maiuscola, perché arriva dopo tantissimi anni di lotte e sofferenze”. Lo ha affermato la senatrice dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino. “Il coraggio di questa grande donna impegnata attivamente nella difesa dei diritti umani sia da esempio per tutti noi. La sua elezione è la meritata rivincita di chi è riuscita, senza tentennamenti, a sfidare l'arroganza e l'orrore di una dittatura militare. Da oggi, grazie a lei – ha detto ancora Carlino – si può auspicare un futuro migliore per la Birmania, anche se il cammino è ancora lungo e faticoso”.

LAVORO: BUGNANO (IDV), GRAVI CARENZE DA REGIONE PIEMONTE – Roma, 02 apr – “Spunti di lavoro importanti sono emersi dai lavori della commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, che a Torino ha incontrato le istituzioni e le rappresentanze sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. In particolare e' stata evidenziata l'importanza del coordinamento degli interventi da parte dei soggetti preposti alla lotta agli infortuni sul lavoro e, da questo punto di vista, e' stata evidenziata una carenza di attività da parte del comitato di coordinament o che fa capo all'assessorato alla sanità della regione Piemonte” . Lo dichiara in una nota la senatrice Patrizia Bugnano, Capogruppo Idv in Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro. “Altra cosa importante che e' emersa – aggiunge – e' la necessita di avere magistrati specializzati che svolgano le indagini, così come ci ha confermato il procuratore generale dott. Maddalena. A questo proposito, ho già depositato in Senato un ddl che prevede la deroga decennale per i magistrati che fanno parte di pool specializzati, consentendo loro di rimanere a svolgere quelle funzioni anche oltre il termine dei dieci anni oltre il quale sono obbligati a svolgere altre funzioni. Sto poi anche lavorando – conclude la senatrice Bugnano – alla stesura di un ddl sulla procura nazionale in materia di infortuni sul lavoro, raccogliendo le sollecitazioni della procura di Torino”.

CALCIOSCOMMESSE: EVANGELISTI (IDV), ITALIANI TARTASSATI E INGANNATI ANCHE LA DOMENICA – Roma, 02 apr – “Se si voleva una conferma, questa è venuta dall'ennesimo scandalo del calcio scommesse: i tentacoli della corruzione e del malaffare continuano a strozzare il Paese. L'inchiesta della Procura di Bari (venti indagati e un calciatore di Serie A arrestato) mostra come, oltre alla politica, siano corrotti e degradati i diversi ambiti della società”. Lo afferma il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Fabio Evangelisti. “Altro – prosegue Evangelisti – che fine del berlusconismo …Del resto, cosa aspettarci dopo vent'anni di Grandi fratelli, di Isole dei Famosi, di Veline e Meteorine alla corte di Emilio Fede? Cosa rimane in Italia del rispetto delle regole come fondamento della convivenza civile e democratica? Ben poco. Nell'Italia affamata dalla crisi si è ormai rotto anche il giocattolo del calcio. Siamo un Paese stracarico di leggi e leggine, e, al tempo stesso, privo della benché minima credibilità e rispetto delle norme. Un Paese dove non esiste la certezza della pena. Un Paese che rischia di affogare nel pantano della corruttela. I danni all'economia italiana sono devastanti. A pagare sono sempre gli stessi: i lavoratori dipendenti e i pensionati che, con i professionist i e gli imprenditori onesti, in trent'anni hanno avuto un aggravio fiscale di circa 870 miliardi”. “E' sconvolgente – conclude il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera – che ciò avvenga a trent'anni dalla “Questione Morale” sollevata da Enrico Berlinguer e a vent'anni dal ciclone di Mani Pulite. Niente pare essere cambiato, insomma, se non gli attori (alcuni) e i metodi della colossale truffa italiana. Certo, la corruzione in Italia si è evoluta e ha cambiato forma, ma non sostanza. Siamo a un bivio: cambiare o affogare. Con l'amaro in bocca di chi, la domenica, va allo stadio e si becca pure una partita truccata”.

GOVERNO: GIAMBRONE (IDV), UDC UNIONE DELLE CONTRADDIZIONI – Roma, 02 apr – “L'Udc che lancia accuse di opportunismo e tradimento è il colmo del ridicolo, quello dell'on. Libè è un autogol clamoroso”. Così in una nota il senatore Fabio Giambrone, vicecapogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama. “Il partito di Casini – aggiunge – è noto per aver fatto dell'opportunism o la propria linea politica e del tradimento una consuetudine . Per la serie: vediamo chi vince, indipendentemente da chi sia e cosa voglia fare, e poi mettiamoci d'accordo”. “Alleanze a destra, a sinistra e ora tutti insieme al centro, riunendo perfino due ex avversari come Rutelli e Fini: è evidente che Udc sta per Unione delle Contraddizion i. Forse è già in programma la formazione di un gruppo parlamentare con il Pd, tanto per non farsi mancare nulla. Alla fine – conclude Giambrone – il partito di Casini, che si pone come grande movimento di responsabilità nazionale, sarà tristemente ricordato solo per la candidatura di Cuffaro”.

FIAT: IDV, A TERMINI IMERESE E' DRAMMA, GOVERNO INTERVENGA – ROMA, 2 APR – ''Come sempre c'e' un evento che fa cascare l'asino. La drammatica vicenda di Termini Imerese sconfessa clamorosamente il governo. Infatti, le folli politiche di Monti e della Fornero hanno avuto come unico effetto quello di lasciare per strada gli ultra 50enni e, nel caso di aziende in ristrutturazione, di far fallire ogni tentativo di risanamento''. E' quanto afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: ''A Termini Imerese c'e' un problema in piu': la credibilita' di Sviluppo Italia nello scegliere il partner industriale, vale a dire la Dr Motors di Di Risio. L'IdV ha denunciato, sin dal primo momento, la scarsa capacita' imprenditoriale di Di Risio e il pericolo che questi utilizzasse Termini Imerese per arrivare ai finanziamenti pubblici in modo da coprire i propri problemi con le banche''. Conclude Zipponi: ''Chiediamo, quindi, al governo di rispondere su Termini Imerese, chiarendo, una volta per tutte, se siamo in presenza di un'operazione industriale credibile oppure se si tratti dell'ennesimo faccendiere che approfitta dei lavoratori e di un intero territorio per avere denaro pubblico''.

DISARMO: DI STANISLAO (IDV), IN AULA IMPEGNI CONCRETI, L'ITALIA PUNTI SU DISARMO E PERCORSI DI PACE – Roma, 02 apr – “Italia dei Valori sul tema del disarmo e la non proliferazione nucleare è attiva da tempo a cominciare dalla pdl discussa e conclusa congiuntamente ad altre ad un lavoro in Commissione Difesa mirato e diretto sulle varie sfaccettature con Risoluzioni e Interrogazioni, dalla sempre manifestata disponibilità agli altri gruppi ad andare nella stessa direzione con obiettivi comuni al deposito di un?altra Mozione molto importante che spero giunga presto in Aula riguardante le informazioni circa gli accordi che regolano lo status delle basi USA presenti sul territorio italiano.” Lo afferma Augusto Di Stanislao capogruppo IDV in Commissione Difesa. “Con la Mozione IDV a mia prima firma intendiamo impegnare il Governo a sostenere con determinazione un'intesa sul disarmo nucleare che sia giuridicamente vincolante come lo sono i trattati che già proibiscono le armi chimiche e biologiche; sostenere gli sforzi del Segretario generale ONU nel delicato compito di portare allo stesso tavolo negoziale tutti i Paesi di un'area ad alta tensione come quella mediorientale per affrontare un tema altamente controverso come quello delle armi nucleari, chimiche e biologiche; valutare se l'attuale regime delle basi e delle istallazioni americane sopra citate sia ancora compatibile con il mutato assetto dei rapporti internazionali, soprattutto dopo le dichiarazioni del presidente Obama al recente vertice di Seoul; rendere noto il sistema della “doppia chiave” e ritirare la riserva interpretativa al I Protocollo addizionale alle quattro Convenzioni di Ginevra del '49, che stabilisce che il I Protocollo non si applica alle armi nucleari; farsi portavoce e promotore durante il summit a Chicago, della necessità, riaffermata da più parti, di procedere a un più stretto controllo degli armamenti, al disarmo e alla non proliferazione intesi come base fondamentale per la pace, la sicurezza e la stabilità internazionali valutando la possibilità di avviare maggiori e mirati controlli sulle banche e tutti gli istituti di credito che finanziano la produzione e il commercio di armi nucleari. E' necessario rimarcare con forza l'assoluta necessità di intraprendere percorsi di pace puntando sul disarmo e sulla necessità di ridurre lo spreco di risorse per le armi. Anche l'Italia in questo contesto dovrebbe dimostrare di essere in linea con gli altri Paesi e contribuire a delineare su tali basi una politica estera internazionale comune.”

SANITA'. IDV: PIÙ GARANZIE PER COPPIE CHE SI AFFIDANO AI PMA “CHIESTO A BALDUZZI ANCHE DI ACCERTARE RESPONSABILITÀ REGIONE”. Roma, 2 apr. – “Una normativa piu' stringente per i centri italiani di Procreazione medicamente assistita (Pma), in materia di conservazione di embrioni e gameti, al fine di garantire a tutte le coppie che ricorrono alle tecniche di fecondazione in Italia un'assistenza efficiente e soprattutto la certezza di affidarsi a una struttura con tutte le carte in regola”. E' questa, riportata in una nota, la richiesta che l'Italia dei valori, per voce del suo responsabile nazionale sanita' Antonio Palagiano, ha fatto questa mattina al ministro Renato Balduzzi in un'interrogazione “scaturita dal grave episodio del San Filippo Neri”, su cui si stanno avviando le prime indagini. “In un solo colpo 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale sono andati perduti per un incidente che non sarebbe mai dovuto avvenire e soprattutto per il quale- prosegue l'Idv- a causa dell'assenza di una normativa adeguata, sara' complicato accertare le reali responsabilita'. Per questo abbiamo chiesto al ministro quale sia la situazione normativa dei centri italiani di Pma, pubblici o privati che siano, e di pensare all'identificazione, in ognuno di essi, di un responsabile di laboratorio per la crioconservazione a prescindere dalla tecnica utilizzata, al fine di evitare un irritante scaricabarile, come quello che sta avvenendo in queste ore”. Palagiano spiega che “abbiamo chiesto, inoltre, a Balduzzi di accertare, in questa vicenda, anche le responsabilita' della Regione Lazio, qualora ci siano, poiche' non possiamo permettere che i desideri e i sacrifici di tante coppie che si affidano alla sanita' italiana vadano in fumo a causa di una possibile mancanza di controlli adeguati, ispezioni preventive, certezze di funzionamento delle tecniche. Tutto questo e' un dovere del legislatore, non piu' procrastinabile, e noi dell'Italia dei valori ci batteremo, per quanto sara' possibile, affinche' venga esercitato al piu' presto, a tutela della salute dei cittadini italiani”.

CULTURA: IDV “CORO LAVORATORI, DISASTRO SE POLITICHE NON CAMBIANO” ROMA – “Impoverimento, precarieta' irreversibile, mancanza di speranza: stamane sono state queste le parole che piu' ricorrevano piu' spesso negli interventi di docenti, ricercatori, archeologi, artisti e professionisti dell'economia della conoscenza. Nella pluralita' di voci e di testimonianze che abbiamo ascoltato stamattina e' emerso un coro unanime di allarme e di indignazione: se non cambiano le politiche sara' il disastro, tanto per la cultura quanto per l'istruzione del nostro Paese”. Lo ha affermato il responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori Giulia Rodano, nell'intervento di chiusura della sessione mattutina dell'incontro “Facciamo lavorare la testa”. “Stiamo rischiando infatti di perdere il piu' grande potenziale di sviluppo del nostro Paese, una delle poche opportunita' rimaste per uscire dall'arretratezza e per essere produttori di sapere e di innovazione, non semplici consumatori – ha proseguito -. Per questo nelle prossime settimane Italia dei Valori chiamera' il Parlamento ad esprimersi su questo tema con una mozione di indirizzo che indica le misure concrete che consentirebbero di invertire la tendenza in tempi brevi e rilanciare il comparto: redistribuire diversamente i tagli lineari dell'era Tremonti, alzare l'aliquota fiscale sui giochi e convogliare le risorse su cultura e istruzione, eliminare il programma di acquisto sugli F35, svolgere l'asta delle frequenze televisive e destinare i proventi alla scuola, all'universita', alla ricerca e ai beni culturali”.

CLIMA: RINALDI (IDV), DA COMMISSIONE UE GRANDE PASSO AVANTI – Roma, 02 apr – “Apprezziamo l'azione della Commissione Europea, che ha lanciato una consultazione pubblica per definire le priorità del settimo programma d'azione per l'ambiente per il 2020. Il Parlamento Europeo ha come priorità la lotta al cambiamento climatico e proprio in quella sede sosterrò questo tema. Mi auguro che tutti gli stati membri siano pronti e mobilitati in questo orientamento”. Lo ha dichiarato in una nota Niccolò Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo. “La battaglia è per la sostenibilità del nostro modello sociale e per la creazione posti di lavoro, non si tratta solamente della lotta al cambiamento climatico”, ha continuato Rinaldi. “Il programma dovrà definire chiaramente come la politica ambientale possa favorire uno sviluppo economico ''verde'' e migliorare la salute e il benessere dei cittadini. Sono certo che questa politica possa far tornare l'Europa a essere leader e faro nel mondo rispetto alle reticenze dei Brics o degli Usa, ma ambizioni di questo tipo hanno bisogno di essere sostenute da finanziamenti adeguati”. Il programma prevede un impegno comune di tutte le parti interessate, dalle istituzioni Ue a Stati membri, amministraz ioni regionali e locali, imprese, settore privato, organizzaz ioni non governative e società civile, per riuscire ad ottenere migliori risultati ambientali grazie a un'attuazi one e un'applicazione migliori della normativa ambientale dell'Unione. “Garantire che gli obiettivi climatici e ambientali siano perseguiti anche dalle altre politiche Ue e basare l'elaborazione e la realizzazione delle politiche ambientali su prove solide e sulle conoscenze scientifiche più aggiornate è una necessità”, ha concluso Rinaldi.

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