Sarà difficile per tutti i comuni italiani far quadrare i bilanci del 2012 anche perché su di essi si sta scaricando una serie impressionante di tagli non solo nei trasferimenti ma anche nei servizi, a cominciare dai servizi sociali
Un cerino in cui alla fine a bruciarsi sono soprattutto le mani degli amministratori locali che quest’anno cercheranno di tagliare tutto il possibile, ma alle fine dovranno forzatamente chiedere nuove tasse. A Verbania abbiamo tracciato delle linee-guide sulle quali invano ho chiesto un preventivo confronto con le opposizioni. A questo punto proseguiamo per la nostra strada in attesa di presentare il bilancio alla competente commissione consigliare che – essendo consuntiva – darà certamente proposte e pareri, ma certo non potrà riscriverlo da capo. D'altronde sono due settimane che scrivo della contraddittoria posizione di questa opposizione di sinistra che fa finta di non ricordare come questo bilancio sia frutto diretto delle decisioni quotidiane di un governo di larghe intese e dove le norme sono state votate anche con il voto determinante del PD. Quali saranno le nostre linee guida? Innanzitutto stiamo tagliando tutte le spese superflue o discrezionali: non è un caso che per coerenza tre mesi fa avevo chiesto ed ottenuto da tutti gli assessori un sostanzioso taglio nei loro emolumenti (peraltro ridotti: si parla di meno di 500 euro per alcuni, poco più di 1.000 al massimo per altri, con un impegno quotidiano in municipio) e dando io personalmente il buon esempio rinunciando ad ogni tipo di indennità.
Conseguentemente tutte le spese non indispensabili sono oggetto di un taglio che arriva anche al 30%. Tagli sul personale, sulle manutenzioni e le spese correnti ma anche – e ci dispiace – per corse serali di autobus ecc. che riducono di altri circa 250.000 euro le spese generali ma – pur avendo inserito per circa 500.000 euro la nuova tassa di soggiorno – oltre 2.000.000 di euro sono da recuperare VISTO CHE LO STATO IN MENO DI DUE ANNI CI HA TAGLIATO CIRCA 2.300.000 EURO DI TRASFERIMENTI , piu' del 20% e senza considerare l'inflazione!
A disposizione dei comuni sono ora l’ IMU e le addizionali IRPEF. Il quadro non è ancora definito, ma se la sinistra faceva pagare lo 0.3% di addizionale uguale per tutti il centro-destra dimostrerà più sensibilità sociale di loro, mantenendo invariata (anzi, se possibile lievemente riducendola) la tassazione sui redditi bassi ed aumentando necessariamente quella sugli scaglioni dei più abbienti.
In totale si cercherà di recuperare circa 250/350.000 euro di maggior gettito con l’IRPEF che – tanto per fare un paragone – servirà in pratica a coprire il “buco” dell’ultimo anno di sopravvalutazione IRPEF fatto dalla giunta precedente. Diciamocele chiare queste verità: per tre anni i nostri predecessori hanno “taroccato” (consapevoli o no, meglio non saperlo) i conti stimando un incremento di addizionale IRPEF che non c’è mai stato, così come era uso addebitare all’anno successivo le bollette degli ultimi mesi dell’anno, o lo sgombero neve di dicembre. Cose che abbiamo scoperto nel tempo, ma ci prendiamo la responsabilità di chiudere i “loro” buchi! (A proposito: altro che “Liberobus”, quanto ci è costato! ).
Toccherà poi all’IMU pareggiare i conti dei tagli statali e il nostro obbiettivo è di non aumentare in modo sensibile le aliquote ICI (ora IMU) degli anni precedenti.
Certo che se ora ci sarà anche il 3,8 per mille a vantaggio dello stato a pesare sulle famiglie non sarà per colpa nostra, ma anche qui dobbiamo pur dire ai cittadini queste verità. Per esempio che siamo costretti a ridurre in modo forte gli investimenti tramite mutui e quindi progettiamo meno opere pubbliche (MA LA PARTITA DEL CENTRO EVENTI ALL’ARENA E DEI FONDI REGIONALI DEL P.I.S.U. . SONO ESTRANEI A QUESTI CONTEGGI, UNA VERA FORTUNA DI QUESTI TEMPI!) puntando però sulle manutenzuioni, pulizie, illuminazione pubblica (altra partita marcia che ci è stata consegnata…) .
Ma quello che vogliamo fare è non “tagliare” sulla spesa sociale puntando – per quanto ci sarà possibile – su aliquote differenziate e cercando di agevolare le famiglie, chi ha la casa con il mutuo, chi mantiene in casa portatori di handicap. Ma stiamo studiando anche significative iniziative a vantaggio delle imprese produttrici e del commercio. Tutti i dettagli nelle prossime settimane nella consapevolezza che dopo settimane di lavoro stiamo strutturando un bilancio sinceramente importante.