Il terremoto

Le onde sismiche si stanno diffondendo. Faglie improvvise di corruzione si aprono ogni giorno in tutta Italia. E' un movimento tellurico che non risparmia nessuno. I quotidiani, loro malgrado, sono diventati un bollettino giudiziario. E' inevitabile. La polvere sotto il tappeto è diventata una montagna che non si può più nascondere, c'è solo l'imbarazzo della scelta, Lega, Pdl, Pdmenoelle. Al posto dell'arco costituzionale c'è il malloppo costituzionale. Le crepe si uniscono. Si prepara un'esplosione. Craxi era un dilettante, un infante che rubava le caramelle di nascosto. I suoi eredi si approvvigionano direttamente alle casse dello Stato come fossero slot machines. Rubano persino per legge con i finanziamenti pubblici in spregio a un referendum. C'è un deficit di democrazia e un surplus di mazzette. Nella scala Ritcher siamo arrivati a magnitudo 6 – 6,9, forte con un raggio limitato e distruttivo in zone densamente popolate. La Lombardia ad esempio. La corruzione è però nazionale, una metastasi in cui chi è nel Sistema fa parte del Sistema e i più onesti si limitano a fare il palo.
Gli episodi di corruzione locali sono come puntini del morbillo, che all'inizio appaiono qui e lì e poi ovunque. Si arriverà presto a una saldatura degli avvisi di garanzia e degli arresti a 7 -7.9 della scala, molto forte. Passeremo a 8 – 8, fortissimo e a 9 – 9.9 con devastazioni istituzionali. Tangentopoli sembrerà una passeggiata.
Perché il terremoto avviene solo ora, dopo decenni di predazione dei beni dello Stato (si stima che la corruzione raggiunga i 120 miliardi di euro all'anno)? La risposta è che il fiume di denaro a cui attingevano i partiti e le lobby si sta prosciugando e cominciano a volare gli stracci per mantenere ognuno la propria fetta di torta. Inoltre, in molti la mazzetta l'hanno probabilmente già presa e non riescono a rispettare le promesse per mancanza di fondi statali. A nessuno piace finire in un pilastro di cemento. Questa potrebbe essere una ragione delle Grandi Opere Inutili, sostenute all'inverosimile e contro ogni logica economica. Le sedie ballano, i tavoli si muovono e come in ogni terremoto che si rispetti, la gente scenderà in strada. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.

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