Dobbiamo ricordare che i problemi verificatisi in questi mesi con i pagamenti delle pensioni INPS, insieme ai ritardi ed inefficienze per la verifica di esistenza in vita, erano stati da noi ampiamente previsti ed annunciati – sottolinea l’On. Marco Fedi che ha, su questi temi, presentato una interrogazione a risposta scritta ai Ministri Monti, Terzi e Fornero.
Una interrogazione a risposta scritta affinchè i solerti funzionari degli uffici ministeriali prendano atto una volta per tutte anche delle soluzioni, tutte indicate puntualmente nelle domande ma in attesa di una definitiva presa d’atto da parte del Governo.
Garantire, ad esempio, che nel passaggio di consegne da un istituto di credito all'altro, e nelle more contrattuali, non si determinino situazioni analoghe a quella odierna, con due verifiche di esistenza in vita a distanza di pochi mesi, un notevole carteggio inviato ai pensionati, una grande confusione sulle responsabilità dei vari enti, con potenziale perdita di dati, lungaggini burocratiche aggiuntive e penalizzazioni a carico dei pensionati. Garantire, ad esempio, che esista una chiarezza di fondo, per ciascuna delle aree geografiche e per ciascun Paese, sui soggetti abilitati ed autorizzati alla certificazione dell'esistenza in vita, tenendo anche conto delle chiusure di consolati e della sostanziale assenza dello Stato italiano in alcune realtà.
Ma ancora oggi, nonostante le proteste del passato da parte dei pensionati, abbiamo un serio problema di trasparenza nelle informazioni sui pagamenti effettuati da Citibank – ricorda Fedi – in relazione al valore del cambio ed agli importi in euro e valuta locale, oltre che alle eventuali commissioni bancarie a carico dei pensionati.
Ritengo indispensabile, al fine di evitare situazioni di grave disagio e rischio ai connazionali nel mondo, che l’INPS svolga direttamente come Istituto previdenziale, la verifica di esistenza in vita separando tale iniziativa dall’effettivo pagamento delle pensioni. Ritengo che questo compito debba essere svolto adottando moderni ed efficienti meccanismi di verifica dell'esistenza in vita che tengano conto delle esigenze degli utenti, prevedendo la possibilità di trasmettere elettronicamente l'esistenza in vita all'istituto previdenziale – attraverso terminale consolare oppure a mezzo posta elettronica certificata – per evitare o ridurre i casi di impropria sospensione della pensione o di pagamento differenziato dal normale accredito bancario. Ritengo prioritario fissare norme sulla verifica dell’esistenza in vita nella stipula di convenzioni bilaterali e nelle norme sullo scambio di informazioni con i Paesi con i quali sono già in vigore convenzioni bilaterali di sicurezza sociale e/o fiscali. Non è pensabile che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non ottemperi ai pagamenti di pensione nei confronti di pensionati per i quali la pensione italiana è l'unica fonte di reddito.
On. Marco Fedi
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