Lettera aperta all’amica Sonia Alfano

on. Carlo Costantini

Cara Sonia,

permettimi di rappresentarti tutto il mio personalissimo disappunto per i giudizi espressi sul nostro Portavoce nazionale.
Non conosco bene il tuo candidato alle primarie di Palermo; sono convinto che chi parla di persone senza conoscere le loro storie personali di regola non esprime giudizi, ma pregiudizi; e dunque mi guardo bene dal giudicarlo.
Ho letto, pero’, di chi lo ha sostenuto; dei brogli; della compravendita di voti; dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura a carico di due suoi collaboratori; e tanto altro ancora.
Se tutto questo fosse accaduto ad un candidato sostenuto dal Prof. Orlando, avresti come minimo invocato l’intervento dei caschi blu dell’O.N.U. e della Nato, oltre che di tutte le Procure d’ Italia, dell’Esercito e non so di chi altro ancora.
Siccome e’ accaduto al tuo candidato, invece, non solo e’ come se non fosse accaduto nulla, ma addirittura sei arrivata al punto di contestare a chi si e’ limitato ad esprimere legittimamente tutti i propri dubbi sulla regolarita’ delle primarie di essere politicamente finito; non curandoti affatto della circostanza che la persona alla quale ti sei rivolta a mezzo stampa in questo modo e’ anche il Portavoce nazionale dell’ Italia dei Valori.
Permettimi Sonia, ma considero tutto questo inaccettabile.
Non solo perche’, in linea di principio, ritengo che la credibilita’ della classe dirigente di un Partito, soprattutto agli occhi dei giovani che la osservano, sia strettamente legata alla sua capacita’ di non stravolgere approccio e giudizi, sulla base delle convenienze e degli opportunismi del momento.
Ma soprattutto perche’ so bene che difficilmente troverai, tra le decine di migliaia di iscritti, eletti o anche semplici simpatizzanti dell’Italia dei Valori, in tutte le Regioni d’Italia, qualcuno disposto a condividere quello che hai dichiarato.
Tra l’altro – permettimi di dirti anche questo – il prezzo piu’ grande del desiderio di conseguire a tutti i costi una tua affermazione personale contro chi legittimamente non la pensa come te, mi pare lo stia pagando proprio il tuo candidato, costretto a subire, presumo suo malgrado, il contraccolpo di rapporti che diventano sempre piu’ compromessi, dopo ogni tua presa di posizione.
Concludo non certo auspicando che tu possa cambiare candidato, ma certamente auspicando che tu possa cambiare radicalmente i toni, magari ammettendo che hai esagerato, riconoscendo legittime le preoccupazioni espresse da chi ritiene condizionato l’esito delle primarie e dichiarandoti fiduciosa sugli esiti degli accertamenti che il collegio dei garanti e la magistratura hanno avviato; in buona sostanza riconoscendoti in quello che ha dichiarato poche ore fa il nostro Presidente.
Personalmente lo apprezzerei molto.
Carlo Costantini

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