La lotta all’evasione viene prima della privacy. Pizzetti mi ha fatto davvero …irritare

“Strappi forti allo Stato di diritto”. Il garante della privacy, Pizzetti, per fortuna in scadenza di mandato, ha commentato così le nuove norme sulla trasparenza amministrativa di supporto alla lotta all’evasione fiscale, contenute sia nel decreto per lo sviluppo che nel cosiddetto salva Italia, che consentono un controllo incrociato di dati anche sensibili per risalire agli evasori. Io, francamente, per usare un eufemismo, mi sono irritato moltissimo. Anche perché lo stesso Pizzetti, ha aggiunto, con una punta di disprezzo: “E’ proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli, è proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi”. Sarà anche da sudditi, signor garante, ma qui l’evasione si porta via tra i 120 e i 130 miliardi l’anno e le cifre non le hanno diramate quei manettari dell’Italia dei Valori, ma la Corte dei Conti che ormai da anni va ripetendo che per la lotta all’evasione si fa troppo poco.

Aggiungo, ancor più irritato: con un’evasione così alta, i governi che si sono succeduti hanno trovato più comodo aumentare le tasse a chi già le paga, vale a dire a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati che non possono eludere perché hanno la trattenuta alla fonte.

Dico di più. Le norme attuali non bastano. La gente (i sudditi, secondo Pizzetti) deve perfino aver paura di evadere le tasse. In casi di particolare gravità bisogna arrivare a prevedere anche sanzioni penali molto forti. Inoltre va reintrodotto il reato di falso in bilancio. Fatti un po’ di conti, se non ci fosse più evasione in Italia in 10 anni, si potrebbe ristrutturare il debito pubblico e, ovviamente, pagando tutti le tasse, potremmo pagarne tutti di meno.

Insomma, a me pare che lo strappo forte allo stato di diritto sia quello in cui c’è buona parte di cattivi cittadini che non pagano in parte o totalmente le tasse. E’ chiaro che poi è necessario distinguere tra chi è vessato da Equitalia e non è riuscito ad adempiere al proprio dovere a causa della crisi, e chi, invece di pagare le tasse, preferisce comprare auto, ville o barche di lusso. Quindi oltre alla necessità di un inasprimento delle pene e delle sanzioni, è necessaria una riforma complessiva del sistema, ad esempio con una revisione degli studi di settore, perché per punire i malfattori non si può sparare nel mucchio e va distinto l’evasore dal povero Cristo.

Per fortuna il discorso di Pizzetti era in occasione del suo addio alla carica. Spero proprio che il prossimo garante dica cose di maggior buon senso e che aiuti gli italiani a risolvere i problemi, non a farli incancrenire.

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