Fra non molto inizieranno le trattative partitiche sulle riforme, tra ex-maggioranza e ex-opposizioni e gia’ si intravvede il buon giorno. Berlusconi:” Sara’ Alfano a trattare e’ un segretario che se li mangia tutti”. Siamo sicuri che si stia “trattando” di trattative e non di una partita a poker? Detto cio’, vorrei ricorcare ai politici italiani, che per fare delle riforme istituzionali e costituzionali che non danneggino ancora i cittadini e la nostra democrazia, bisogherebbe partire da alcune riflessioni di fondo:
Il popolo con i referendum abrogativi e la raccolta delle firme (oltre un milione e 200 mila) per l’ abrogazione del porcellum, si e’ oriendato verso una democrazia piu’ diretta e personale tra cittadino e legislatore. (2) Occorrerebbe che l’ idea di Silvio Berlusconi per un premierato forte, venisse scarcata durante le trattative, perche’ e’ stata gia’ bocciata dal popolo con il referendum approvativo (art. Cost. 138) nel giugno 2006.(3) Per le riforme istituzionali della politica e della giustizia, occorre altresi’ che quell che vale per le responsabilita’ civile dei giudici, dovra’ valere anche per la politica e la gestione della cosa pubblica, partendo innanzi tutto dall’ etica morale (quarto comma dell’ articolo 48) (4) Per (ri) bilanciare poteri esecutivi e legislative, occorre abolire la questione di fiducia e ripristinare in toto l’ articolo 94; togliere al potere esecutivo restituendo lo scioglimento delle camera ( o una di esse) al parlamento e al Quirinale. Faccio presente che con la rinuncia da parte dell’ ultimo governo Berlusconi a governare il paese, e’ avvenuto uno scioglimento “bianco” del parlamento, che ha forzato il Capo dello Stato a scegliere un “governo tecnico”
In politica secondo me, e’ meglio prevenire che curare, state attenti perche’ e’ in arrivo il “porcellonum”.
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra