Focus Idv del 29 febbraio ’12

LIBERALIZZAZIONI: DI PIETRO,MONTI FA QUELLE DEI FICHI SECCHI – ROMA, 29 FEB – ''Monti ed il suo governo liberalizzano i fichi secchi. Ancora una volta illudono gli italiani con provvedimenti di facciata ma in verita' da quattro soldi che nulla hanno a che fare con le liberalizzazioni: quella delle reti tv, del sistema bancario, energetico, assicurativo e dei trasporti''. Lo afferma il leader dell'idv Antonio Di Pietro. ''Invece delle liberalizzazioni vere – conclude Di Pietro – abbiamo quattro taxi e tre farmacie in piu'. La verita' e' che sta tornando il governo della propaganda: in modo sobrio ma micidiale''.

PA. DI PIETRO: STIPENDI MANAGER TROPPO ELEVATI Roma, 29 feb. – “L'Italia dei Valori si batte da una vita per una legge che imponga un tetto agli stipendi dei manager pubblici. Gia' la casta della politica spreca, spende ed ha stipendi elevati e ingiustificati, ma quelli dei manager pubblici sono spericolati”. E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Infatti questi sono cinquanta, cento volte piu' alti di quelli degli operai. C'e' una disparita' di trattamento incredibile. E il cittadino stenta giustamente a comprendere le ragioni per cui a lui vengono ridotti i diritti fondamentali, mentre ai dirigenti pubblici vengono concessi inaccettabili privilegi”.

CRISI: DI PIETRO “BASTA FAVORI ALLE BANCHE” ROMA – “Stamattina la Bce ha concesso alle banche europee un prestito di circa 530 miliardi a un tasso agevolatissimo dell'1%. E' il secondo prestito di questo tipo nel giro di due mesi. Quello precedente, del 21 dicembre 2011, era stato di 489 miliardi, di cui quasi un quarto era andato alle banche italiane: 116 miliardi in tre anni”. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Questi soldi sono stati prestati dalla Bce perche' le banche italiane avrebbero dovuto, a loro volta, prestarli alle aziende in difficolta', ai giovani imprenditori che hanno delle buone idee, ma gli mancano i fondi per realizzarle, e a chi vuole mettere su famiglia e ha bisogno di un mutuo. Dovevano servire al Paese e alla sua crescita, non ai finanzieri e alle loro speculazioni, invece e' andata al contrario. I banchieri hanno intascato il prestito multimiliardario e poi, anziche' riaprirli, hanno chiuso ancora di piu' i cordoni della borsa. Con quei miliardi si sono comprati i buoni del tesoro, con un tasso d'interesse molto piu' alto di quello che devono pagare loro alla Bce. Hanno speculato alla grande e si sono riempiti le tasche a spese dello Stato, lasciando nella disperazione tutte quelle imprese e famiglie che avevano bisogno di un prestito, anche piccolo. Il governo Monti ha il preciso dovere di impedire che il giochino prosegua e che si ripeta con questo secondo prestito. Se le banche italiane vogliono accedere a quelle eccezionali agevolazioni, devono assumere l'obbligo di usare i miliardi della Bce per far ripartire l'Italia e non per ricapitalizzarsi”.

LAVORO. DI PIETRO: NESSUNO TOCCHI ART. 18, CRISI COLPA CORROTTI Roma, 29 feb. – “L'Italia dei Valori ritiene fondamentale rilanciare l'occupazione attraverso gli incentivi al mondo imprenditoriale e il pagamento alle imprese dei crediti verso la pubblica amministrazione. Inoltre le istituzioni devono recuperare credibilita', liberandosi dai corrotti e corruttori”. Lo dice il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Ci opponiamo fermamente a tutti coloro che cercano di far credere all'opinione pubblica che togliendo i diritti e le garanzie fondamentali dei lavoratori, come l'articolo 18, si rilanci l'economia. Non e' assolutamente vero, non c'entra nulla con le ragioni per le quali ci troviamo in recessione, ed e' solo una scusa per liberarsi dei lavoratori scomodi e per ridurre gli spazi d'azione dei soggetti piu' deboli”. Per quanto riguarda la contrattazione, secondo il leader dell'Idv: “E' necessaria la riduzione del numero dei contratti nazionali fino a quattro aree essenziali. Noi dell'Italia dei Valori, inoltre, riteniamo fondamentale che le decisioni che riguardano il posto di lavoro debbano essere approvate non solo dai sindacati, ma anche verificate all'interno delle fabbriche o delle aziende e accettate dai lavoratori stessi,* *con il voto libero e segreto sugli accordi e per le elezioni dei propri rappresentanti”. “Deve finire questo ostracismo, che ha il sapore della violenza privata- spiega ancora Di Pietro- da parte di quegli imprenditori che ricattano i lavoratori. Non e' tollerabile, infatti, dire, ad esempio, ad un lavoratore che aderisce ad uno sciopero della Fiom che rischia il posto, come e' accaduto ai tre delegati di Melfi ai quali la magistratura ha riconsegnato poi il diritto al lavoro. Questo problema non riguarda solo il caso dei lavoratori che partecipano alle manifestazioni della Fiom, ma tutti i lavoratori. Non si puo' accettare che un lavoratore non possa piu' esprimere liberamente le legittime rivendicazioni”, conclude.

Alcoa/ Di Pietro: Non fermare impianti, governo trovi soluzione Leader Idv ha incontrato lavoratori Roma, 29 feb. – “La nostra posizione sulla vicenda Alcoa è netta e precisa: gli impianti non devono fermarsi, la procedura di mobilità deve essere ritirata e va individuata una soluzione industriale, attraverso accordi bilaterali con produttori di energia, al fine di rendere competitivo lo stabilimento italiano”. Così il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso del question time, dopo aver incontrato, questa mattina, la delegazione dei lavoratori di Alcoa con il responsabile nazionale lavoro welfare, Maurizio Zipponi, e il deputato Federico Palomba. “La produzione dell`alluminio – ha aggiunto Di Pietro – è strategica per l`economia italiana e lo è per la sopravvivenza di un intero territorio: il Sulcis. Il problema, quindi, non è attendere cosa farà l`Alcoa ma capire come il Governo intenda incalzare la multinazionale per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e trovare quella soluzione che, oggi, cinquanta di loro avrebbero voluto ribadire al ministro Passera se questi non avesse fatto il latitante come sta facendo anche in Parlamento. Ricordiamo che l`Alcoa è sotto penale da parte dell`Unione europea. Deve pagare 300 milioni di euro. Infatti, dopo aver ricevuto un mare di contributi dallo Stato italiano e dall`Ue, il 1 gennaio 2012, ha deciso improvvisamente di chiudere lo stabilimento italiano e di licenziare tutti i lavoratori. Questa volta, l`azienda deve pagare tutto e restituire quello che ha preso”.

Alcoa/ Di Pietro: Non fermare impianti, governo trovi … -2- Serve una politica industriale seria per il Sulcis e il paese Roma, 29 feb. (TMNews) – Di Pietro chiede che il Governo, attraverso il ministro Passera, “convochi Enel e i nuovi protagonisti industriali al fine di promuovere un accordo bilaterale. Infatti, se venisse spento l`impianto che produce alluminio non si potrebbe riaccenderlo il giorno dopo ma rimarrebbe spento per sempre”. “Per non far morire la speranza dei lavoratori – ha concluso Di Pietro – deve riaccendersi la buona volontà del Governo nel proporre una seria politica industriale per il Sulcis e l`intero Paese”.

LIBERALIZZAZIONI:BELISARIO,DA SCHIFANI GARANZIE SU ESAME DL – ROMA, 29 FEB – ''Prendiamo atto che il presidente Schifani, per continuare a svolgere un ruolo di arbitro super partes, non ha potuto fare a meno di accogliere le nostre richieste almeno per quanto concerne i tempi di esame del provvedimento, escludendo che il voto avvenga oggi e posticipando la scadenza dei subemendamenti''. Lo sottolinea il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: ''Resta il rammarico per un modo di procedere che fino ad ora non e' stato ne' corretto sul piano delle procedure previste dal Regolamento, ne' rispettoso del rapporto tra le forze politiche e della stessa istituzione del Senato della Repubblica''. ''Visto il procedere a singhiozzo dei lavori della commissione – afferma Belisario – l'IdV aveva scritto una lettera al presidente Schifani chiedendo la convocazione della capigruppo per una calendarizzazione piu' appropriata del decreto liberalizzazioni. Purtroppo, non avevamo ricevuto nessun riscontro da parte del presidente del Senato che ora ha dovuto riconoscere le nostre ragioni''. ''Regna un clima di confusione inaccettabile e per questo – ha concluso Belisario – e' necessario consentire un esame piu' approfondito del decreto''.

LIBERALIZZAZIONI. BELISARIO: NORMA SU TESORERIA INCOSTITUZIONALE Roma, 29 feb. – “Ho chiesto a nome dell'Italia dei Valori di non procedere all'esame degli articoli perche' la norma, cosi' come e' scritta, e' incostituzionale”. Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, presentando in Aula la pregiudiziale di costituzionalita' al dl liberalizzazioni. Per Belisario “la norma sulla tesoreria unica, contenuta nell'articolo 35 del provvedimento ai commi da 8 a 13, ha l'effetto di escludere gli Enti Locali dalla disponibilita' diretta delle proprie risorse depositate presso il sistema bancario. Si tratta, evidentemente, di una gravissima limitazione dell'autonomia delle Regioni e degli Enti Locali prevista dagli articoli 117 e 118 della Costituzione che, inoltre, pregiudica i servizi ai cittadini impedendo ai comuni un corretto e virtuoso utilizzo delle risorse per gran parte provenienti dai tributi locali”. Inoltre, aggiunge, “il provvedimento viola la Carta anche nell'articolo 1 perche' impone una interpretazione restrittiva delle norme economiche vigenti, oltretutto su ambiti legislativi assai indefiniti”.

TAV: BELISARIO”SOLIDARIETÀ A CORRIERE TV,CANCELLIERI AVVII VERO DIALOGO” ROMA “Esprimo a nome mio e del gruppo dell'Italia dei Valori piena solidarieta' alla troupe del CorriereTv, aggredita in Valsusa. Non c'e' nessuna giustificazione alla violenza e questi atti ignobili non fanno altro che inquinare le ragioni della protesta pacifica”. Lo afferma in una nota il presidente dell'IdV in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “La liberta' di informazione e' un diritto sacrosanto ed e' il segno di una democrazia matura e forte, quindi va difesa con le unghie e con i denti. I giornalisti che stanno seguendo la protesta in Valsusa dimostrano tutto il loro coraggio e la dedizione per un lavoro che consente a tutti noi di essere informati. Per questo sono molto preoccupato, il livello di tensione sta salendo troppo e tutti dobbiamo evitare che diventi vero e proprio scontro sociale. Oggi il ministro Cancellieri parla di dialogo ma aggiunge che sull'opera agira' con 'fermezza assoluta'. A me – continua Belisario – suona come una presa in giro. E' bene che il governo inizi a interessarsi del Paese reale con meno saccenza e piu' comprensione, altrimenti, dopo la spaccatura tra politica e cittadini, si creera' un divario incolmabile tra tecnici al governo e povera gente, che sperava, dai tecnici, di essere salvata”.

TAV:DONADI,DELUSI DA GOVERNO,NON E'QUESTIONE ORDINE PUBBLICO – ROMA, 29 FEB – ''Delusi dal comportamento del governo sulla questione delle proteste No Tav''. Ai microfoni di AGR-CNRmedia, parla Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Ci dispiace molto perche' se non riponevamo aspettative nel governo Berlusconi, visto che non c'era la cultura del confronto con i territori e le popolazioni locali, speravamo che da parte dell'attuale governo ci fosse piu' sensibilita'. Ci pare invece che ancora una volta si tenda a ridurre tutto a una questione di ordine pubblico. In parte lo e', ma non solo''. L'Alta velocita' e', secondo Donadi, importante per l'Italia: ''Ci sono due grandi direttrici delle infrastrutture europee che si stanno realizzando. Una e' la direttrice Nord-Sud, l'altra e' quella Est-Ovest; sono infrastrutture strategiche e crediamo che debbano essere fatte, ma crediamo anche che debbano essere realizzate in un clima di concordia e di confronto con le popolazioni locali''. ''Nei due anni del governo Prodi, in cui Di Pietro e' stato ministro alle Infrastrutture, i lavori sono andati avanti, ma non ci sono stati tensioni e conflitti. Tolta quella parentesi, negli ultimi dieci anni si e' proceduto sempre calando le soluzioni dall'alto, senza curarsi piu' di tanto di trovare un'intesa con i residenti della Val di Susa. Questo e' sbagliato''.

Giornalisti/ Idv: Due donne al vertice Asp esempio positivo Auguri alla neopresidente Sardoni e plauso all'uscente Terzulli Roma, 29 feb. – Il gruppo parlamentare dell`Italia dei Valori ha espresso le proprie congratulazioni alla nuova presidente della Stampa Parlamentare Alessandra Sardoni, alla vicepresidente Barbara Tedaldi ed a tutti i nuovi membri del consiglio direttivo, dei probviri e del collegio di revisione dei conti. “L`elezione di due giornaliste ai vertici dell`associazione – ha affermato il presidente dei deputati Idv Massimo Donadi- è un bellissimo segnale, un esempio positivo per tutti. Un ringraziamento ed un plauso al presidente uscente Pierluca Terzulli, che ha svolto i propri mandati in maniera esemplare”.

GOVERNO: IDV “MONTI GETTA MASCHERA, GRAVE SCELTA VARI A TLC” ROMA – “Il ministro Passera deve spiegare perche' ha affidato l'incarico alle Telecomunicazioni a Massimo Vari, che non ha nessuna esperienza nel settore, ma che e' molto amico di Silvio Berlusconi, Letta e Confalonieri. Con questa gravissima scelta il governo Monti sembra aver gettato la maschera di esecutivo tecnico e getta un'ombra pesante sul futuro delle televisioni in Italia”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “Infatti, il sottosegretario Vari fu addirittura indicato sei anni fa da Forza Italia a guida dell'Agcom. Con quale credibilita' il governo ora si apprestera' a riformare la governance Rai, quando le scelte di questo ministero sono uguali a quelle di Paolo Romani?”.

CODICE STRADA: LI GOTTI (IDV), PASSERA INCIAMPA IN BUFALA GIURIDICA – Roma, 29 feb – “Anche il ministro Passera è inciampato nella bufala giuridica della creazione di un asserito nuovo reato: l'omicidio stradale. In realtà tale crimine, commesso da chi si sia messo alla guida sotto l'effetto di alcool o droghe, è già previsto dal codice”. Lo scrive nel suo blog il senatore Luigi Li Gotti, Capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione giustizia, che aggiunge: “L'unico intervento possibile, oltre quello dell' inasprimento delle pene, già inasprite nel 2008, è quello della contestazione per legge dell'aggra vante della colpa con previsione. Il ritenere, cioè, che chi si metta alla guida in quelle condizioni di rallentata capacità per l' allungamento dei tempi psicotecnic i di reazione, non possa non valutare altamente prevedibile il verificarsi di un incidente”. “Lasciamo, quindi, da parte l'ipotesi di omicidio volontario, sottospecie di dolo eventuale. E' altra cosa che riguarda l'ipotesi di colui che si metta alla guida, volendo provocare un incidente stradale con danno alle persone, accettando qualunque evento, dalle lesioni lievi alla morte. Insomma, come colui che si metta a sparare nella folla. Non è giusto speculare sul dolore, facendo credere possibile anche l'impossibile. Sarebbe paradossale, con la prospettat a bestemmia di eliminazione dell'elemento soggettivo, punire con la medesima pena prevista per l'omicida ubriaco la condotta in ipotesi di ubriachezza preordinata alla commissione dell'omicidio. Un abbattimento di pena, cioè, criminogeno. Sarebbe questo – conclude Li Gotti – l'effetto provocato dagli apprendisti stregoni del diritto”.

LIBERALIZZAZIONI. BUGNANO (IDV): PROVVEDIMENTO DELUDENTE Roma, 29 feb. – “Un provvedimento deludente”. Cosi' la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Industria a Palazzo Madama, definisce il decreto liberalizzazioni durante il suo intervento in Aula. “Il documento iniziale del governo e' stato per lo piu' stravolto. I testi dell'articolato, almeno quelli che sulla carta avrebbero dovuto essere i piu' significativi, sono stati piu' volte riformulati, vuoi dai relatori di maggioranza vuoi dal governo stesso, diventando di fatto il frutto di mediazioni. Il risultato e' ben poca cosa. Per non parlare della totale estromissione dal decreto dell'asta delle frequenze televisive. Il nostro emendamento – continua Bugnano – e' stato addirittura dichiarato improponibile dalla commissione. In buona sostanza e' stato ritenuto che non fosse materia omogenea al decreto, trattandosi di decreto legge. Come si puo' non ritenere omogenea ad un decreto sulla concorrenza una misura che preveda l'asta delle frequenze, lo strumento piu' trasparente in assoluto che avrebbe consentito una vera apertura del mercato ed un accesso a parita' di condizioni? Retromarce, opacita', incertezze, norme di facciata – conclude – rendono questo provvedimento a nostro giudizio non meritevole di poter essere annoverato fra i provvedimenti che favoriscono la concorrenza e la competitivita'”.

LIBERALIZZAZIONI: BUGNANO (IDV), DL CON NORME VERGOGNOSE
RELATRICE DI MINORANZA, NON FAVORISCE LA CRESCITA (ANSA) – ROMA, 29 FEB – ''Il Governo ha fatto credere che il decreto sulle cosiddette liberalizzazioni avrebbe fatto crescere l'Italia, complessivamente invece sono state introdotte norme vergognose''. Lo ha dichiarato durante il suo intervento in Aula la relatrice di minoranza Patrizia Bugnano, Capogruppo IdV in Commissione Industria al Senato. ''Sulle professioni per i tirocinanti – ha aggiunto – e' stato eliminato l'obbligo dell'equo compenso da parte del professionista ed e' stata prevista la possibilita' di un rimborso spese forfettario concordato: questo di fatto favorira' l'accesso alle professioni solo ai giovani di famiglie abbienti. Non pare certo una misura che possa eliminare gli ostacoli e garantire parita' di accesso al mondo del lavoro! Lo stesso vale per le s.r.l. ad un euro: come si puo' realmente pensare che una societa' senza capitale sociale possa avere accesso al credito? E' chiaro che sara' favorito solo chi ha alle spalle un patrimonio personale o, piu' facilmente, di famiglia che possa servire da garanzia. E poi le misure per il trasporto ferroviario: ai nuovi operatori, leggi NTV, non si applicheranno i contratti collettivi nazionali di lavoro, con la conseguenza che il nuovo operatore partira' avvantaggiato. Ed infine il tema dei conti correnti, gratuiti ma solo fino ad un certo punto per i pensionati perche' restano tantissime spese per i servizi aggiuntivi''. ''Insomma – ha concluso la senatrice Bugnano nella sua relazione – retromarce, opacita', incertezze e norme di facciata rendono questo provvedimento non meritevole di poter essere annoverato fra quelli che favoriscono la concorrenza e la competitivita'''. (ANSA).

Rai/ Pardi (Idv): Cacciare i partiti, solo così azienda si salva Non servono privatizzazioni ma riforma nomine vertici Roma, 29 feb. (TMNews) – “Garimberti ha ragione quando dice che con l'attuale governance della Rai è impossibile andare avanti. Peccato che l'attuale presidente se ne accorga solo ora mentre io e l'Italia dei Valori lo denunciamo, inascoltati, da anni”. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. “Se non si cacciano via i partiti da viale Mazzini – ha aggiunto – è impossibile qualsiasi ipotesi di rilancio e di ripresa, anche in termini economici, dell'azienda, né può essere ancora tollerabile che la rai continui a lavorare pert berlusconi sotto mentite spoglie. Non servono privatizzazioni, serve un'operazione che parta dalla riforma delle nomine dei vertici e arrivi alla valorizzazione delle risorse e delle professionalità interne, magari tagliando consulenze inutili, molto spesso nate solo per favorire amici e parenti”.

P.A./ Borghesi (Idv): Tetto stipendi è norma di civiltà Retribuzioni legate ai risultati Roma, 29 feb. – “Il tetto agli stipendi dei manager è una norma di civiltà non più procrastinabile. Dunque, nessun provi a mettere in atto trucchetti, furberie o giochi al ribasso: il tetto agli stipendi dei manager va applicato quanto prima e va esteso a tutti, nessuno escluso”. Lo afferma in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Idv alla Camera. “Non solo. Noi – prosegue – chiediamo che si faccia chiarezza in tutto il mare magnum delle retribuzioni dei manager di Stato che, sovente, si arricchiscono grazie a cavilli, leggi e leggine fai da te che fanno schizzare le retribuzioni alle stelle anche in mancanza di risultati raggiunti. Non solo, dunque, noi chiediamo un tetto agli stipendi dei manager pubblici, ma chiediamo che essi siano legati e vincolati ai risultati raggiunti. E' assurdo, di fronte ai sacrifici chiesti agli italiani, che vi sia chi nella pubblica amministrazione percepisce uno stipendio milionario e l'unico risultato che porta a casa è un buco di bilancio e una gestione fallimentare”.

COSTI POLITICA: BORGHESI “AL SENATO PIU' CHE TAGLIO E' PRESA IN GIRO” ROMA – “Il taglio ai benefit degli ex presidenti del Senato, come lo chiama qualcuno altro non e' se non la riduzione di alcuni vergognosi privilegi, di cui prima i numeri uno di Palazzo Madama govevano a vita, a 'soli' dieci anni. Scusate se e' poco”. Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. “Parliamo, tanto per capirci – aggiunge Borghesi – di benefici non di poco conto: segreteria di quattro persone, auto blu, ufficio nel palazzo e in alcuni casi anche un'abitazione. Un vero e proprio scandalo. Da abolire, non certo da ridurre a dieci anni per addolcire la pillola ai signori della casta”. “Questa del Senato – conclude Borghesi – non e' altro che una presa in giro nei confronti dei cittadini inferociti da questi ed altri sconci. Un altro caso che dimostra come la casta sia coriacea nel mantenere i privilegi di cui gode”.

CAMERA. IDV PROTESTA: LETTERA DEL COLLE INVIATA ANCHE AL GOVERNO Roma, 29 feb. – “Come ampiamente previsto la lettera inviata dal Capo dello stato sul dl Milleproroghe viene ora utilizzata come machete nei confronti degli emendamenti presentati agli altri decreti ad iniziare dal Dl semplificazioni”. Lo dichiara Silvana Mura, deputata di Idv. “Ci auguriamo- aggiunge- che lo stesso rigido criterio di ammissibilita', oltre che per gli emendamenti parlamentari, valga anche per quelli del governo, dal momento che la missiva del Quirinale e' stata inviata anche a palazzo Chigi”. L'esponente dipietrista sottolinea: “Sorvoliamo sulla presentazione dell'emendamento sull'Imu al no profit al Dl Liberalizzazioni nel giorno stesso del varo di un apposito decreto fiscale contenente altre norme relative proprio all'Imu. Ma ci domandiamo se la promessa del governo di porre mano alle norme sulla Tesoreria Unica attraverso un emendamento al Dl fiscale non si scontri con i nuovi, rigidi, criteri di ammissibilita' degli emendamenti ai decreti in merito all'omogeneita' di materia”.

DIFESA: IDV,NO A LEGGE DELEGA, SERVE CONFRONTO IN PARLAMENTO
– ROMA, 29 FEB – ''Vogliamo capire quali siano la prospettive che il Ministro della Difesa intende dare, e soprattutto quale sia la sua idea di revisione dello strumento militare e in che misura si inserisce all'interno del nuovo modello di difesa europeo''. Sono le parole del capogruppo IdV in Commissione Difesa, Augusto Di Stanislao, al termine dell'audizione di Di Paola. ''L'Italia deve prepararsi ad affrontare nuove sfide e nuovi costi – prosegue Di Stanislao – E' un processo gia' iniziato senza essere accompagnato da un vero e ampio dibattito politico interno che coinvolga pienamente il Parlamento e consenta la fondazione di uno stabile consenso, premessa necessaria per una mobilitazione delle risorse. E' evidente e sempre piu' urgente l'esigenza di una nuova revisione dell'amministrazione della difesa e dello stesso modello di difesa. Un modello di difesa incentrato sulla formazione e sull'addestramento dei nostri soldati''. ''Per quanto riguarda gli F-35 – aggiunge l'esponente Idv – ho chiesto il piano industriale perche' finora sono state fornite informazioni lacunose e numeri e risorse che non fanno capire esattamente la portata del programma. Non sono, infine, chiare e contestualizzate le possibili conseguenze all'interno del comparto e delle Forze Armate. Non e' certamente una legge delega lo strumento per riformare la difesa italiana, l'IdV ribadisce la necessita' di un dibattito aperto a tutte le voci della societa', e non ad una campagna propagandistica e manipolatoria, un dibattito che restituisca al Parlamento la sua centralita' costituzionale''.

COOPERAZIONE, IDV: TROPPI TAGLI, GOVERNO AUMENTI FONDI NEL 2013 Roma, 29 feb – Negli ultimi quattro anni è stato dato “il colpo di grazia alla cooperazione gestita dal Ministero degli affari esteri, con una decurtazione dell'88 per cento”. A sottolinearlo, in una risoluzione presentata in commissione esteri della Camera, è il deputato dell'Italia dei Valori Fabio Evangelisti. “Dai 732 milioni di euro del 2008 si è passati agli 86 milioni per il 2012 – spiega Evangelisti -, con conseguente drastica riduzione degli interventi, inadempienze, chiusura di unità territoriali di cooperazione, tagli ai finanziamenti alle organizzazioni internazionali, ritardi inaccettabili nei pagamenti, perdita di credibilità internazionale”. Nella risoluzione il deputato dell'Idv chiede l'impegno del Governo “a presentare entro la fine del 2012 un piano per il graduale riallineamento dell'aiuto pubblico allo sviluppo italiano ai livelli dell'Unione europea, con coperture indicate”; ad assumere iniziative “volte ad assicurare un significativo aumento delle disponibilità a favore della cooperazione nel 2013 e il reperimento dei fondi necessari per continuare a pagare i debiti verso i fondi di sviluppo”; a garantire “la coerenza delle politiche di relazioni esterne con gli obiettivi di cooperazione allo sviluppo, coordinando efficacemente l'attività di tutti i Ministeri coinvolti”.

URRU: PALOMBA (IDV), GIUNGERE PRESTO A LIBERAZIONE – Roma, 29 feb – Da oltre 3 mesi Rossella Urru, cooperante sarda del Comitato interno per lo sviluppo dei popoli, è stata rapita dal campo profughi per rifugiati Saharawi a Tindouf in Algeria. Il deputato dell'Idv Federico Palomba chiede ora, con un'interrogazione parlamenta re, “quali azioni diplomatiche il Ministro stia ponendo in essere insieme all'ambasciata italiana di Algeri, affinché si giunga al più presto alla liberazione di Rossella Urru e degli altri ostaggi”. Il rapimento della ragazza deve essere collocato all'interno di un conflitto politico tra il Marocco, che ha annesso il Sahara occidentale, e l'Algeria che ha dato rifugio agli saharawi che continuano a rivendicare la loro indipenden za. “Le uniche notizie ufficiose – scrive il deputato – sono trapelate prima della visita dell'onorevole Margherita Boniver (inviato speciale per le emergenze sanitarie) da fonti maliane e seguite successivamente dalle immagini trasmesse il 12 dicembre 2011 dall'emittente francese France Press, dalle quali sembrerebbe emergere che la giovane, insieme ai due colleghi spagnoli, sarebbe nelle mani di aderenti, o presunti tali, al gruppo scissionista appartenente ad Al Qaeda per il Maghreb islamico”.

AGRICOLTURA: MESSINA “SERVE UN FISCO PIÙ SEMPLICE E MENO ASFISSIANTE” PALERMO – L'agricoltura abbandoni il ruolo di “Cenerentola” e diventi una priorita' nell'agenda politica del Paese, per fronteggiare due emergenze: una economica (la perdita di posti di lavoro nel comparto) e l'altra ambientale (il dissesto idrogeologico causato anche dall'abbandono delle campagne). A proporlo e' Ignazio Messina, responsabile del Dipartimento Agricoltura e Pesca dell'Italia dei Valori, che nel corso di un forum presso la redazione dell'agenzia ITALPRESS lancia l'allarme “per la chiusura di 20 mila aziende agricole nell'ultimo anno, su un totale di circa un milione. Se consideriamo anche solo due addetti ad azienda, sono 40 mila lavoratori che sono rimasti a casa. È un costo sociale enorme”. “Inoltre l'agricoltura previene il dissesto idrogeologico, quindi l'abbandono del settore ha un doppio costo: sociale e ambientale”, spiega l'esponente dell'Idv, che nella sua analisi sui problemi del comparto non trascura il ruolo delle associazioni di categoria. Per Messina “devono ritrovare un ruolo di rappresentanza, proposta e di 'massa critica' nei confronti delle istituzioni e degli altri attori del sistema economico, come la Grande Distribuzione Organizzata”. Ma uno dei temi piu' caldi e' quello del fisco, con una tassazione che per l'Idv dovrebbe essere “piu' semplice e meno asfissiante”. Il partito di Antonio Di Pietro si e' schierata contro l'Imu per i capannoni agricoli. “Gli immobili in campagna non hanno servizi di urbanizzazione, eppure sono stati rivalutati anche piu' di altri”, evidenzia Messina, per il quale inoltre “sono necessarie semplificazioni per mettere gli agricoltori in condizioni di competere”.

AGRICOLTURA: MESSINA “SERVE UN FISCO PIÙ SEMPLICE E MENO ASFISSIANTE”-2- Un'altra priorita' per il responsabile Agricoltura dell'Idv e' quella di “utilizzare meglio i fondi dell'Ue e della Politica Agricola Comune. La Pac funziona in altri Paesi, solo in Italia no, e' qui che bisogna risolvere i problemi. Il tema serio e' utilizzare in maniera coerente le risorse messe a disposizione dalla Pac”. Ma in un periodo di crisi come quello attuale diventa fondamentale immettere risorse nell'economia per farla ripartire. Per questo, secondo Messina, “e' necessaria concedere alle imprese agricole una moratoria per i debiti con il fisco e le banche. Noi proponiamo che chi riconosce il proprio debito possa accedere a una moratoria di un anno e poi a una rateizzazione di 72 mesi. È un'operazione a costo zero”. E a proposito di costi, l'esponente dell'Idv chiede al Governo “piu' coraggio sul taglio delle societa' partecipate, soprattutto in una fase in cui si chiedono sacrifici alle imprese agricole che sono gia' in difficolta'”. Infine l'Idv punta anche sulla tutela delle produzioni italiane, attraverso una maggiore valorizzazione da parte della Gdo e con un intervento sull'etichettatura, che indichi la provenienza del prodotto e il luogo di trasformazione, sia il Paese che la Regione. “Il luogo di origine va indicato anche nella pubblicita'”, sottolinea Messina, che sempre a proposito di Grande Distribuzione Organizzata, considera un “primo passo positivo ma ancora insufficiente” il provvedimento del governo sul contratto obbligatorio. E' un fatto importante, ma il rapporto di forze tra Gdo e agricoltori rimane ancora sproporzionato, la contrattazione e' ancora sbilanciata”.

URRU: DEPUTATI IDV ADERISCONO A BLOGGIN DAY Roma, 29 feb – “Il gruppo di Italia dei Valori alla Camera aderisce al bloggin day per Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita in Algeria il 22 ottobre scorso. Oggi, i profili facebook e twitter e i blog dei deputati di Italia dei Va lori “si tingono di Rossella”, affinché non cada il silenzio sulla sua vicenda” lo comunica una nota dell'Ufficio Stampa del gruppo IDV alla Camera. “Il gruppo Idv alla Camera si mobilita in rete e in Parlamento: Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione urgente al ministro degli Esteri Giulio Terzi, chiedendo quali azioni diplomatich e il ministero degli Esteri, unitamente all'ambasciata italiana ad Algeri, stia mettendo in atto per arrivare al più presto alla liberazione di Rossella Urru e degli altri ostaggi” si legge nella nota. “Chiediamo a tutti di alzare la voce affinché Rossella possa riabbracciare presto i suoi cari e perché nessuno si arrenda al nichilismo della barbarie che continua ad insanguinare il continente africano” conclude la nota.

BENI CULTURALI, DI GIUSEPPE (IDV): FARE LUCE SU MUSEO ARCHEOLOGICO ISERNIA Roma, 29 feb – “Ho presentato al ministro dei Beni Culturali Ornaghi un'interrogazione urgente affinchè promuova un'ispezione per accertare eventuali responsabilità sul caso del Museo archeologico di Isernia, che versa in una condizione tanto grave quanto incredibile” lo annuncia in una nota Anita Di Giuseppe, deputata di Idv.”Nel 1978, fu scoperto vicino ad Isernia, in località La Pineta, un giacimento preistorico rivelatosi di eccezionale importanza sia per dimensioni che per datazione, abitato circa 730.000 anni fa da ominidi definiti col nome di Homo Aeserniensis. Ebbene, oggi, a distanza di quasi 30 anni, il museo risulta non ultimato ed anzi presenta già evidenti segni di degrado. Tutto ciò è inaccettabile, soprattutto alla luce della pioggia di soldi, milioni di euro, stanziati per l'opera” spiega Di Giuseppe . “E' lecito domandarsi il perché di questa noncuranza e di questo abbandono per un complesso tra i più importanti d'Europa, definito dalla comunità scientifica come un patrimonio preistorico eccezionale, non solo per il Molise, ma per l'intera umanità” conclude .

Internet/ Idv: Ok commissione su Google, ora nuova strategia Tema protezione dati cruciale per futuro democrazia europea Roma, 29 feb – “Ok alla richiesta della commissione di rinviare l`introduzione della nuova privacy di Google”. Lo ha detto in una nota Niccolò Rinaldi, capodelegazione dell`Italia dei Valori al Parlamento Europeo, in merito alla vicenda della nuova normativa sulla privacy introdotta da Google. “Il tema della protezione dei dati personali – ha aggiunto – deve essere affrontato dalle istituzioni europee attraverso la difesa delle nuove frontiere della conoscenza. L`Europa non può stare più a guardare, è ora di fare questo passo importante e dotarsi subito di una strategia coerente sul futuro dei diritti digitali”. “Il tema della protezione dei dati – ha concluso – è cruciale per il futuro della democrazia europea, serve un cambio di marcia in questo ambito”.

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