“L’arresto di cinque affiliati alle cosche Ficara-Latella e Iamonte è un esempio virtuoso di come la denuncia di un imprenditore, Francesco Domenico Costanzo, metta le forze dell’ordine e la magistratura nelle condizioni di colpire la ‘Ndrangheta. Gli imprenditori calabresi devono trovare alimento e forza nella denuncia di Costanzo, per fare la scelta delle scelte: ribellarsi alle estorsioni e al condizionamento mafioso. Un percorso già avviato in Sicilia, insieme a Confindustria e alle associazioni antiracket, e che in Calabria è stato intrapreso solo da pochi imprenditori coraggiosi. Adesso i tempi sono maturi per fare un salto di qualità. Mi auguro che presto il Parlamento introduca l’obbligatorietà della denuncia da parte di tutti gli operatori economici che subiscono il racket delle estorsioni, così da innescare un meccanismo a catena che faccia delle imprese oneste un motore di legalità e sviluppo”.
Ufficio stampa
Matteo Scirè
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