La privacy frena lo sviluppo delle imprese? Questo pomeriggio confronto a Roma con Franco Pizzetti e Rosario Imperiali

La privacy, così com'è regolata, frena lo sviluppo delle imprese? Oppure è un'effettiva difesa per il cittadino e un valore aggiunto per le aziende virtuose? E' giusto togliere adempimenti formali o la vicenda dell'abolizione del DPS è stata un autogol, vista la ben più rigorosa disciplina proposta con il nuovo Regolamento Ue che arriverà tra poco più di un anno? Come conciliare la libertà del web, la privacy degli utenti e i diritti altrui?

Sono questi alcuni dei temi della tavola rotonda: “Tutela del dato nella società dell’informazione. Tra esigenze di sicurezza, interessi economici e diritti individuali” che si terrà a Roma oggi venerdì 24 dalle 14 e 30 nella Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio 123/A.

L'incontro organizzato da DMA Italia (Direct Marketing Association) in collaborazione con l’Istituto Italiano per la Privacy vuole essere un'occasione di franco confronto sul tema del valore dell’informazione sotto le piuÌ€ diverse angolazioni: economia, diritti fondamentali, sicurezza pubblica, informazione e conoscenza, e offrire scenari futuri per le aziende nella prospettiva di azione tra legalità, regolazione e opportunità di business. Introdurranno i lavori il Presidente dell'Istituto Italiano per la Privacy, l'avvocato Luca Bolognini e il Presidente DMA Italia Marco Rosso. Seguirà un confronto, coordinato dal giornalista parlamentare del Tg2 Luciano Ghelfi, tra il Presidente del Garante per la Protezione dei Dati Personali Franco Pizzetti, il Capo del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero Interno Alessandro Pansa e il Presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto Italiano per la Privacy Rosario Imperiali.

«I tentativi di introdurre legislazioni fortemente restrittive della libertà dei navigatori in rete, per garantire la tutela dei titolari dei copyright, come accaduto in questi primi due mesi dell’anno negli USA (SOPA/PIPA) e nell’UE (ACTA) è uno dei motivi della rivolta del mondo internet – dichiara Rosario Imperiali – Su altro versante, solleva molte preoccupazioni anche la vicenda del tentativo di accordo USA/UE per lo scambio dei dati dei passeggeri aerei per presunte finalità antiterroristiche, che, sebbene promosso dalla Commissione, probabilmente non otterrà l’approvazione del Parlamento europeo perché poco rispettoso dei diritti dei singoli viaggiatori.».

Per ulteriori informazioni:

Roberto Race

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