Focus IdV del 17 febbraio ’12

MANI PULITE: DI PIETRO, IO HO FATTO IL MIO DOVERE – MILANO, 17 FEB – Antonio Di Pietro, che come pm e' stato protagonista dell'inchiesta Mani Pulite, a vent'anni di distanza rivendica i risultati del suo lavoro. '''Io – sottolinea – ho fatto il mio dovere, come muratore facevo muri dritti, da metalmeccanico coltelli e forchette dritte e come pm scoprivo reati''.

MANI PULITE:DI PIETRO,20 ANNI FA TUMORE, OGGI C'E' METASTASI DOPO 20 ANNI SITUAZIONE E' PEGGIORATA – MILANO, 17 FEB – ''Dopo venti anni la situazione e' peggiorata'': lo ha detto Antonio Di Pietro arrivando alla manifestazione per il ventennale di Mani Pulite. ''Venti anni fa – ha spiegato – avevamo un paese malato di tumore grave, oggi siamo alla metastasi''. E' diventato, infatti, piu' difficile scoprire i reati, anche per le nuove leggi, e ''che i reati siano diagnosticati come tali. Si dice che il tumore e' un foruncolone''.

MANI PULITE: DI PIETRO “DOPO 20 ANNI SITUAZIONE PEGGIORATA” MILANO – “Dopo 20 anni la situazione e' peggiorata. Vent'anni fa il paese era malato di tumore, oggi e' degenerato in metastasi. Oggi e' piu' difficile di prima anche scoprirli, i reati, oggi non si dice piu' che un reato e' tale, si dice che un tumore e' un foruncolone”. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, poco prima dell'inizio, al Teatro “Elfo Puccini” di Milano, della manifestazione “Venti anni da Mani Pulite e rubano ancora…”. Il teatro e' gremito in ogni ordine di posti e centinaia di persone non sono riuscite a entrare. Ai giornalisti che gli chiedevano se fosse pentito dell'esperienza di Mani Pulite, Di Pietro ha risposto: “Io ho sempre fatto il mio dovere. Quando facevo il muratore costruivo i muri dritti, da pm trovavo i reati”.

CORRUZIONE. DI PIETRO: SEVERINO DEVE STUDIARE? E LA MADONNA… Roma, 17 feb. – “Il ministro Severino dice che deve studiare il caso per capire come deve affrontare la corruzione. E la Madonna…” Antonio Di Pietro si dice sorpreso per il modo in cui il governo sta affrontando il dossier 'corruzione'. “Ma chi volete che viene a investire in Italia- chiede Di Pietro- con istituzioni inquinate fino al punto che se non sei recidivo non puoi fare carriera?” Il motivo della mancata crescita, aggiunge, “non e' perche' abbiamo l'articolo 18, ma perche' abbiamo un'Italia non credibile nelle sue istituzioni”.

MANI PULITE. DI PIETRO SI COMMUOVE: QUANTE SOFFERENZE SOPPORTO (DIRE) Roma, 17 feb. – “Il ricordo aiuta ad avere un futuro migliore”, dice Antonio Di Pietro chiudendo a Milano l'incontro pubblico per ricordare il ventennale di Mani Pulite. L'ex pm, nel corso del confronto, ha testimoniato tra lacrime di commozione “le sofferenze” che ancora gli arreca il dover difendere l'inchiesta contro Tangentopoli. “Ho 320 cause per diffamazione nei confronti di coloro che hanno offeso l'inchiesta Mani Pulite- dice il leader Idv- Berlusconi si lamenta dei processi che ha subito lui, ma io sono stato messo sotto inchiesta 27 volte per aver fatto l'inchiesta Mani Pulite. Non mi sono mai ribellato e ringrazio la Magistratura che l'ha fatte quelle inchieste, perche' chi si sente in pace con la coscienza e con le leggi non ha nulla da temere dal magistrato”, dice il leader di Idv.

MANI PULITE:DI PIETRO “CELEBRA”20 ANNI”ITALIA CAMBIA GRAZIE A CITTADINI” MILANO – A 20 anni dall'arresto di Mario Chiesa e' stato celebrato oggi a Milano, in un Teatro “Elfo Puccini” gremito in ogni ordine di posto (centinaia di persone addirittura non sono potute entrare), l'anniversario dell'inchiesta Mani Pulite. La parte del mattatore e' spettata all'ex pm, oggi leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro il quale ha spiegato: “Dopo 20 anni la situazione e' peggiorata. Nel 1992 il Paese era malato di tumore, oggi ormai e' in metastasi. Oggi e' piu' difficile di prima scoprire i reati, anche perche' si tende a chiamarli in un modo diverso: si chiama tumore e vogliamo chiamarlo fruncolone”. D'accordo con Di Pietro sul passato, ma piu' fiducioso nel presente, invece, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: “Mani Pulite ha scardinato un sistema che si era insinuato nella societa', ma adesso stiamo vivendo un periodo nuovo, in cui governano persone per bene, che hanno credibilita' per sconfiggere la corruzione. L'Italia sta cambiando perche' c'e' una partecipazione diretta dei cittadini”. Di Pietro ha poi voluto spostare l'attenzione sul periodo successivo a Mani Pulite: “Quello che e' successo tra il 92 e il 94 e' ben poca cosa rispetto a quanto abbiamo dovuto fare dal 95 in poi per non far dimenticare Mani Pulite, a costo di centinaia di cause di diffamazione”.

MANI PULITE:DI PIETRO “CELEBRA”20 ANNI”ITALIA CAMBIA GRAZIE A…-2- L'ex sindaco di Palermo ed attuale esponente dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando ha invece fatto un parallelo tra quanto fatto da Mani Pulite a Milano e la lotta alla mafia in Sicilia. “Prima del 92 c'era rassegnazione nei confronti di un sistema politico corrotto, se siamo qui ora e' merito di quanto successo allora a Milano e Palermo – ha spiegato -. Quell'epoca ha prodotto una primavera in tutti i comuni d'Italia. Questa stagione e' una risorsa per la democrazia del nostro Paese”. Ha preso poi la parola l'attuale esponente dell'Api, gia' inquisito di Mani Pulite, Bruno Tabacci, il quale oltre a ricordare il suo personale score di 2 a 0 nei confronti di Di Pietro (nel senso che per due volte e' stato prosciolto), ha commentato: “La situazione politica da allora e' peggiorata, l'esito di Mani Pulite ha portato Berlusconi. Ricordiamoci che l'ex presidente del Consiglio e' stato il primo a cavalcare l'onda di Mani Pulite con Fede e Brosio che erano diventati i principali megafoni del pool. Poi, una volta finiti i processi, Berlusconi ha vinto le elezioni e ha chiamato subito Di Pietro e Davigo al Governo, meno male che loro hanno rifiutato. Da li' e' iniziato il Berlusconismo che non ha nulla a che vedere con il quarantennio democristiano. Nel 1946 tre quarti del Parlamento era formato da laureati, oggi sono solo il 60%, vuol dire che l'attuale classe politica ha creato una pletora di servi”. La conclusione e' stata affidata ad Antonio Di Pietro che ha spiegato: “E' possibile cambiare facce, cambiare persone e cambiare le leggi”.

Mani pulite/ Di Pietro: Finii sotto 27 inchieste, non mi lamento Al teatro Puccini gremito: “E Berlusconi invoca prescrizione…” Roma, 17 feb. – “Non avete idea di quante sofferenze ho ancora ora per quegli anni…”. Antonio Di Pietro parla così al un teatro Elfo Puccini di Milano, gremito, come si vede anche nella diretta streaming, per la convention organizzata in occasione dei vent'anni da Mani pulite. “Ancora ora – ha detto l'ex pm del pool di Milano – dedico il 70 per cento del mio tempo a difendermi: ho circa 320 cause per diffamazione”. “Ho dovuto subire e subisco – ha continuato – Berlusconi si lamenta dei processi che ha dovuto subire lui, io sono stato messo sotto inchiesta 27 volte e ringrazio la magistratura per averlo fatto: se non avessi avuto quelle indagini, nei miei confronti ci sarebbe stato sempre il dubbio che avessi sbagliato da privato o da pm. Chi è in pace con la propria coscienza non ha nulla da temere dai magistrati”. “Ancora in queste ore persone che hanno governato o vogliono governare si arrabbiano, vantandosi quasi di essere stati assolto per prescrizione”, ha sottolineato il leader dell'Idv. “Mafiosi!”, si sente urlare dalla platea.

ROMA: DI PIETRO, SORELLA DI ALEMANNO DIRETTORE AGENZIA TERRITORIO – Roma, 17 feb – Revocare la nomina di Gabriella Alemanno, sorella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, a direttore dell'Agenzia del territorio. A chiederlo il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. La richiesta arriva con un'interrogazione al Presidente del consiglio e ministro dell'economia e finanze Mario Monti. “Le spese di rappresentanza dell'Agenzia del territorio – spiega Di Pietro nel documento – sono passate da 80 mila euro a un milione nel 2010 per sfiorare, secondo le previsioni per il 2011, il milione e mezzo”. A destare sospetti, spiega ancora Di Pietro, le spese relative a pranzi, convegni e gioielli tutti pagati con soldi pubblici. Nel rispetto di un a linea di sobrietà chiesta alle strutture che dipendono dal Ministero dell'economia, il premier Monti, con una circolare, ha chiesto “di assicurare l'economicità e l'efficienza nell'azione amministrativa”. Nonostante ciò le rendini dell'Agenzia del territorio restano a Gabriella Alemanno con la conferma della carica dello scorso 3 febbraio.

BENI CULTURALI:VILLA TRITONE;IDV,MIBAC RIVENDICHI PRELAZIONE PIETRO E PALANGIANO PRESENTANO INTERROGAZIONE PARLAMENTARE – NAPOLI, 17 FEB – Una richiesta, affinche' il Ministero dei Beni Artistici e Culturali eserciti il diritto di prelazione sulla vendita di Villa Tritone, a Sorrento, giunge dal leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e dal deputato campano, Antonio Palagiano, che oggi hanno depositato un'interrogazione parlamentare sulla vicenda firmata anche da Pierfelice Zazzera, capogruppo IDV in Commissione Cultura alla Camera. ''E' notizia di questi giorni – dicono in una nora Di Pietro e Palangiano – l'ennesima alienazione di uno dei patrimoni piu' prestigiosi della Campania, nella Terra delle Sirene, Villa Tritone, dimora storica in Sorrento di Benedetto Croce, che si affaccia sul Golfo di Napoli e luogo di culto di Torquato Tasso quando la Villa era adibita a convento''. ''Trentacinque milioni di euro, questa la cifra che conferira' ad una famiglia russa la proprieta' di questo prezioso bene immobiliare e storico, sul quale noi dell'Italia dei Valori chiediamo al Ministero dei Beni Culturali di esercitare il diritto di prelazione'', ribadiscono i due esponenti di Italia dei Valori. ''All'interno di Villa Tritone – proseguono i deputati IDV – si trovano i resti di un'antica villa romana e una collezione di reperti dichiarati di eccezionale interesse storico e archeologico; perdere un sito cosi' importante, non solo per la citta' di Sorrento, ma per l'Italia tutta, sarebbe gravissimo poiche' verrebbe negata ai cittadini la possibilita' di fruire di uno spazio cosi' suggestivo e ricco di storia''. ''Chiediamo, quindi, al Ministro Ornaghi di non abbandonare il patrimonio storico nazionale, di impegnarsi per la sua doverosa valorizzazione e, infine – concludono Di Pietro e Palagiano – di far valere il diritto di prelazione su Villa Tritone, affinche' resti nell'intera disponibilita' dei sorrentini e dei cittadini italiani''.

Liberalizzazioni/ Idv: Giù le mani dall`acqua pubblica Governo vuole calpestare referendum, daremo battaglia Roma, 17 feb. – “L`acqua pubblica è un diritto di tutti e tale deve rimanere, come hanno detto in modo inequivocabile i cittadini attraverso il referendum. Non permetteremo perciò che qualcuno approfitti del decreto liberalizzazioni per tradire la volontà popolare e scippare gli italiani di questo sacrosanto diritto”. Lo hanno affermato in una nota congiunta il presidente dei senatori dell`Italia dei Valori, Felice Belisario, e la capogruppo del partito in commissione Industria, Patrizia Bugnano. “Il decreto – hanno aggiunto – andava cambiato in meglio, invece in Senato si sta facendo di tutto per renderlo sempre peggiore. Così, grazie agli accordi sottobanco con cui il Pdl tiene in vita il governo, prima c`è stata la bocciatura dell'emendamento IdV che imponeva di mettere subito all'asta le frequenze televisive e ora c`è chi, nell`insolita maggioranza che sostiene l`esecutivo, punta a rimettere sul mercato i servizi idrici calpestando l`esito del referendum. Una doppia vergogna – contro cui l`Italia del Valori continuerà a dare battaglia, nel rispetto degli italiani e a difesa dei loro dei diritti”.

L.ELETTORALE:BELISARIO, SIA PROPOSTA CONDIVISA O E' INCIUCIO – ROMA, 17 FEB – ''Cancellare il porcellum e varare una nuova legge elettorale deve essere un impegno che deve coinvolgere tutte le forze politiche, se invece ci sono altri tavoli, piu' o meno segreti, sento puzza di imbroglio. Seguire la strada degli accordi separati significa infatti lavorare per una riforma sartoriale, fatta su misura per i tre partiti della maggioranza che sostiene il governo''. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. ''Quello che sta accadendo – aggiunge – sembra un brutto film gia' visto. Noi vogliamo una proposta di legge elettorale che sia condivisa da tutti, non concordata al di fuori del Parlamento e che restituisca ai cittadini il diritto di scegliersi i propri rappresentanti. Il punto fermo deve essere il mantenimento del bipolarismo con l'indicazione preventiva delle coalizioni, del programma e delle leadership. I cittadini – conclude Belisario – si aspettano dai partiti la massima correttezza, ci auguriamo che il Pd non voglia prestare il fianco a chi non ha neanche partecipato alla raccolta delle firme per il referendum abrogativo del porcellum''.

TANGENTOPOLI, BELISARIO (IDV): MALAPOLITICA PRIMA CAUSA CORRUZIONE Roma, 17 feb – “Corruzione e malaffare sono sempre più radicate nel tessuto democratico del Paese, non lo dice solo l'Idv, ma adesso lo afferma con decisione anche la Corte dei Conti. Se siamo costretti, dopo 20 anni, a tornare su Mani Pulite è perché il Paese sta andando verso il naufragio a causa di un'illegalità dilagante”. Lo ha dichiarato il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, intervenendo in diretta a TgCom 24. “La malapolitica è la prima causa della corruzione. Bisogna voltare pagina: serve una riforma radicale che garantisca onestà, trasparenza e credibilità dei partiti, iniziando ad impedire che in parlamento ci finiscono persone condannate con sentenza passata in giudicato” – ha concluso Belisario che ha lamentato la mancata calendarizzazione della Ratifica della Convenzione di Strasburgo del 1999 contro la corruzione ed il ritardo della discussione del ddl anticorruzione mentre è stato depenalizzato il falso in bilancio “che consente di portare in cassa fondi neri che servono proprio a corrompere”. E si domanda: “Che fiducia possono avere i cittadini sulla riforma della giustizia se la fanno persone già note alle cronache giudiziarie?”.

Riforme/ Idv: Partire da trasparenza e riduzione parlamentari Donadi: Ci sono nostre proposte, speriamo sia nuova stagione Roma, 17 feb. – “Le riforme istituzionali possono dare un grande contributo al rilancio politico, economico, sociale e culturale dell`Italia. Con la caduta del governo Berlusconi si è aperta una nuova fase in cui sarà possibile discutere in Parlamento delle riforme. La nostra proposta parte dall`immediata riduzione del numero dei parlamentari, dal superamento del bicameralismo perfetto, dall`introduzione della sfiducia costruttiva e del potere, per il presidente del Consiglio, di nomina e revoca dei ministri”. Lo ha sottolineato, in una nota, il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Riteniamo questi punti, assieme all`abrogazione della legge truffa Porcellum, fondamentali per un nuovo assetto istituzionale, più moderno – ha aggiunto – e adatto alle esigenze del Paese. I criteri guida dovranno essere la riduzione dei costi e dei privilegi della politica, nuovi elementi di trasparenza per restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni, compromessa da una stagione di degrado. Abbiamo le nostro proposte e ci auguriamo che i prossimi mesi segnino l`avvio di una nuova stagione politica”.

LAVORO: DONADI, STRACQUADANIO? FRASE BECERA E ARROGANTE – ROMA, 17 FEB – ''Stracquadanio e' la piu' evidente dimostrazione della distanza siderale che c'e' tra certi politici e la realta' del Paese. La sua frase offensiva e becera e' di un'arroganza e di un'ignoranza senza eguali. Qualcuno gli faccia capire che si puo' essere sfigati a prescindere da quanto si guadagna'': cosi' il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi commentando le parole del deputato Pdl. ''Ci aspettiamo che dopo aver pronunciato quella frase chieda scusa a chi, lavorando in condizioni inammissibili, guadagna solo 500 euro al mese e fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena''.

Germania, Idv: Lezione di democrazia a 20 anni da Mani Pulite Roma, 17 FEB – “Nel giorno della ricorrenza di 'Mani Pulite' ancora una volta dalla Germania arriva una lezione di democrazia. Infatti, dopo le dimissioni del ministro della difesa Guttenberg, giungono quelle del massimo rappresentante della Repubblica federale di Germania, il presidente Christian Wulff”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “In uno Stato di diritto la legge e' uguale per tutti e, coloro che ricoprono pubbliche funzioni, hanno il dovere di adempiere al loro incarico con intransigenza e rigore etico. Soltanto cosi', senza ricorrere ad odiosi privilegi e difese corporative, si da' credibilita' alla classe politica e si costruisce la leadership di un Paese e
quella credibilita' che, purtroppo, dopo 20 anni da 'Mani Pulite', ancora non esiste in Italia”.

LAVORO: CARLINO “FORNERO PASSI SUBITO DALLE PAROLE AI FATTI” ROMA – “Vogliamo prendere per buone le parole del Ministro Fornero, siamo ovviamente d'accordo sulla necessita' di introdurre al piu' presto sgravi fiscali e nuovi servizi che favoriscano l'occupazione femminile e il rilancio del Mezzogiorno. Il problema, pero', e' che questo governo troppo spesso si ferma alle belle parole senza mai passare ai fatti. Saremmo felici, per una volta, di essere subito smentiti”. Cosi' la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavoro. “Gli ultimi dati Istat – aggiunge – raccontano di un'emergenza occupazionale spaventosa, tanto piu' grave per le donne e al Sud, visto che in Italia lavora meno di una donna su due e solo il 30% nel Meridione. La riforma del lavoro deve rappresentare una svolta: si sono gia' perse troppe occasioni, perderne un'altra, in questo momento, sarebbe un imperdonabile delitto”.

MANI PULITE: BORGHESI, NON INTITOLARE STRADE A CONDANNATI – ROMA, 17 FEB – “Nel nostro ordinamento c'è una lacuna che permette di intitolare strade e piazze anche a personaggi condannati in via definitiva. Proprio oggi, in occasione del ventesimo anniversario dall'inizio di 'Mani pulite' voglio annunciare la presentazione di una proposta di legge per modificare l'articolo 1 della legge 23 giugno 1927, n.1188 sulla 'Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei'”. E' quanto afferma, in una nota, Antonio Borghesi vice capogruppo Idv alla Camera. “Secondo questa proposta di legge, nata anche su sollecitazione del circolo Idv di Londra, strade, piazze, monumenti lapidi o altri ricordi permanenti non possono essere né intitolati né dedicati a persone che non abbiano manifestato 'virtù civica e una condotta degna di pubblico onore' o a persone condannate in via definitiva per reati come corruzione, concussione o atti contro la pubblica amministrazione”. “Siamo fermamente convinti – ha concluso Borghesi – che questi luoghi debbano essere intitolati a soggetti encomiabili che, proprio per questo, possano essere considerati un modello e consegnati alla memoria delle generazioni future”.

SANITA'/PALAGIANO, BOCCIATA VERIFICA MEDICI OVER 67 ANNI – ROMA, 16 FEB – La Commissione Affari Sociali della Camera ha respinto un emendamento dell'Italia dei Valori che prevedeva una verifica dei requisiti attitudinali e psicofisici per i medici che fanno richiesta di posticipare l'eta' di pensionamento dai 67 ai 70 anni. Lo rende noto Antonio Palagiano, responsabile Sanita' dell'Italia dei Valori, che parla di “battaglia in commissione”. “Trovo inconcepibile – afferma Palagiano – che, a differenza di quanto accade per i piloti di aerei, nelle cui mani viene riposta la vita di centinaia di persone solo dopo che hanno superato scrupolosi esami medici, un chirurgo possa operare fino a 70 anni senza che sia prevista alcuna modalità di controllo”. Palagiano si dice invece “lieto che la Commissione abbia approvato l'emendamento a mia prima firma che prevede la possibilità, per le aziende ospedaliere, di costituire nel loro ambito organismi o enti no-profit per la raccolta di fondi atti all'acquisizione di tecnologie sanitarie ritenute di interesse strategico per lo sviluppo della risposta sanitaria aziendale. Si tratta di un'opportunità – conclude Palagiano – già prevista da anni in altri Paesi della UE, che può rappresentare una sorta di autofinanziamento in un periodo in cui i piani di rientro hanno tagliato drasticamente le risorse destinate alla sanità”.

FISCO: PALAGIANO (IDV), DOPO ICI CHIESA RIVEDERE NORMATIVA 8 PER MILLE = Roma, 17 feb. – ''Accolgo con soddisfazione l'introduzione dell'Ici sugli immobili della Chiesa adibiti ai servizi commerciali e non dedicati al culto, ma credo sia ormai arrivato il momento di rivedere la normativa sull'8 per mille del gettito Irpef''. Lo dichiara Antonio Palagiano, deputato Idv e promotore di una proposta di legge per la ridestinazione delle scelte inespresse dai contribuenti sull'8 per mille destinato alle varie confessioni religiose. ''Ammonterebbe, infatti, a 700 milioni di euro la cifra che potrebbe rientrare nella disponibilita' dello Stato se il Governo varasse una riforma sull'8 per 1000 che rispettasse, soprattutto, la reale volonta' dei cittadini. La normativa vigente – prosegue Palagiano – prevede che nel caso di 'scelte non espresse', le somme corrispondenti vengano comunque ridestinate ai soggetti religiosi secondo le percentuali calcolate in base a chi ha effettuato una scelta''. ''Ma sono circa il 60% gli italiani che non specificano tale scelta – lasciando in bianco la casellina corrispondente sul modello 730 – e che, probabilmente non sanno, che quella cifra non restera' allo Stato ma sara' ripartita in base alle percentuali delle altre scelte espresse da altri. Una violazione del principio di volontarieta' che, con la nostra proposta di legge, vorremmo cercare di ripristinare'', conclude.

CRISI: RINALDI (IDV), RISPOSTA E' PIU' EUROPA = Roma, 17 feb. – ''La risposta alla crisi economica e politica del Vecchio Continente e' soltanto una: ''piu' Europa'', come abbiamo gia' chiesto nella ''Proposta in 10 punti per un governo europeo'', presentata dall'IdV al Parlamento Europeo. E' necessario superare le divisioni, darsi obiettivi di spesa minima per investimenti e politiche sociali e dell'educazione, creare un fondo monetario europeo che decida a maggioranza e sostituisca il fondo salva stati a tutelare con forza l'Euro e l'unione politica''. Lo ha detto Niccolo' Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo, commentando la proposta di puntare alla nascita degli Stati Uniti d'Europa, emersa stamani al termine del convegno promosso a Roma dal Cime, Consiglio Italiano del Movimento Europeo. ''Pochi giorni fa, per la prima volta abbiamo visto bruciare bandiere europee in piazza. In tempi di crisi coltiviamo l'umiliazione, grave errore: niente e' piu' sottostimato dalla politica quanto l'umiliazione. Quasi tutto si puo' accettare, a denti stretti, ma non l'umiliazione. E si puo' coccolare una societa' con lavoro e benessere, la si puo' incantare con la demagogia, ma non serve a niente se poi si viene umiliati dal potere''. ''Guardiamo la piazza greca – ha continuato Rinaldi – e domandiamoci cosa succederebbe, in qualsiasi parte d'Europa, in condizioni analoghe. Credo che ci sentiremmo tutti umiliati, dalla Francia e la Germania, che hanno vincolato gli aiuti all'acquisto di inutili e costosissime armi da loro prodotte, e da quell'Europa che chiede giustamente sacrifici poi vanificati dal metodo intergovernativo capace di tagli e non di crescita, perche' per sua stessa natura condizionato dagli egoismi istituzionali. Insomma, siamo arrivati ad un punto limite di intese poco trasparenti, ovvio che ci siano malumori''.

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