CELENTANO: DI PIETRO “COMMISSARIARE DIRIGENTI RAI” ROMA – “Si puo' essere piu' o meno d'accordo sulle cose che ha detto ieri sera Adriano Celentano – ed io, per chiarirci, lo sono – ma in un Paese libero e democratico la critica e' un diritto e la liberta' di espressione e' uno dei capisaldi della nostra Costituzione. Io e tutta l'Italia dei Valori vogliamo ringraziare Celentano per aver ricordato il nostro impegno referendario e quel milione e duecentomila cittadini che hanno sottoscritto la proposta per cambiare la legge elettorale. In fondo, i nostri padri costituenti non solo hanno dato la sovranita' al popolo, ma hanno garantito a esso i principi contenuti nell'articolo 21”. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “L'anomalia non sta nel fatto che Celentano abbia ricordato il referendum, ma nel fatto che coloro che dovrebbero dare una risposta politica ai cittadini non la danno. E l'arte non puo' e non deve essere censurata. Lo ricordiamo a tutti questi soloni della politica che, in queste ore, si scandalizzano per le critiche trasparenti mosse da Celentano. Sono gli stessi che hanno taciuto quando direttori di tg, come Minzolini, facevano a pezzetti anche l'ombra dell'obiettivita' e dell'imparzialita' nel servizio pubblico”. “I dirigenti Rai – prosegue Di Pietro – hanno molti problemi seri a cui pensare, primo fra tutti smettere di obbedire ai loro padrini politici di riferimento e iniziare a liberare l'azienda dal condizionamento dei partiti, rilanciando realmente il servizio pubblico. Il fatto che invece si preoccupino di censurare un grande artista come Adriano Celentano, che ha rilanciato temi fondamentali quali quelli dei diritti civili dei cittadini, e addirittura decidano di commissariare il festival di Sanremo spiega perche' l'azienda pubblica navighi in cosi' cattive acque”. “Forse alla signora Lorenza Lei i programmi che vanno troppo bene e le voci libere danno fastidio. Cosi', dopo aver messo alla porta Michele Santoro, che da solo tirava un'intera rete, facendo una vera informazione e non da veline, adesso ha avuto la bella idea di provarci anche con Celentano che ieri le ha portato 14 milioni di spettatori. Insomma e' arrivato il momento di voltare pagina: bisogna commissariare i dirigenti Rai”, conclude.
GOVERNO. DI PIETRO: DARE RISPOSTA A CITTADINI SU ABOLIZIONE PROVINCE “L'Italia dei Valori chiede oggi, con un'interrogazione urgente, che venga ritirato il ricorso, presentato dal governo Berlusconi, contro la decisone del Tar di chiudere a Monza le sedi distaccate di tre dicasteri: Economia e Finanza, Riforme e Semplificazione. E chiede chi pagherà i danni per tutti questi soldi pubblici spesi”. Così il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante il Question Time. “È del tutto illogico, infatti, mantenere sedi ministeriali distaccate dopo che, con il decreto legge 201 del dicembre 2011, l'esecutivo aveva deciso di superare le Province, stabilendo che entro il 30 aprile di quest'anno bisognava fare una legge per decidere come distribuire i nuovi organi elettivi. Questo limite risulta poi prorogato di un anno. L'Italia dei Valori ha raccolto 420 mila firme per abrogare le Province, che sono diventate enti inutili e dispendiosi. Per questo, denuncio pubblicamente la Camera e il Senato che non danno ancora risposta a quelle migliaia di cittadini che chiedono di discutere in Parlamento questo disegno di legge e al governo di portarlo in Aula. Vediamo se questo Parlamento, una volta tanto, è degno del nome che porta”.
ISTITUTI CULTURA: IDV, ETA' NON SIA OSTACOLO PER INCARICO DIRETTORE – Roma, 15 feb – Il livello qualitativo dell'offer ta degli Istituti Italiani di Cultura all'estero si è abbassato notevolmente. Lo dice il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sottolineando che gli Istituti, nell'80 per cento dei casi, sono retti da addetti con scarsa esperienza. Il leader Idv chiede di mettere “la persona giusta al posto giusto”. Lo fa con un'interrogazione parlamentare rivolta al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, e al Ministro della Cultura, Lorenzo Ornaghi. Per un massimo di dieci unità e in certe condizioni, la legge permette che a capo degli Istituti possano esserci persone esterne all'Amministrazione dello Stato. Di Pietro chiede di adottare “nei confronti dei dieci direttori di 'chiara fama', tutte le misure necessarie al fine di eliminare ogni elemento ostativo relativo all'età”, in modo da dare spazio “alla provata professionalità e dedizione di coloro che per anni hanno contribuito ad elevare il prestigio culturale del nostro Paese”. “L'età anagrafica – spiega infatti Di Pietro – così come avviene per la figura del senatore a vita, non può e non deve costituire un ostacolo insormontabile al ricorso, da parte dello Stato, a personalità che hanno acquisito negli anni una indiscussa professionalità e che hanno reso onore al nostro Paese”.
SANREMO: BELISARIO (IDV), NESSUNA CENSURA, PIU' BUON SENSO = Roma, 15 feb. – “Francamente, non comprendiamo tutti questi attacchi nei confronti di Adriano Celentano, un artista a tutto tondo, che va accettato nel bene e nel male”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Non e' certamente il guru del nuovo millennio, ma e' un provocatore e come tale si puo' condividere o meno quello che dice, ma mai e poi mai si puo' pensare di censurare un artista. Il servizio pubblico ha ben altre pecche, non sono questi i problemi della Rai. L'Italia dei Valori difendera' sempre la liberta' di parola. Nessuna censura, invochiamo piuttosto un po' di buon senso”.
CASO TEDESCO: BELISARIO, ECCO PERCHE' CASTA E' INSOPPORTABILE = Roma, 15 feb. – “Il voto vergognoso della Giunta delle immunita' del Senato sul caso Tedesco spiega bene perche' gli italiani considerano i parlamentari una casta arrogante, inaffidabile e insopportabile”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “I casi Cosentino, Papa, Dell'Utri, Di Girolamo, Tedesco hanno come comune denominatore un'assurda pretesa d'impunita'. E' purtroppo inevitabile che la pubblica opinione metta tutti nello stesso calderone e ci consideri tutti corrotti affaristi, ma l'Italia dei Valori non ci sta. Siamo stufi di dover assistere a comportamenti conniventi in soccorso di chi e' oggetto di indagini serie della magistratura per reati gravi. Non e' piu' accettabile – conclude – che in politica ci sia chi pretende di essere intoccabile”.
PIL: BELISARIO (IDV), RECESSIONE? PASSERA SCOPRE ACQUA CALDA – ROMA, 15 FEB – ''Che il Paese sia in forte recessione ormai lo sanno anche i bambini. L'Istat non fa che confermare quello che conoscevamo da tempo. Il precedente governo ha negato per anni la crisi e il ministro Passera ora scopre l'acqua calda''. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. ''Dal ministro dello Sviluppo Economico ci saremmo aspettati di sentire qualcosa in piu', avremmo voluto capire, per esempio, quali misure economiche il governo intende adottare per aumentare il Pil, ormai in caduta libera. La crescita del Paese e' il principale problema e al momento dall'esecutivo abbiamo visto solo una manovra depressiva e poco e niente in tema di riforme strutturali''.
POSTE: BELISARIO (IDV), GARANTIRE SERVIZI IN BASILICATA – POTENZA, 15 FEB – ''Poste Italiane non puo' scaricare sui cittadini lucani i problemi legati alla carenza di personale''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario. ''Per questo – ha proseguito il parlamentare lucano – vista la chiusura indiscriminata di sportelli in Basilicata, nei prossimi giorni incontrero' nuovamente l'amministratore delegato, Massimo Sarmi, per rappresentargli la necessita' di coprire in fretta i buchi in organico razionalizzando il servizio. In Italia non ci sono regioni di serie A e regione di serie B, Poste Italiane – ha concluso Belisario – ha percio' il dovere di garantire servizi efficienti ovunque''.
MILLEPROROGHE: IDV, DA GOVERNO LICENZIAMENTI DI MASSA, TUTELARE – Roma, 15 feb – “La decisione del Governo di rifiutare l'emendamento all'art. 6 proposto dall'Italia dei Valori, che mira a garantire il reddito e la tutela a tutti i lavoratori coinvolti da accordi individuali o collettivi firmati entro il 31 dicembre 2011, è un atto gravissimo ed equivale ad un'operazione di licenziamenti di massa”. Lo affermano in una nota il Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario, e il responsabile Lavoro e Welfare del partito, Maurizio Zipponi. “Questi lavoratori rimarranno senza stipendio, senza cassa integrazione e senza pensione proprio grazie alla decisione del Governo di spostare l'accesso alla pensione che è elemento fondante degli accordi sottoscritti. Riproponiamo con determinazione la nostra richiesta proprio perché stiamo parlando di situazioni come la Fiat di Termini Imerese, la Irisbus di Avellino, l'Alitalia, la Fincantieri, l'Alcoa, le Poste Italiane, Agile ex Eutelia, le banche e altre migliaia di lavoratori di medie imprese. Riteniamo incomprens ibile la decisione di altri partiti di ritirare emendamenti che, come il nostro, tutelano gli esodati, e la loro scelta di affidarsi unicamente ad un impegno generico, inconsistente, formulato da un ministro inaffidabile. L'italia dei Valori – concludono Belisario e Zipponi – chiede che il Governo ci ripensi prima di generare in decine di territori gravissime conseguenze sul piano sociale”.
LAVORO: DONADI, SERVE MENO IDEOLOGIA E PIU' CONCRETEZZA = Roma, 15 feb. – Massimo Donadi ha sollecitato il governo ad affrontare in modo meno “ideologico” la riforma del mercato del lavoro. “Serve meno ideologia e piu' concretezza”, ha detto il capogruppo dell'Idv rispondendo ai cronisti alla Camera. “Sull'articolo 18 si sta facendo una battaglia ideologica paradossale per un governo di tecnici”, ha sottolineato, “speriamo che alla fine prevalga il buonsenso. La competitivita' non c'entra niente con l'articolo 18. Bisogna arrivare a un'intesa capitale-lavoro che premi accordi soprattutto nella contrattazione locale”.
RIFORME: DONADI, SI POSSONO FARE INSIEME A NUOVA LEGGE ELETTORALE =
Roma, 15 feb. – Riforme e nuova legge elettorale possono andare di pari passo. Ne e' convinto Massimo Donadi. “si possono fare tutte e due”, ha assicurato il capogruppo dell'Idv rispondendo ai cronisti alla Camera, “la riduzione del numero dei parlamentari non e' meno importante del cambiamento della legge elettorale”. E proprio sul sistema di voto, “speriamo non si torni alla Prima repubblica, con partiti che dichiarano il proprio premier e le alleanze solo dopo le elezioni. La toppa sarebbe peggiore del buco”.
Olimpiadi, Donadi (Idv): Per 'si'' serviva comitato trasparente Roma, 15 FEB – “Monti avrebbe potuto e dovuto dire si' alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020 mettendo quei paletti che non ci sono mai stati affinche' ci fossero un comitato trasparente, fatto di persone al di sopra di ogni sospetto, e regole che impedissero la solita mangiatoia a danno dello Stato”. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, parlando con i giornalisti a Montecitorio. “Siamo convinti – ha spiegato Donadi – che con attenzione, parsimonia e soprattutto cambiando completamente quel comitato che era stato gia' costituito, che non rappresentava al meglio per competenze, trasparenza e senso delle istituzioni l'Italia olimpica, si poteva fare un buon lavoro”. Secondo Donadi, “e'
triste che un Paese rinunci a un evento straordinariamente importante come le Olimpiadi solo perche' teme che ancora una volta avrebbero potuto avere la meglio le cricche, i furbetti e la corruzione”.
Sace: Donadi (Idv), Monti intervenga su compensi vertici Mettere tetto retribuzioni societa' controllate da Tesoro – Roma, 15 feb – “Quali iniziative urgenti” si propone di adottare il Governo per “fissare un tetto massimo ai compensi dei vertici apicali delle societa' non quotate controllate direttamente dal ministero dell'Economia che non risulti superiore al trattamento complessivo del primo presidente della Corte di cassazione e, in particolare, se non intenda assumere iniziative in merito alla variazione dei compensi recentemente deliberati dal cda di Sace, avviando una verifica immediata su analoghe situazioni che potrebbero essersi verificate nell'ambito di altre societa' pubbliche non quotate e controllate al 100% dal ministero dell'Economia”. Lo scrive Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera, in un'interpellanza urgente al ministro dell'Economia, Mario Monti. Nel documento si ipotizzano “variazioni spropositate” del trattamento economico dei vertici Sace che sarebbero state decise nel dicembre scorso.
Difesa: Pedica (Idv), no a F-35. Ridurre drasticamente spese militari = Roma, 15 feb – ''Non e' pensabile in questa fase di grave crisi stanziare risorse cosi' ingenti per la spesa militare''. Lo ha dichiarato Stefano Pedica (Idv), Vice presidente della Commissione Affari Europei e componente della Commissione Affari Esteri al Senato. ''Non e' assolutamente soddisfacente – sottolinea Pedica – quanto dichiarato dal Ministro della Difesa sul taglio alle spese militari e sul ridimensionamento del programma di acquisizione dei caccia F-35; siamo in una fase storica di grave crisi economica mondiale e il nostro Paese non puo' permettersi investimenti cosi' ingenti in settori che poco hanno a che fare con uno sviluppo economico virtuoso e sostenibile, il programma F35 va abbandonato del tutto. Bisogna anche ridurre drasticamente la spesa per le nostre missioni militari all'estero, non e' pensabile stanziare miliardi di euro per sostenere missioni dalle quali molti Paesi hanno gia' progettato di ritirarsi, o in missioni oramai inutili come Active Endeavour''. ''Per questo – ha concluso Pedica – abbiamo presentato piu' di 200 emendamenti al decreto di rifinanziamento delle missioni internazionali, nella convinzione che oggi bisogna investire sullo sviluppo, non sulle armi o su missioni il cui obiettivo non e' piu' chiaro. Oltretutto preferiremmo che vi sia un approfondimento, anche in sede europea, sulla eventualita' di destinare risorse a situazioni piu' urgenti quale quella che si sta tragicamente verificando in Siria''.
DIFESA, BORGHESI (IDV): F-35? UN TAGLIO PARZIALE Roma, 15 feb – “E' ora di intraprendere un serio programma di riduzione delle spese militari e di lavorare per la costituzione di un esercito europeo che permetterà di abbassare ulteriormente la spesa per uomini e armamenti anche nel nostro Paese. Da tempo diciamo che nelle nostre forze
armate ci sono più generali che truppe. E' giusto operare col bisturi per la loro riduzione anche con il riassorbimento presso altre pubbliche amministrazioni. Ci rammarichiamo, inoltre, del fatto che la rinuncia agli F-35 sia solo parziale e non totale. Si tratta di una spesa irragionevole e inutile nel contesto di pace in cui vive il nostro Paese”. E' quanto afferma, in una nota, il vice capogruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi.
CASO RUBY: MURA(IDV), QUANTO HA SPESO LA CAMERA PER LA CAUSA? – Roma, 15 feb – ” Lo schiaffone in faccia che la Consulta ha meritatamente assestato a Camera e Senato che, come ottusi soldatini si sono lanciate allo sbaraglio su un conflitto di attribuzioni che non aveva ne capo né coda, arreca un danno di immagine clamoroso alle due istituzioni, le quali si sono costituite in giudizio per asserire che Ruby era la nipotina di Mubarak”. Lo dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv. “A questo danno se ne aggiunge un altro che riguarda il lato economico. La Camera, infatti, non si è fatta rappresentare dalla pur valentissima avvocatura interna, ma si è affidata ad un legale esterno probabilmente pagando un cospicuo onorario. A questo punto, vista l'attenzione e la trasparenza che ha fin qui dimostrato il presidente Fini al tema delle spese della Camera, sarebbe corretto far sapere a quanto ammonta la parcella che pagheremo all'avvocato Roberto Nania, e quali siano stati i motivi perché ci si è voluti affidare ad un avvocato esterno. Chiaramente se anche il Senato ha fatto lo stesso, sarebbe opportuno che anche Schifani fornisse spiegazioni ai cittadini che allo stato appaiono più che opportune. In tempi in cui la sobrietà impera non ci possiamo permettere di fare finta di nulla rispetto a quello che è successo, ovvero aver fatto ridere il mondo con un doppio voto di Camera e Senato che asseriva che il capo del governo fosse stato leso nelle sue prerogative dall'inchiesta Ruby. L'apertura di un giudizio davanti alla Corte Costituzio nale, e come se questo non bastasse averci speso pure dei soldi pubblici, che in parte potevano essere risparmiati”
DIFESA: CAFORIO (IDV), DA DI PAOLA LUCI E OMBRE, NO A SHOPPING F-35 – Roma, 15 feb – “Di Paola non può realizzare una riforma strutturale penalizzando il personale delle Forze armate senza eliminare sprechi e squilibri insostenibili. Il modello proposto dal Ministro della Difesa presenta poche luci e troppe ombre, si parta dalla mozione che abbiamo presentato in Senato”. Lo ha dichiarato il Capogruppo IdV in Commissione Difesa, sen. Giuseppe Caforio, a margine dell'audizione del Ministro Di Paola. “Non si deve ridimensionare il modello Difesa – ha aggiunto – con la precarizzazione del personale o il ricorso alla mobilità verso altre amministrazioni, bisogna invece fermare lo shopping degli armamenti. Continuiamo a chiedere al Ministro Di Paola la rescissione del contratto per l'acquisto dei cacciabombardieri F-35, visti i gravi difetti che presentano e i costi del tutto insostenibili, specie in tempo di crisi. E' necessario disciplinare il nostro impegno nelle missioni internazionali con l'adozione di una legge quadro, che escluda la nostra partecipazione in veri e propri scenari di guerra. Occorre garantire l'operatività dello strumento militare eliminando distorsioni e inefficienze, per questo – conclude Caforio – rilanciamo la proposta di un modello snello e funzionale per una Difesa comune a livello europeo”.
Difesa: Di Stanislao (Idv), Governo non espropri Parlamento = – L'Aquila, 15 feb – ''Molte promesse e pochi impegni. Nell'audizione di oggi non c'e' nulla di nuovo che il Ministro non abbia anticipato alla stampa''. E' l'osservazione del capogruppo IdV in Commissione Difesa della Camera, Augusto Di Stanislao, che argomenta: ''La montagna ha partorito il topolino. A cosa serve un'audizione se e' gia' stato letto tutto sui giornali'? Il Ministro predica, ma non pratica e quanto ha detto non chiarisce di fatto come il modello di difesa che lui lascia intravedere si relazioni e si immetta nel processo di una cosiddetta 'Maastricht della Difesa europea'''. Per Di Stanislao ''l'idea di una legge delega e' assolutamente impraticabile e sembra una scorciatoia rispetto agli impegni assunti''. Ricordo, infatti, che ''pochi giorni fa la Commissione Difesa ha votato all'unanimita' la mia risoluzione che ha impegnato il Governo a coinvolgere il Parlamento in una discussione ampia sulle scelte da intraprendere per un nuovo 'modello' di difesa e in quel caso lo stesso Ministro ha dichiarato sempre alla stampa di aver salutato positivamente l'impegno''. ''Eppure – lamenta il deputato Idv – e' su questioni estremamente delicate come questa che il Governo ricorre puntualmente ad una sorta di delega in bianco, come ha fatto per la riforma della 185/90 sulla questione degli armamenti, che vede sempre meno controlli e pochissima trasparenza. La rinuncia, poi, a qualche cacciabombardiere F-35 JSF – fa notare – che altro non e' che una conseguenza delle decisioni degli Stati Uniti di rallentare il programma per fare altri test, e' uno specchietto per le allodole che a niente giova e che nulla ha a che fare con una reale ed efficiente razionalizzazione delle spese militari e una ridefinizione di un nuovo modello di difesa''. ''E' in Parlamento – stigmatizza in conclusione – che si deve proporre, discutere ed elaborare soluzioni concrete degne di un Paese democratico''.
CROAZIA: DI STANISLAO (IDV), L'ENNESIMA FARSA DEL GOVERNO – Roma, 15 feb – “Il Governo ha appena superato il limite della decenza. Il Sottosegretario per gli Affari esteri ha dato una risposta nel respingere il mio ordine del giorno sulla ratifica del Trattato per l'adesione della Croazia all'UE assolutamente inaccettabile con un arroganza ed una manifestata incompetenza nell'esporre le proprie argomentazioni.” E' il commento del capogruppo IdV in Commissione Difesa. “Ferma restando il nostro parere positivo alla ratifica e la manifestata disponibilità dell'Italia a superare le incomprensioni e le difficoltà passate e ad aprire una nuova prospettiva di collaborazione per il futuro con la Croazia, ho messo in rilievo alcuni aspetti importanti circa i diritti umani che qualsiasi Governo, qualsiasi, dovrebbe tenere in considerazione. Voglio dire al Sottosegretario che ciò che ha ritenuto non vero proviene da dati e dossier di Human Rights Watch, l'organizzazione a livello internazionale che si occupa di tutela dei diritti umani. E' un dato di fatto che dopo aver chiuso i negoziati di adesione dell'Union e europea e ricevuto una data provvisoria (luglio 2013), i progressi della Croazia in materia di diritti umani sono in ritardo rispetto agli impegni assunti. Ho chiesto di farsi portavoce in seno all'UE della necessità di incentivare la Croazia a perseguire i crimini di guerra indipendentemente dall'appartenenza etnica, di accettare il giudizio del TPIY e far tutto ciò che risulti necessario per tutelare i serbi che sono stati costretti a fuggire al fine di entrare pienamente nell'ottica europea e rispettarne i suoi principi fondamentali. Ma questo Governo cieco e sordo e come sempre pensa soltanto ad infiocchettare la scatola senza accorgersi di quello che c'è dentro.”
SANITA':PUGLIA;LI GOTTI (IDV) SU TEDESCO STRAGE DI DIRITTO – ROMA, 15 FEB – ''Oggi in Giunta delle autorizzazioni a procedere del Senato e' stata commessa una strage di diritto''. Lo dice il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia e vicepresidente della Giunta delle elezioni e delle immunita' parlamentari del Senato riferendosi all' archiviazione della richiesta di arresto del senatore Alberto Tedesco. ''La Giunta – spiega Li Gotti – era chiamata a decidere sulla richiesta d'arresto, proveniente dal Tribunale del riesame di Bari e confermata dalla Cassazione, per il senatore Tedesco in ordine, per la prima volta, al reato di associazione a delinquere. Grazie al voto di Pdl e Lega, pero', la Giunta ha deciso a maggioranza di non dover decidere in quanto l'argomento e' stato gia' trattato''. ''Un voto grave e paradossale, perche' – osserva Li Gotti – la precedente decisione riguardava altri reati, non l'associazione a delinquere, che e' stata contestata al senatore Tedesco solo dopo che il tribunale del riesame ha accolto l'appello del pm per l'arresto in ordine al reato associativo. Non c'era alcuna ragione, quindi, perche' si assumesse il principio del 'ne bis in idem'''. ''Ma non e' tutto, perche' e' stato deciso a maggioranza di non andare nemmeno in Aula, laddove il regolamento stabilisce che se la Giunta decide di non pronunciarsi propone all'Aula. Quel 'propone' e' stato invece trasformato in 'dispone' – conclude Li Gotti -, a completamento di un capitolo nerissimo per la giustizia e per la politica italiana''.
SANITA'. IDV INTERROGA MINISTRO SU BANCA SANGUE CORDONALE SCIACCA
Roma, 15 feb. – “La Regione Sicilia, con operazioni poco chiare, sta bloccando l'attivita' della Banca del sangue cordonale di Sciacca”. Lo denuncia Ignazio Messina, Capogruppo
IdV in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati che, con Antonio Palagiano, Capogruppo IdV Affari Sociali e Responsabile del Dipartimento IdV Sanita', ha presentato un'interrogazione al Ministro per chiedere conto di quanto sta avvenendo. La Banca – proseguono i deputati- “e' un'eccellenza sanitaria della nostra citta' e della Sicilia che abbiamo il dovere di salvaguardare e tutelare da occupazioni indiscriminate. L'assessore della Sanita'- aggiunge Messina- deve spiegarci perche' anziche' occuparsi di mala sanita', attenzionando le strutture che non funzionano, interviene invece con pesanti ingerenze in quelle che operano bene. Deve anche chiarire perche' al direttore del Servizio di medicina Trasfusionale, regolare vincitore del concorso, viene sottratta la gestione della Banca del sangue cordonale affidandola al responsabile dei progetti finanziati dalla Regione nel 2009, senza un regolare concorso ma con proprio decreto”. Su queste questioni Messina chiede “l'intervento della Commissioni Errori Sanitari”.
INCIDENTI LAVORO, BUGNANO (IDV): SUBITO PROCURA NAZIONALE SU SICUREZZA Roma, 15 feb – “Dopo l'esito del processo Eternit si ravvisa la necessità di istituire una Procura Nazionale sulla sicurezza sul lavoro”. A ribadirlo la senatrice dell'Italia dei valori, Patrizia Bugnano, coordinatrice della sottocommissione “Formazione e prevenzione” della commissione “Morti bianche”, a margine dell'audizione del procuratore capo, Giancarlo Caselli, e del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello. “Il decalogo elaborato da Guariniello – aggiunge Bugnano – è frutto di anni di studio, ricerca e analisi sul campo e rappresenta un faro per le indagini in ambito infortunistico. Gli obiettivi e le finalità sono quelle di approfondire, con analisi incisive e rapide, le grandi tragedie e di potenziare i controlli; di non limitarsi a operare a drammi consumati, ma di attuare sistemi di prevenzione; di cambiare le metodologie di indagine e di sostituire le vecchie con altre più sofisticate; di individuare i tumori diffusi su tutto il territorio nazionale per trovare le stesse cause in territori diversi. E ancora e soprattutto – continua Bugnano – di creare un osservatorio nazionale sulla sicurezza sul lavoro per potenziare le indagini e monitorare i singoli casi; di istituire una Procura Nazionale sulla sicurezza sul lavoro, per garantire parità di trattamento fra una Procura e l'altra ed evitare, così, il problema della frammentazione delle indagini; di potenziare gli organi di vigilanza e assicurarsi che siano neutrali; di verificare la responsabilità amministrativa dell'ente; di favorire i rapporti con l'Inail e con le autorità giudiziarie degli altri Paesi. Non si tratta di semplici linee-guida- conclude Bugnano- ma di un decalogo che deve trasformarsi in imperativi categorici e farò di tutto, come parlamentare, affinché questo avvenga”.
UNIVERSITA': ZAZZERA (IDV), IL GOVERNO SMENTISCE IL PRESIDENTE DELL' ANVUR – Roma, 15 feb – “Il Sottosegretario all'Universit à e all'Istruzione Prof. Marco Rossi Doria ha dichiarato che l'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universita rio (ANVUR) svolge un compito di sola attività di valutazione e resta ben distinto dal Ministero, che ha invece il compito di elaborare le politiche nazionali e di sviluppo del sistema universitario, senza creare disparità territorial i. Inoltre il Governo ha ribaditoche l'ANVUR non svolge azione punitiva ma solo a carattere conoscitivo.” E' quanto si legge in una nota dell'on. Pierfelice Zazzera (Idv) al termine del question timein Commissione Cultura in merito alle dichiarazioni del Presidente dell'ANVUR Ing. Sergio Benedetto. “Il Governo pertanto smentisce quanto dichiarato dal Presidente dell'ANVUR, il quale parlò di graduatoria delle Università, di Università di serie A e di serie B e di poteri decisionali dell'ANVUR stessa nella chiusura degli Atenei sulla base dei risultati valutativi. Queste gravi affermazioni hanno creato grande preoccupazione nel mondo universitario – prosegue il deputato IDV – poiché in questa maniera si favorirebbero le Università del nord, si darebbero risorse alle Università più ricche e quindi meglio valutate. Le Università del sud finirebbero per chiudere i battenti, a prescindere dalla qualità ma solo perché sottofinanziate. Noi dell'IDV chiediamo al Governo un sistema universitario omogeneo sul territorio nazionale individuando costi standard minimi e lasciando la quota di premialità del Fondo diFinanziamento Ordinario alle Università più virtuose. Alla luce della risposta del Governo – conclude Zazzera – delle due l'una: o il Governo dice bugie oppure l'ing. Benedetto dell'ANVUR parla a titolo personale”.
ROMA 2020: MARUCCIO (IDV), NON HA SENSO TENERE IN VITA COMMISSIONE REGIONALE = Roma, 15 feb. – “Non siamo affatto d'accordo con l'idea del presidente Abbruzzese di mantenere in vita la commissione speciale per le Olimpiadi a Roma ora che la candidatura e' tramontata. Il prossimo grande evento che investira' la regione Lazio sara' il Giubileo del 2025 e ci sembra prematuro tenere in piedi una commissione che se ne occupi.” Lo dichiara in una nota il capogruppo della Regione Lazio dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio. “Piuttosto, il presidente Abbruzzese si concentri sui problemi della maggioranza, che stanno paralizzando i lavori del consiglio da un mese. Se oggi e' saltata la seduta del Consiglio, e' bene che i cittadini lo sappiano, e' per l'assenza dei consiglieri di maggioranza. I consiglieri di opposizione – ha concluso Maruccio – c'erano tutti, come sempre, in attesa degli eventi”.
MILLEPROROGHE: IDV, LICENZIAMENTO MASCHERATO PER SETTANTAMILA – Roma, 15 feb – “L'Italia dei Valori esprime rammarico e seria preoccupazione per la mancata approvazione dell'emendamento all'art.6 del decreto Milleproroghe presentato al Senato mirato a far rientrare nel regime derogatorio tutti i lavoratori previsti dagli accordi individuali e collettivi sottoscritti entro il 31 Dicembre 2011”. Lo affermano in una nota congiunta il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio, la responsabile del dipartimento regionale Lavoro e Welfare dell'Idv, Alessandra Tibaldi e il responsabile regionale del Trasporto Aereo, Carlo Galiotto. “La deroga al nuovo regime pensionistico introdotto con la riforma Fornero avrebbe esteso alle decine di migliaia di lavoratori esclusi dal testo del Milleproroghe, tra cui i 5000 di Alitalia, i 386 di Agile ex Eutelia, i 2000 di Poste Italiane e a tante migliaia di lavoratori oggetto di procedure ancora aperte, consentendo di scongiurar e il rischio di un futuro senza lavoro, senza stipendio e senza pensione”. “In queste ore i senatori dell'IDV attendono di conoscere il testo del maxi-emendamento che Monti porterà al Senato e su cui il Governo chiederà la fiducia. Se non saranno previste piene tutele per tutti i lavoratori a rischio, Italia dei Valori esprimerà un voto contrario e farà vivere le ragioni di questi lavoratori anche fuori dalle sedi istituzionali” concludono gli esponenti dipietristi.
CRISI: RINALDI (IDV), TRE MISURE PER CREDIBILITA' ITALIA – BRUXELLES, 15 FEB – L'eurodeputato dell'Italia dei Valori (IdV), Niccolo' Rinaldi, ha chiesto oggi al presidente del Consiglio, Mario Monti, interventi su tre fronti per ''aiutare a ristabilire la buona immagine dell'Italia in Europa, ma anche dell'Europa in Italia''. ''In primis – ha spiegato Rinaldi in un comunicato dopo un incontro avuto oggi con Monti a Strasburgo -, applicare senza ritardi la direttiva Ue sui tempi brevi di pagamento da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, che il governo ha invece procrastinato aumentando il divario competitivo tra le nostre aziende e quelle del resto d'Europa''. Inoltre, ''di utilizzare i 45 miliardi di fondi europei assegnati all'Italia per il periodo 2007-2013; finora spesi per solo circa un 20%, in spregio alle misure di crescita, innovazione e cooperazione sociale che permetterebbero'', ha proseguito. ''Infine e soprattutto – ha concluso – di imporre la tassazione dell'Iva agli oltre 100 miliardi di capitali rimpatriati in Italia con lo scudo fiscale, in ottemperanza con le sentenze della corte di giustizia europea e della corte di cassazione che ricordano che l'Iva, disciplinata dall'ordinamento europeo, non puo' essere sanata ma richiesta, anche retroattivamente''.