“Leggo con un pò di stupore le affermazioni di alcuni esponenti della PDL, spero di isolate, che invocano per il caso Civitavecchia la “lex talionis”, in uso nell'antichità per punire in ultima istanza i delitti più efferati. Sinceramente mi sembrano dichiarazioni un pò esagerate, soprattutto da parte di esponenti del PDL.” – lo scrive in una nota il consigliere regionale dell'Udc del Lazio, Pietro Sbardella. –
“Chi conosce il territorio, sa bene che la legislatura che si avvia a conclusione a Civitavecchia è stata travagliata. Abbiamo assistito a qualche cambio di casacca, l'UDC ha subito un ridimensionamento non comprensibile da parte di alleati tanto affidabili, i rapporti in Consiglio comunale sono stati sempre molto tesi, e solo il senso di responsabilità del nostro partito ha consentito che il rapporto non degenerasse in gesti di rottura clamorosi. Ovviamente anche il PDL conosce questa storia e ha vissuto localmente un travaglio, che non raramente ha comportato prese di posizioni contrapposte anche da parte di autorevoli dirigenti nazionali.”
“Ma questa è storia. A tutti i livelli i matrimoni si fanno in due, a Civitavecchia mi sembra che abbiamo assistito ad una separazione consensuale. Non disperderei per questo – conclude – il patrimonio di altre esperienze positive.”