… Forse deluderò qualcuno: sicuramente i Colleghi che, in questi quattro anni, mi hanno sostenuto, omaggiato, stimato (un Avvocato normale).
Non parlo di “elettori”: parlo di coloro i quali, per ben due consiliature, hanno fortemente voluto che io li rappresentassi.
Ho tentato di ripagarli con il mio impegno, sempre e comunque al servizio di una Istituzione che, ancora, ritengo sia espressione di giustizia e di prestigio.
I motivi della scelta che mi accingo a fare sono dettati da questioni personalissime, che non mi permettono più di combattere in un clima che la mia vulnerabilità non mi consente più di sopportare e che mi impediscono di sostenere la esagerazione delle denigrazioni e delle maldicenze sin qui subite: sono un “Avvocato normale”, io, e tale sono rimasta.
Sono stati quattro anni bellissimi: una esperienza professionale ed umana eccezionale, che mi ha fatto conoscere mondi nuovi e, soprattutto, mi ha fatto scoprire un lato di me stessa che non conoscevo.
Ho lavorato, veramente, per il bene della comunità: l’ho fatto con passione e dedizione, mai pensando di “occupare una poltrona”, e dando sempre il massimo nel rispetto dei ruoli di ciascuno, e –soprattutto- sentendomi una privilegiata proprio per il servizio che rendevo.
Mi sono sempre e solo fatta guidare dall’anima, che voglio conservare intatta e libera: ma in questo momento, non riesco più a sopportare quello che vedo e ciò che sento.
E’ stata premiata la politica del fango, la denigrazione, la disinformazione, la contestazione “a prescindere”: il primo turno ha voluto il plebiscito di coloro che disertano le adunanze, che tacciano di “tradimento” persone che –al contrario- si oppongono a proposte estorsive fatte da taluni che –sì- volevano che si consumasse un tradimento, persone che costruiscono video con pistole che vengono puntate contro altre persone.
Io sono un “Avvocato normale”, lo ribadisco, alla quale piace –nonostante tutto- fare l’Avvocato.
Ed ho scelto di esserlo: ho scelto di far lavorare il mio intelletto, e di nutrirlo per far del bene a chi si propone a me per il riconoscimento di un suo diritto.
Ma forse, oggi, sono troppo debole per continuare a contrastare i colpi bassi che da tempo mi vengono inferti solo perché ho difeso la mia dignità, la memoria dei miei genitori, l’amicizia ed il rispetto per la persona. E l’amore per la mia Professione.
Essere definita “un nemico” da chi pubblicamente si dice “paladino” della Avvocatura è una offesa alla nobiltà di questa professione, ed è un controsenso rispetto al quale non ho intenzione di soffermarmi.
Questi quattro anni sono stati una esperienza importantissima anche per capire la natura umana: ho capito quali sono i valori, e quali i “disvalori” .
Ho capito che l’amicizia ed il rapporto umano conta più di ogni altra cosa.
Se c’è una cosa di cui non mi pentirò mai, è la scelta che ho fatto due anni fa: Antonio Conte Presidente del mio Ordine.
Se c’è una persona che, veramente, ha potuto dare una nuova luce al nostro Ordine, questi è Antonio Conte.
Se c’è una squadra che potrà guidare il nostro Consiglio dell’Ordine e far sì che si eviti il crollo è quella composta dai Colleghi della lista di Antonio Conte.
Io non parteciperò più alle elezioni: priorità di diversa natura mi impongono di dedicarmi a questioni più importanti: non sbandiero malattie, ma oggettive difficoltà nell’essere dedita –come dovrei- al combattimento.
Ringrazio tutti i Colleghi che, sino ad oggi, mi hanno dimostrato che il lavoro che ho svolto per loro è stato apprezzato: non parlo di freddi “numeri” elettorali, parlo delle strette di mano alla fine di ogni convegno da me organizzato, delle mille telefonate in Studio per le richieste di un parere, dei ringraziamenti ricevuti per i servizi resi, degli spontanei abbracci se ho potuto risolvere un loro problema.
Ringrazio il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per avermi dato una straordinaria opportunità di conoscenza del mondo forense, del diritto, della disciplina, della storia del nostro mondo.
Ringrazio le Istituzioni, tutte, che hanno voluto collaborare con me nella ideazione di progetti di formazione continua.
Ringrazio i dipendenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, rispettosi e laboriosi, che –sempre- mi hanno dimostrato la loro simpatia ed il loro rispetto.
E ringrazio, ancora una volta, Antonio Conte: un uomo dalle straordinarie capacità umane e professionali, dal carisma naturale, onesto e vero.
Ringrazio i miei compagni di lista, con i quali ho creato rapporti importantissimi che rimarranno saldi nel tempo: Lucilla Anastasio, Massimiliano Venceslai, Tommaso Marvasi, Goffredo Barbantini.
Ringrazio mio fratello Michele che, in questi anni, ha sopportato le mie assenze dallo Studio e mi ha –comunque- sempre stimolato ad andare avanti.
Ringrazio la mia famiglia per avermi dato la forza necessaria per non essere preda del senso di colpa che mi attanagliava per la trascuratezza dei miei affetti.
Ringrazio, ancora, e ancora, e ancora: Antonio Conte, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Giovanni Cipollone, Alessandro Graziani, Francesco Gianzi, Rodolfo Murra, Massimiliano Cesali, e la mia meravigliosa e speciale Amica Livia Rossi.
A tutti loro auguro ogni bene, e prego tutti i Colleghi che ancora credono nel fatto che l’Ordine degli Avvocati di Roma non possa essere consegnato a chi della maldicenza e della denigrazione fa un metodo di ricerca di consenso, a discapito della qualità e della giusta amministrazione del bene comune, di dare loro la preferenza al ballottaggio.
Il mio non è un “addio”.
Continuerò a servire i Colleghi e continuerò a contribuire alla valorizzazione della Professione più bella del mondo: la nostra.
Cristiana Arditi di Castelvetere
(un Avvocato normale)
