Focus IdV 1 Febbraio

IDV LANCIA PATTO 'CITTADINO-FISCO', GOVERNO APRE DI PIETRO,1 EURO RECUPERATO 1 IN MENO DI TASSE;SI'FALSO BILANCIO (di Anna Laura Bussa) ROMA, 1 FEB – Un nuovo modo di guardare al fisco e di combattere l'evasione fiscale. Lo propone l'Idv che presenta una mozione di legge alla quale il governo dice di guardare con un certo interesse. L'idea, spiegano il leader dell'Idv Antonio Di Pietro e il suo capogruppo alla Camera Massimo Donadi in una conferenza stampa a Montecitorio, e' semplice, ma allo stesso tempo ''rivoluzionaria''. Si dovrebbero incrociare tre tipi di dati anche on-line: quelli che emergono da dichiarazioni di reddito, le spese effettuate, le informazioni fornite dallo 'spesometro'. Solo aggregando questi dati, insiste Donadi, ''sara' possibile avere informazioni piu' precise che consentiranno cosi' di contrastare l'evasione fiscale''. E ogni volta che ci sara' disparita' tra le informazioni raccolte, l'Agenzia delle Entrate inviera' una lettera al contribuente per chiedere spiegazioni. Se queste non saranno sufficienti a giustificare la spesa sostenuta, scatteranno tutti gli accertamenti del caso. Poi, si legge ancora nella mozione dell'Idv che potrebbe essere recepita in un provvedimento del governo anche la prossima settimana, si propone un 'patto d'onore' tra Stato e contribuente: ogni euro che si recuperera' dall'evasione fiscale, sara' un euro in meno di tasse. Ma questa serie di misure deve essere raccolta in una norma di legge, insiste Di Pietro, perche' non si puo' accettare che la lotta agli evasori venga affidata solo alla buona volonta' di questo o quel governo. ''Serve una legge – incalza Donadi – che cristallizzi questi principi stabilendo obblighi come quello di riportare, in un prospetto allegato alla dichiarazione dei redditi, beni, immobili e attivita' finanziarie che si hanno in Italia e all'estero di qualsiasi tipologia. Poi, in ognuna delle fasi di bilancio, il governo dovrebbe inserire il 'tax gap', ovvero la previsione di quanto si intende recuperare nell'anno che comincia. Ma nella mozione si impegna anche il governo a ridisegnare le sanzioni penali che disciplinano il fenomeno dell'evasione a partire dal ripristino del reato di falso in bilancio. Se si adottassero questi nuovi criteri, assicura Di Pietro, si rafforzerebbe la lotta alla criminalita' organizzata. ''Si tratta di uno strumento mutuato dagli Stati Uniti dove, da 150 anni, lo si usa contro la criminalita' che e' il piu' grande produttore di liquidita' in Italia''. Il nuovo metodo prevede quindi il controllo annuale da parte dell'Agenzia delle Entrate degli oltre 20 milioni di codici fiscali dei cittadini italiani.

LIBERALIZZAZIONI: DI PIETRO, BUON INIZIO MA ERRORI TECNICI = Roma, 1 feb. – “Il decreto sulle liberalizzazioni e' un buon punto di partenza, ma contiene errori tecnici, strutturali, da correggere prima che il provvedimento venga approvato”. Lo ha detto il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. Per Di Pietro, “con un dibattito in Commissione anche su questo si possono ottenere risultati concreti”.

MOLISE: DI PIETRO (IDV), RISOLVERE CRITICITA' DEFICIT SANITARIO REGIONALE – Roma, 01 feb – Nel 2009 il Governo Berlusconi nominò il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dei disavanzi sanitari. A causa della sua fallimentare gestione gli venne affiancata, in qualità di sub-commissario Isabella Mastrobuono. Ben presto, però, venne evidenziato il fatto che la suddetta struttura commissariale non avesse di fatto rispettato le indicazioni e gli indirizzi del Governo, non mantenendo inoltre gli impegni previsti dal piano di rientro dal deficit sanitario regionale. Da questo momento in poi diventa fitta la lista dei sub-commissari che vengono nominati, da Morlacco a Rosato. Nonostante tutto però, niente è servito a risanare il sostanzioso deficit, rimanendo confermato lo stato di criticità dell'intero servizio sanitario regionale stimato in 22.5 milioni di euro solo nel 2011. Per questo motivo, L'On. Antonio Di Pietro dell'Idv, si fa portavoce ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, per sapere se il Governo non ritenga necessario prevedere una revisione degli incarichi conferiti a Iorio ed ai sub-commissari a favore della nomina di un'unica figura di alto profilo di commissario super partes.

SANITA':MOLISE;DI PIETRO A GOVERNO,COMMISSARIO INDIPENDENTE – ROMA, 1 FEB – ''Il Governo nomini un solo commissario ad Acta che sia realmente indipendente e non permetta al presidente della Regione Molise, Michele Iorio, di continuare a ricoprire quel ruolo''. Lo chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante il question time di oggi alla Camera, in cui si interroga il governo sul buco di bilancio sanitario nella Regione Molise. ''In Molise, infatti, il bilancio regionale e' in fallimento. Il colpevole e' il presidente della Regione Molise che, ormai alla sua terza legislatura, ha mandato in fallimento anche le casse della Regione. La maggiore spesa e' quella della Sanita' e per questo, Michele Iorio e' stato nominato commissario dal precedente governo. E' stato come affidare a Dracula la direzione del pronto soccorso. Inoltre, a Iorio sono stati affiancati altri due sub-commissari. Per questo chiedo: ha senso affidare la gestione commissariale della sanita' del Molise al presidente della Regione? Ha senso mantenere tre commissari? Nonostante cio', ci sono 50 milioni di euro di deficit, che sarebbero stati ben 130, se non avessero fatto pagare altre tasse ai cittadini. A norma di legge non si impone che 'bisogna' nominare il presidente della Regione come commissario ad acta. La norma impone, invece, che il governo, quando rileva un deficit strutturale da cui il governatore della Regione non riesce a venire a capo, deve nominare un commissario ad acta. Prendiamo atto che il governo vuole dare un'altra chance a Iorio, anche se faccio presente che sono gia' cinque anni che ricopre il ruolo di commissario ad acta, ma quando si fallisce bisogna avere il coraggio di bocciare, come si fa con gli studenti. Ogni soldo speso in Molise, Iorio lo ha speso per le clientele e per ingraziarsi un elettorato di riferimento. Noi dell'Italia dei valori seguiremo le misure che il governo ha intenzione di adottare a riguardo, ma fra quindici giorni ripresenteremo un'altra interrogazione e stiamo gia' trasferendo gli atti alla procura della Repubblica. Intanto, chiediamo al governo: lasciate un solo commissario ad acta nominato da voi che sia realmente indipendente''.

Fisco/ Di Pietro: Governo assuma proposta Idv anti-evasione Controllare differenza tra reddito dichiarato e spese Roma, 1 feb. – Il Governo pare interessato alla proposta di Idv contro l'evasione fiscale, ora passi “dalle parole… non dico ai fatti, ma all'impegno”. Antonio Di Pietro, leader Idv, lo ha detto durante una conferenza stampa convocata per illustrare i contenuti della proposta del suo partito e per presentare la mozione predisposta su questo argomento. “La nostra proposta contiene uan 'rivoluzione culturale' nel rincorrere l'evasione fiscale: finora il sistema dei controlli si è basato, e si basa, sulla ricerca di quanto reddito effettivo il contribuente produce annualmente, per verificare se quello che ha dichiarato corrisponde al reddito effettivo. E' evidente a tutti la debolezza di questo sistema, devi andare a scoprire l'ago nel pagliaio, il più delle volte non sapendo dove cercare”. Dunque, “la nostra proposta rivoluziona il sistema: non si va più a cercare quanto reddito ha prodotto un soggetto, ma si controlla quanto ciascuno, ciascuna partita iva, ciascun codice fiscale, ha speso effettivamente, quanti soldi sono usciti dalla sua disponibilità. Si considerino d'ufficio produzione del reddito tutte quelle spese che superano quanto dichiarato”. Per Di Pietro, “c'è una miriade di realtà in cui si spende di più di quanto risulta abbiano incassato durante l'anno. Non c'è bisogno di chiedere all'interessato, c'è la possibilità di aggregare i dati e di poter dare indicazione ben precisa. Ovviamente il nostro impegno è anche quello che nella spesa si deve ricorrere ad un sistema trasparente di spesa, ridurre al limite il contante”.

FISCO: DI PIETRO-DONADI, EVASIONE? INCROCIAMO REDDITI E SPESE = – Roma, 1 feb. – Antonio Di Pietro e Massimo Donadi la chiamano la “rivoluzione copernicana del fisco”. La mozione dell'Idv prevede, infatti, di sostituire il sistema fiscale in vigore, basato sul confronto tra reddito percepito e reddito dichiarato, con un sistema basato sull'incrocio di tre dati: “Si tratta di una rivoluzione copernicana perche' non si rincorrono piu' i redditi”, ha spiegato il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi: “Ogni anno, ogni codice fiscale viene incrociato a tre dati: reddito, spese effettive della famiglia e 'spesometro'. Ogni volta che incrociando i dati si nota una discrepanza parte un'attivita' 'friendly' dell'Agenzia delle Entrate, con una lettera in cui si chiede di giustificare quella discrepanza. Al termine di questa procedura amichevole, parte il controllo fiscale vero e proprio”. Per Donadi, questo consentirebbe di recuperare “i 120 miliardi di imposte fin qui non pagati”. Un'impresa che avrebbe, nelle intenzioni dell'Idv, una ricaduta immediata sul prelievo: “Ci sembra doveroso che si faccia qui, oggi, un patto di ferro tra contribuenti e Stato. Per ogni euro recuperato deve corrispondere un euro in meno di tasse. Cio' significhera' piu' soldi nelle tasche degli italiani”.

FISCO: DI PIETRO-DONADI, EVASIONE? INCROCIAMO REDDITI E SPESE (2)= – Roma, 1 feb. -Per fare in modo che il sistema duri al di la' delle maggioranze, “tutto deve essere fatto con norme di legge: in ognuna delle fasi di bilancio il governo deve inserire il 'tax gap', ovvero quanto si intende recuperato nell'anno che si apre”. Un ultimo aspetto sottolineato dall'Idv e non trascurabile riguarda la lotta alla criminalita' organizzata: “Si tratta di uno strumento mutuato dagli Stati Uniti dove, da 150 anni, lo si usa contro la criminalita' che e' il piu' grande produttore di liquidita' in Italia”. L'Idv, ha spiegato Di Pietro, “non fa parte della maggioranza strana strana, ma con questo governo vuole lavorare e collaborare: laddove ci sono proposte valide, le appoggeremo; quando non le riterremo sbagliate non le appoggeremo; quando avranno dei margini di miglioramento lavoreremo per migliorarle. La causa del maggior debito pubblico e' l'enorme quantita' di evasione ed elusione fiscale. La nostra proposta ha suscitato l'interesse del governo ed oggi vogliano vedere se l'esecutivo passa dall'interesse all'impegno e di li' ai fatti. Questo Parlamento, se non stimolato 'spintaneamente', non affronterebbe mai il problema spontaneamente”.

FISCO: DI PIETRO-DONADI, EVASIONE? INCROCIAMO REDDITI E SPESE (3)= – Roma, 1 feb. – La prima caratteristica del decreto, ha detto ancora Di Pietro, “sta nella rivoluzione culturale nel contrasto all'evasione fiscale. Finora i controlli si basavano sul reddito dichiarato e sul reddito effettivamente ricevuto. Bisogna cosi' andare a cercare quello che e' nascosto”. Con la proposta dell'Idv, la prospettiva cambia: “Non si va piu' a cercare quanto reddito prodotto, ma rispetto a ciascuno codice fiscale, quanto ha consumato. Si considerano cosi' produzione del reddito tutte quelle spese che superano il reddito dichiarato”. Gli strumenti, ha assicurato Di Pietro, ci sono: “L'informatica, la tecnologia. C'e' la possibilita' di aggregare i dati”. Per fare questo, “ovviamente si deve ricorrere a un sistema di meccanismi che rendano tracciabile la spesa”, dai bonifici agli assegni, passando per bancomat e carte di credito. La pressione fiscale e' elevata. Con l'introduzione di questo meccanismo, per ogni euro recuperato all'evasione, corrispondera' un euro in meno di tasse”.

Laurea, Idv: Governo non condanni Universita' a mediocrita' Roma, 01 FEB (il- “Non privare la laurea del suo valore legale, utile a certificare il compimento di un percorso di studi e l'acquisizione di determinate conoscenze”. Lo chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, insieme con i deputati IdV, Silvana Mura e Pierfelice Zazzera, in un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Istruzione, Profumo, e alMinistro dello Sviluppo economico, Passera. “L'abolizione del valore legale del titolo di studio universitario eliminerebbe qualunque riconoscimento pubblico o esterno alla valutazione degli ordini professionali, rafforzando quest'ultimi e ponendosi in direzione contraria rispetto ad un vero processo di liberalizzazione delle professioni, che il governo sembra voler intraprendere. Inoltre, tale abolizione invece di favorire la competizione tra atenei, penalizzerebbe le universita' e gli studenti piu' deboli, provocando una corsa al ribasso a discapito dell'offerta formativa e dei servizi. Con l'effetto di condannare un gran numero di sedi universitarie a una lenta agonia per inedia o, nella migliore delle ipotesi, all'assoluta mediocrita'. Pertanto, si chiede ai ministri competenti come intendano far fronte a queste gravi problematiche in modo da salvaguardare le pari opportunita', il merito e l'eccellenza italiani, distribuiti su tutto il territorio nazionale”. –

ENPAP: BELISARIO (IDV), CONTI CHIARISCA COMPRAVENDITA SCANDALOSA – Roma, 01 feb – “La vicenda del senatore Riccardo Conti, anche lui del partito degli onesti, conferma che la questione morale è sempre più allarmante. Con il colpo grosso dei 18 milioni di euro guadagnati in poche ore, Conti ha dimostrato di avere il senso per gli affari che puzzano di imbroglio: chiarisca subito questa scandalosa compravendita”. Lo dichiara il Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario, che annuncia la presentazione di un'interrogazione parlamentare al Ministro del Welfare. “Comprare un immobile a 26,5 milioni di euro e rivenderlo nella stessa giornata a 44 milioni è già di per sé un'operazione ambigua. Ancor più sospetto – aggiunge – è il ruolo del Fondo Omega gestito dalla Fimit: istituito per valorizzare il patrimonio del gruppo Intesa Sanpaolo, svende ad insaputa di quest'ultimo un edificio di 3.900 metri quadri nel centro di Roma, senza ricevere da Conti neanche un euro o uno straccio di garanzia. Per non parlare dell'Enpap che, sempre a sua insaputa, acquista l'immobile ad un prezzo quasi doppio rispetto a quello pagato dal senatore del Pdl. Questa preoccupante vicenda ha danneggiato anzitutto gli psicologi iscritti all'Ente di previdenza, chiederò al Ministro Fornero di accertare se siano state compromesse pensioni e Tfr garantiti anche dal patrimonio immobiliare dell'Enpap. Spetterà alla magistratura valutare se aprire un'inchiesta, ma – conclude Belisario – il comportamento del senatore Pdl Conti fa sorgere gravi sospetti”.

MARGHERITA. DONADI: FATTO GRAVISSIMO, DIMEZZARE RIMBORSI PARTITI Roma, 1 feb. – Quello che e' accaduto “e' un fatto intollerabile e gravissimo”. Cosi' il capogruppo dell'Idv alla Camera Massimo Donadi commenta il caso di Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita che ha sottratto 13 milioni di euro alle casse del partito. “Ai partiti vanno troppi soldi- dice Donadi- bisogna dimezzare i rimborsi e serve una legge che imponga piu'' chiarezza nella gestione dei fondi, perche' quelli sono soldi della comunita'. Dopo il caso Lusi non si puo' aspettare oltre: dimezzare i finanziamenti e stabilire regole ferree che impediscano oggettivamente il ripetersi di questi fatti”.

RAI: DONADI (IDV), FERMARE GIOCO ALLO SFASCIO – Roma, 01 feb – “Il gioco allo sfascio sul servizio pubblico radiotelevisivo va fermato. Le dimissioni di Rizzo Nervo, cui va tutto il nostro plauso, segnano un punto di non ritorno rispetto al quale la politica non può far finta di non vedere la gravità della situazione. I partiti devono togliere le proprie mani dalla Rai prima che sia troppo tardi. Invitiamo il governo ad intervenire per sanare questa situazione vergognosa che mortifica la storia della più grande azienda culturale italiana e le tante valide professionalità che vi lavorano. Abbiamo presentato in passato le nostre proposte per modificare la governante e per restituire alla Rai il suo vero ruolo di servizio pubblico. Continueremo a presentare le nostre proposte al nuovo governo, che, al contrario del Cda, non è schiavo dell'asse Pdl-Lega che ha sinora massacrato l'azienda “. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

Rai, Idv: Nomine illegali, impugneremo decisione Cda Roma, 01 FEB – “Per noi dell'Italia dei valori le nomine varate ieri dal Cda Rai sono illegali. E' risultato decisivo, infatti, il voto del consigliere in quota Pdl, Antonio Verro, che nella stessa seduta risultava anche essere parlamentare, e questo ha evidenziato un palese quanto vergognoso conflitto d'interessi. Per questo, agiremo immediatamente presso le sedi competenti impugnando la decisione del vertice dell'azienda pubblica”. E' quanto affermano in una nota congiunta il portavoce dell'Italia dei valori, Leoluca Orlando e il senatore IdV, Elio Lannutti. “Inoltre, promuoveremo una class action – proseguono i parlamentari dell'Idv – per difendere il diritto dei cittadini che pagano il canone ad avere un servizio pubblico degno di tale nome e per chiedere conto, all'attuale direttore generale, dei danni provocati dalla sua disastrosa gestione dell'azienda. Infine, facciamo appello al presidente del Consiglio, Mario Monti, ed al ministro Corrado Passera – concludono Orlando e Lannutti – affinche' intervengano al piu' presto con una riforma della governance che faccia fuori i partiti dall'azienda prima che questa, patrimonio inestimabile del Paese e piena di ottime professionalita', sia distrutta completamente”.

SCALFARO: CAMERA; IDV, GRANDE ITALIANO E GRANDE STATISTA ROMA, 1 FEB – ''Oscar Luigi Scalfaro fu un grande italiano ed un grande statista che divenne capo dello Stato in un periodo di paura e vergogna. Con lui scompare un testimone prezioso, un politico integerrimo, un testimone prezioso ed un modello alternativo a politici corrotti''. Lo ha detto nell'Aula della Camera Leoluca Orlando dell'Idv. ''Gli insulti – ha concluso – restano a chi lo ha insultato''.

COSENTINO: IDV, CAMERA NON PIU'SUO AVVOCATO D'UFFICIO (ANSA) – ROMA, 1 FEB – ''Sul caso Cosentino la Camera ha finalmente rotto un automatismo tra difesa della Casta, tra difesa a tutti i costi del parlamentare per sottrarlo alla giustizia e automatismo della costituzione davanti alla Corte Costituzionale per difendere la propria decisione''. Lo afferma, in una nota, il deputato Idv Federico Palomba, componente della Giunta per le Autorizzazioni. ''Idv ha proposto che si cambi registro e cioe' che la Camera non si costituisca in giudizio per rispetto della Corte Costituzionale e dell'altro potere dello Stato, cioe' la magistratura – spiega Palomba – finalmente una straordinaria inversione di tendenza che mettera' sull'avviso, d'ora in poi, la Camera dal difendere a tutti i costi il parlamentare inducendola a rispettare i principi costituzionali. Le evitera' anche altre brutte figure dato che i salvataggi costituzionalmente infondati l'hanno vista soccombere nel 90% dei casi. Speriamo dunque sia stata scritta una pagina nuova nel Parlamento, speriamo sia finito il tempo dei salvataggio dei deputati a tutti i costi''. ().

CRISI: LANNUTTI (IDV), SPECULATORI VELOCI ALTERANO I MERCATI – Roma, 01 feb – “I mezzi speculativi per alterare i mercati e gli scambi di borsa, i cosiddetti high frequency trading, rappresentano la vera finanza spazzatura che ha portato l'economia reale del nostro Paese in una situazione a dir poco drammatica. Dal momento che non se ne parla, ci chiediamo se il governo sia a conoscenza dei ritmi ossessivi della speculazione veloce”. Lo chiede il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, in un'interrog azione rivolta al presidente del Consiglio e al Ministro dell'economia e delle Finanze. ” Un titolo azionario resta in mano a un trader in media 22 secondi, sotto una pioggia di migliaia di micro-operazioni orchestrate da 15 banche d'affari che controllano il 70 per cento del volume di scambi della Borsa Usa. Il prezzo di un credit default swaps (Cds) è il risultato di scambi privati, in busta chiusa, tra cinque intermediari, scambi che avvengono in piena opacità senza alcuna rispondenza con i valori economici o con il rating di un Paese. Un meccanismo complicato questo da cui dipendono le manovre piene di tasse pagate dai soliti noti, i cittadini, gli innocenti, coloro che non sono certo i responsabili della gravissima crisi mondiale. Per questo, chiediamo all'Esecutivo se sia al corrente di altre tecniche più complicate che permettono all'Hft di 'ripulire' il mercato e di posizionarsi per vendere, a condizioni migliori, partite di titoli a compratori importanti. E infine – conclude Lannutti – vogliamo sapere quali misure urgenti il governo Monti ritenga opportuno intraprendere per evitare che tali meccanismi oscuri, inventati ed ideati dalla Goldman Sachs con intenti speculativi, possano condizionare ed alterare i corsi dei mercati”.

ENEL: LANNUTTI (IDV), CHIAREZZA SU IMPIANTO IN GUATEMALA – Roma, 01 feb – Fare chiarezza sull'impianto idroelettrico che Enel Green Power sta costruendo nella regione del Quichè, Guatemala settentrionale. E' quanto chiede il Senatore dell'Idv Elio Lannutti in un'interrogazion e parlamentare presentata ieri e rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi. L'impianto idroelettrico da 84 Megawatt sfrutta il flusso del fiume Cotzal e dei suoi 3 affluenti. Quando entrerà in funzione (nel primo trimestre 2012, secondo le previsioni dell'azienda) produrrà ogni anno 370 milioni di chilowattora. Si tratta di un progetto idroelettrico di Enel Green Power per un investimento da 185 milioni di dollari cofinanziato dalla banca Mondiale. “Le comunità – spiega Lannutti – sostengono che il progetto poteva essere realizzato in un modo più rispettoso della natura tant'è che il loro obiettivo, inizialmente, era quello di collaborare con l'Enel. La compagnia avrebbe dovuto mettere i soldi, le comunità avrebbero messo a disposizione i loro fiumi, i loro boschi e le loro montagne, provvedendo a riforestare e a salvaguardare l'ambiente in cambio del 20 per cento dell'energia elettrica. Ma l'Enel ha espresso un rifiuto nettissimo. Per la compagnia, infatti, le due uniche opzioni in campo sono queste: o l'energia prodotta viene immessa nella rete nazionale o – ed è il caso più probabile – viene esportata in Messico. L'energia prodotta in Cotzal, dunque, non è destinata a rimanere lì e le comunità si vedono ancora negare l'accesso all'energia elettrica”. “Le comunità indigene hanno invitato l'ambasciata italiana in Guatemala e i responsabili locali di Enel Green Power ad abbandonare l'attuale linea intransigente e ad accettare la disponibilità al dialogo da condurre con la presenza di osservatori internazionali indipendenti e qualificati”. Il Senatore chiede “se risulti corrispondente al vero che l'Enel non avrebbe coinvolto le popolazioni indigene, ma avrebbe scelto come interlocutori Josè Perez Chen e Pedro Brol, il primo condannato per contrabbando di legname e il secondo conosciuto come sfruttatore di bambini”.

MISSIONI, IDV: BASTA DECRETI, NON PIU' RINVIABILE LEGGE QUADRO Roma, 1 feb – “L'Italia dei Valori conferma il suo giudizio negativo nei confronti del provvedimento predisposto dal Governo che si dimostra non all'altezza delle proprie ambizioni e di quanto promesso”. Lo dichiara Augusto Di Stanislao capogruppo Idv in Commissione Difesa: “Uno strumento fondamentale di politica estera che poggia su ancora su Decreti, seppur annuali, che ancora inserisce al suo interno norme che non c'entrano nulla. Abbiamo lungamente discusso su una bozza di legge quadro delle missioni internazionali, giungendo anche a elaborare un testo che questo Governo di tecnici avrebbe potuto prendere come riferimento anziché riproporre decreti legge sulla falsa riga di quanto accaduto in passato. Per l'Afghanistan, lo scenario più complesso, ambiguo e problematico, non è stata avviata alcuna riflessione critica e alcun conseguente cambio di presenza e di strategia, lo ha fatto di recente la Francia e prima ancora l'Olanda. La riduzione dei militari da 4200 a 4000 fa intendere chiaramente un'azione più di immagine che di sostanza. L'aumento, poi, delle risorse per la cooperazione allo sviluppo è poca cosa se pensiamo che questo settore merita più coraggio nelle azioni perché è l'unico modo per favorire il reale rilancio dei paesi occupati e perché questo deve essere il fine ultimo delle nostre missioni”. E conclude: “E' assurdo che si continui con appuntamenti a scadenza, con calcolatrice alla mano, sistemando alla meno peggio interessi politici ed economici, quando il fulcro di tutto deve essere la ricostruzione e la stabilizzazione in tutti quei paesi distrutti dai conflitti. Se non si inizierà ad intervenire in tal senso Italia dei Valori continuerà a votare contro e a sostenere la necessità di un provvedimento legislativo in materia di missioni internazionali degno di essere chiamato tale”.

SCUOLA: ZAZZERA (IDV), SUGLI INSEGNANTI PRECARI GOVERNO SENZA SOLUZIONE – Roma, 01 feb – “Il Governo ammette candidamente che non sa quali pesci prendere in merito alle migliaia di insegnanti precari della scuola”. E' quanto dichiara l'On. Pierfelice Zazzera (IDV) dopo la risposta del Sottosegretario Rossi Doria al question time in Commissione Cultura. “L'Italia non si adegua ancora alla direttiva comunitaria 1999/70/CE che impone di stabilizzare i precari dopo tre anni di contratti a tempo determinato e il Governo non sa cosa fare. Sul MIUR però incombono ricorsi ai tribunali del lavoro e domani iniziain suo iter una class actional TAR del Lazio da parte di 38.000 insegnanti precari. Il Ministero di fronte a sentenze giudiziarie ha dovuto reintegrare gli insegnanti e pagare i danni. La soluzione dei precari nella scuola non può essere giudiziaria, ma politica. Noi dell'IDV – conclude il deputato dipietrista – proponiamo una forte discontinuità con il Ministro Gelmini e un piano di stabilizzazione triennale di tutti i precari della scuola per avviare finalmente una fase nuova. E' preoccupante che il Ministro non abbia le idee chiare e navighi a vista. Gli insegnanti però vivono uno stato di precarizzazione non più tollerabile per un paese civile”.

COLOSSEO: RODANO(IDV), DA ORNAGHI VOGLIAMO RISPOSTE ROMA, 1 FEB – ''Nella relazione alla commissione Cultura della Camera, il ministro Ornaghi di fatto ha annunciato di condividere il nostro rilievo di fondo sull'appalto del Colosseo: il privato deve intervenire nel contesto di una regolamentazione che garantisca economicita', efficacia, imparzialita' e trasparenza. Ovvero, cio' che e' mancato nell'affidamento dei lavori all'imprenditore Della Valle''. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile Cultura dell'IdV, che chiede al ministro ''risposte su tutti i rilievi che l'Italia dei valori'' ha posto sulla questione Colosseo. ''Ci auguriamo che la nuova regolamentazione impedisca il ripetersi di una vicenda imbarazzante e dannosa, per il MiBAC come per la tutela dei beni culturali di tutto il Paese'' continua l'esponente IdV. ''E soprattutto ci auguriamo che il Governo Monti, contestualmente a questo intervento normativo, segni anche una discontinuita' dall'esecutivo Berlusconi e torni ad investire sulla tutela del patrimonio: la relazione odierna della CNA di Roma ricorda nuovamente che nel nostro territorio esiste un tessuto ricchissimo e importante di imprese di restauro artistico, che non riescono piu' a lavorare proprio a causa del crescente disimpegno del settore pubblico''. ''Inoltre -aggiunge Rodano – torniamo a sollecitare il ministro Ornaghi a rispondere al piu' presto in aula su tutti i rilievi che Italia dei Valori ha mosso in seguito alla relazione dell'Antitrust: perche' per l'imprenditore Della Valle si e' derogato alle regole sulla concorrenza? Perche' un'impresa privata ha potuto prendere letteralmente per il collo la Pubblica amministrazione, vincolando la propria offerta ad un ultimatum tassativo di 48 ore? Le rassicurazioni sul futuro non bastano, il ministro deve rispondere nel merito di tutte le questioni che abbiamo sollevato in un'interrogazione parlamentare depositata gia' da parecchie settimane''.

ALGERIA: UGGIAS (IDV), APPELLO ALLA ASHTON PER LIBERAZIONE COOPERANTE RAPITA IN SAHARAWI = Cagliari, 1 feb. – “Il Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) deve manifestare il suo impegno a favore di tutti i cittadini europei. Pertanto, rinnovo la mia richiesta per l'intervento urgente dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, affinche' la famiglia della cooperante Rossella Urru possa continuare a sperare di poter riabbracciare la propria figlia”. Lo ha scritto Giammaria Uggias, deputato europeo di Idv, nella lettera indirizzata a Lady Catherine Ashton, Commissario Ue per la politica estera sul caso della cooperante sarda rapita in Algeria. “Sono passati circa 100 giorni dalla scomparsa di Rossella e purtroppo la ragazza si trova ancora nelle mani dei suoi rapitori. Da tempo ormai – scrive Uggias – non si hanno sue notizie ne' informazioni su una possibile risoluzione dell'angosciosa vicenda”. L'appello del parlamentare sardo fa seguito a una prima missiva inviata dallo stesso all'inizio di dicembre scorso, e alla quale ha seguito l'iniziativa della Ashton, che il giorno dopo la richiesta ha incontrato a Bruxelles Abdelkader Messahel, Ministro algerino per gli affari africani e del Maghreb, chiedendo informazioni specifiche sul rapimento di Rossella Urru e sulla sua liberazione. “Continuiamo a tenere alta l'attenzione e vigiliamo – conclude il deputato Idv – affinche' tutte le istituzioni preposte svolgano il loro dovere sino in fondo per far si' che Rossella possa tornare a casa sana e salva”.

CACCIA: DI GIUSEPPE (IDV), PREDISPOSTA UNA LEGGINA – Roma, 01 feb – “Ancora una volta si tenta di attaccare, snaturandola, la legge 157/92 che regola l'attività venatoria e che tutto sommato si è rivelata finora una buona norma”. -cosi l'On. Anita Di Giuseppe, Capogruppo IDV in Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, sul d.d.l. a firma dei Sen. Divina e Pittoni, – “Una legge che non permette nessuna deroga alle regioni, e che contiene una regola chiarissima, ogni cacciatore può praticare solo una tipologia di caccia fra le tre previste: vagante nelle Alpi, da appostamento fisso e generale; queste opzioni valgono anche quando si stia cacciando al di fuori della propria zona venatoria. La regola è chiara – prosegue il Deputato IdV – e deve essere rispettata, non la si può interpretare con l'intento di condonare alcuni cacciatori che hanno ritenuto opportuno fare di testa propria. Il cacciatore che pratica attività venatoria in ambito diverso da quello scelto sa di poter incorrere in sanzioni quindi chi è causa del suo mal pianga se stesso! La maggioranza dei cacciatori pratica l'attività venatoria rispettando la legge 157/92, ecco perché il gruppo dell'Italia dei valori è contro questa interpretazione, definita autentica solo dagli interessati, dell'articolo 12 , commi 5 e 12, della suddetta legge. Con questa Interpretazione ad cacciatorem – conclude l'On. Di Giuseppe – si finisce soltanto con il danneggiare la nostra fauna selvatica e penalizzare chi si è sempre mosso nel rispetto delle norme!”

GROSSETO: RINALDI (IDV), INTERROGAZIONE A COMMISSIONE UE SU BIMBA CONTESA = 'NON PRIVILEGIARE CRITERIO DELLA NAZIONALITA' DEI GENITORI' Roma, 1 feb. – (Adnkronos) – ''E' inaccettabile che una magistratura lavori esclusivamente privilegiando il criterio della nazionalita' dei genitori. Si tratta di un'offesa alla creazione dello spazio giuridico europeo, oltre che di violenza 'legale' inflitta ai minori e ai genitori parte lesa''. Lo ha detto Niccolo' Rinaldi, capodelegazione Idv al Parlamento Europeo, annunciando un'interrogazione che sara' presentata alla Commissione Europea, con le firme dall'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici (PD/S&D) e di Cristiana Muscardini (Fli/Ppe). L'interrogazione riguarda il caso di Jasmin, la bambina di otto anni di Roccastrada (Gr) che una sentenza pretende sia affidata al padre tedesco, separato dalla madre, “fondando la decisione – spiega Rinaldi – su una legge del 1939 mai abrogata nonostante le numerose condanne della Corte di Strasburgo”. ''La consegna della minore – ha spiegato Rinaldi – e' stata poi sospesa per due volte, una delle quali a causa del malessere manifestato dalla bambina che si rifiutava categoricamente di seguire il proprio padre, come testimoniato da numerosi certificati medici''. 'Il reiterarsi di episodi simili e i dubbi espressi da molti cittadini europei circa il carattere iniquo e l'effettiva capacita' di tutela del minore delle procedure impiegate dallo Jugendamt richiedono – ha continuato l'europarlamentare – un'iniziativa differente e piu' incisiva da parte della Commissione, volta ad assicurare che il diritto di famiglia, che si riconosce essere di competenza nazionale, non presenti elementi in alcun modo contrastanti con la tutela del minore, a norma della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta'''. Allo stesso tempo, l'interrogazione chiede se la pratica di rimpatriare il minore senza prima averlo ascoltato possa essere in contrasto con l'art. 11 del reg. Ce 27 novembre 2003 n. 2201/2203 che prevede che ''nell'applicare gli art. 12 e 13 della Convenzione de L'Aja del 25 ottobre 1980 si assicurera' che il minore possa essere ascoltato durante il procedimento se cio' non appaia inopportuno in ragione della sua eta' o del suo grado di maturita'''.

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