Tutti contro il governo Monti. Questo è il primo e unico comandamento da rispettare che si pongono i dipendenti dei settori pubblico e privato, pronti a incrociare le braccia per mostrare tutto il loro malcontento contro le nuove riforme e i provvedimenti del governo Monti, decisioni che non piacciono a nessuno. Usb, Orsa, Slaicobas, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas e Usi non ci stanno ed è pronta la mobilitazione che, come di consueto, partirà da piazzale della Repubblica per arrivare a San Giovanni, storica piazza romana di tante manifestazioni sindacali, politiche e concerti vari. Anche uffici pubblici, scuola, poste e telecomunicazioni vogliono fermarsi per dire no al decreto liberalizzazioni, diventato legge a tutti gli effetti. Si prevedono disagi nelle principali metropoli italiane e il settore trasporti è il primo ad aderire allo sciopero: nel trasporto aereo, a scioperare sono i piloti della Meridiana Fly e dell’Apm, gli assistenti di volo Alitalia hanno rinunciato allo sciopero, dopo il raggiungimento dell’accordo raggiunto fra vertici aziendali e sindacati di categoria; un accordo che dovrebbe portare a una repentina soluzione del problema degli assistenti di cabina. Chi viaggia in areo dovrà scegliere voli intelligenti perché a Ciampino e Fiumicino ci si ferma dalle 13,30 alle 17,30. 24 ore no stop è lo sciopero del trasporto ferroviario, dalle 21 di oggi alle 21 di domani mentre sarà regolarmente garantito il servizio Leonardo Express che fa la tratta Stazione Termini-Fiumicino Aeroporto. I mezzi pubblici, in particolare a Roma, garantiranno il servizio nelle fasce orarie 07-10, 18-21. Causa forti disagi ai quali si prepara ad assistere la città, non ci saranno limiti di passaggio ai varchi Ztl del centro storico. Un fine settimana turbolento; l’Italia ormai ci ha abituato a giornate di tal caratura.
Marco Chinicò
