CRESCONO LE ACCISE SUI CARBURANTI E FINALMENTE SI PULISCE IL BOSCO…

Più di qualche volta mi sono permesso, con educazione e sensibilità peraltro facenti parte del mio Dna, di segnalare alla Forestale della nostra provincia che il bosco sta crescendo a dismisura al punto di diventare dannoso alla salute pubblica, al clima, alle stesse piante, alla fauna, oltre a costituire un pericolo potenziale per incendi ed altro…a causa anche dei rami secchi e del fogliame che si depositano nel terreno e che possono appunto essere accesi da un mozzicone di sigaretta, magari da uno sprovveduto.

Dicevo che in pochi anni il bosco è cresciuto in alcune zone di quasi il 50 %, invadendo persino le case di abitazione, ove transitano soltanto a qualche metro – da sembrare quasi animali domestici – caprioli che, tempo addietro, preferivano stare alla larga dagli uomini, per ovvi motivi riconducibili alla paura di essere catturati. In località Telva-Zermen (prov. BL), ma anche in tanti altri posti, dette bestie transitano ad ore fisse, in nuclei familiari, ormai come se niente fosse, insomma abbastanza tranquille e sicure.

Perché detto preambolo ? Semplicemente perché sembra che stiano cambiando molte cose in questo periodo di crisi economica.: pare finalmente che il bosco incominci ad essere pulito non già per motivazioni etiche osservare scrupolosamente dai nostri nonni che amavano decoro e pulizia del territorio boschivo, ma perché il….costo del gasolio per riscaldamento è salito alle stelle tanto che, per riscaldarsi, molti sono costretti a fare pulizia tagliando il bosco per accendere caminetti, “fornele” e stufe varie allo scopo di fronteggiare la rigidità della stagione, permettendo così anche un più agevole passaggio dei predetti animali.

Ma vorrei dire anche un’altra cosa che mi è stata riferita dalla Forestale ed alla quale, onestamente, credo fino ad un certo punto, almeno per come mi è stata giustificata.: Mi hanno detto che le leggi italiane attuali, in materia di terreni boschivi, sembrano privilegiare il bosco rispetto all’uomo… Non v’è dubbio alcuno che la risposta è oggettivamente sindacabile.

Mi chiedo . “Non sarà che l’aumento, mal sopportato delle accise sul gasolio, vengono a fagiolo (come si usa dire) per contemperare finalmente l’esigenza di tener pulito il bosco a favore della salute dell’uomo ? E ciò, prescindendo dalle giustificazioni della Forestale che, anziché osservare questi importanti fenomeni, commina contravvenzioni serie nei confronti di chi taglia una…”szoca” ?

Era necessario arrivare ad un forte aumento del costo del petrolio per arrivare a questo ? E cioè che, per riscaldarsi, si prendesse in considerazione nuovamente il bosco (come facevano i nostri nonni), consumando meno gasolio ? A beneficio della nostra bilancia commerciale ?

ARNALDO DE PORTI

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