Catturato il presunto omicida del Vigile urbano Niccolò Savarino investito e ucciso a Milano il 12 gennaio, il paluso del Coisp ai colleghi della Mobile e della Polizia locale

“Dobbiamo manifestare le nostre più vive congratulazioni agli uomini della Squadra
mobile di Milano che, implacabili, sono piombati sull’uomo sospettato di aver ucciso il
Vigile urbano Niccolò Savarino assicurandolo alla Giustizia in attesa che si verifichino
le accuse a suo carico. Come sempre precisi, efficienti e professionali i colleghi – che
hanno svolto le indagini con la preziosa collaborazione della Polizia locale milanese –
hanno puntualmente incassato il risultato forti della loro preparazione e tenacia. Oggi,
che ancora il dolore per il lutto opprime gli animi dei familiari di Savarino e dell’intera
cittadinanza, ed allo stesso tempo la rabbia brucia per la violenza insensata che si
abbatte sui Servitori dello Stato, ci sia anche modo di riflettere su quanto importante sia
che gli Operatori delle Forze dell’Ordine non siano minimamente distratti dai loro
compiti, per poter garantire di assolvere al loro dovere istituzionale proprio come i
colleghi hanno fatto a Milano in questa occasione”.
Il Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari, esprime così il plauso del
Sindacato Indipendente di Polizia le meticolose indagini della Polizia di Stato e della
Polizia locale che hanno portato all’arresto, avvenuto oggi in Ungheria, dell’uomo
sospettato di essere stato alla guida del Suv che ha investito ed ucciso il 12 gennaio
scorso il Vigile urbano Niccolò Savarino.
“Solo la tempestività dell’operato dei colleghi – aggiunge Maccari – ha impedito che il
sospettato fuggisse, come era pronto a fare, in Sudamerica, con conseguenze nefaste
sull’iter del procedimento penale che potrà adesso invece fare luce e giustizia a
beneficio dei cari dell’Agente Savarino. Questo è il modo di operare degli uomini e
delle donne della Polizia di Stato, nonostante le difficoltà, nonostante le carenze,
nonostante l’indifferenza quando non, addirittura, l’accanimento nei loro confronti.
Questo è il modo di operare dei Poliziotti, fino a che glielo si lascerà fare, invece di
pensare di stravolgerne compiti ed impegni oltre ogni logica”.
Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione

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