Agricoltura. Piffari, Scagnelli (IDV): “Il settore agricolo in crisi anche nel 2012. Il sostegno concreto all’agricoltura non puo’ piu’ essere rimandato”

“Che il comparto agricolo abbia risentito degli effetti negativi della crisi nell’anno appena trascorso non è certo una novità così come il fatto che, purtroppo, tali effetti saranno presenti anche in quello appena iniziato. Da troppi anni, però, la politica sembra distratta e poco sensibile alle esigenze del mondo agricolo e la recente dichiarazione di Coldiretti Bergamo dovrebbe indurre una seria riflessione in merito”. Ad affermarlo il Coordinatore Provinciale IDV Bergamo, Simone Scagnelli, Responsabile Regionale Dipartimento Agricoltura IDV Lombardia, che aggiunge – “i dati e i numeri diffusi in questi mesi da Coldiretti descrivono un settore che, nonostante l’importanza fondamentale per la natura del prodotto e per il valore sociale, culturale e ambientale che rappresenta, si trova a dover affrontare questa situazione senza adeguati supporti e necessario sostegno”.

“Operare in agricoltura oggi è sempre più oneroso e gli effetti sull’intero sistema agroalimentare, non solo in Lombardia, sono evidenti. Basti pensare – ha proseguito Scagnelli – che l’aumento del prezzo del gasolio ha prodotto nella sola provincia orobica un aumento dei costi di produzione di circa 1,1 milioni di euro. Tale aumento del costo del carburante, la cui incidenza sulla produzione è di circa il 35%, dal 2010 a oggi ha superato il 46% e provocato un aumento medio di circa 300 € per ogni azienda lombarda alla voce ‘spese’ del proprio bilancio. Già in passato avevamo criticato la decisione di aumentare l’IVA, penalizzante per piccole e medie imprese, che in Lombardia rappresentano l’80% degli attori economici nell’agricoltura, e subiscono l’imposta come un vero e proprio costo puro, così come la consistente decurtazione del bilancio e la promozione negli aiuti diretti del criterio della superficie, imposto dalla riforma della Pac.
Se davvero si vuole affrontare con serietà l’allarme lanciato dalle associazioni di categoria del settore – ha concluso Simone Scagnelli – è necessario che la politica agricola, a ogni livello, preveda maggiori investimenti a sostegno di innovazione e formazione nel settore agroalimentare. Tutelare la produzione agricola nazionale, proteggendo e stimolando le caratteristiche tipiche dei diversi territori, significa tutelare il made in Italy, senza dimenticare la necessità di un deciso intervento in ambito comunitario a garanzia di un omogeneo rispetto delle regole di gestione delle aziende agricole”.

“Dall’incentivo alla rottamazione e all’acquisto di nuovi macchinari, all’allarme per la riforma Pac penalizzante per l’agricoltura italiana, dalla forte critica all’aumento dell’iva fino alle recenti misure del decreto Salva Italia. In questa particolare fase economica e sociale – ha dichiarato Sergio Piffari, capogruppo IDV in Commissione Ambiente e Segretario Regionale dei dipietristi in Lombardia – prestare attenzione e intensificare l’ascolto nei confronti del mondo agricolo è una scelta inderogabile e senza dubbio conveniente. Benché questo sia uno dei settori tra i più colpiti e rimaneggiati dalla crisi, credo fermamente che, con opportuni interventi, l’agricoltura potrebbe rappresentare uno dei principali motori di sviluppo e rilancio economico capace anche di avviare un effetto traino su altri comparti produttivi e su consistenti aree geografiche del nostro paese”.

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