AGGRESSIONE A COMUNITA’ EBRAICA E INSULTI AD ALEMANNO: ESPONENTI MILITIA IN CARCERE

L’ombra nazifascista dietro l’angolo? Parlare di uno stato sotto attacco e seriamente minacciato nella sua incolumità, da vecchi e storici incubi che hanno macchiato la storia del nostro Paese è esagerato. Sicuramente è più giusto parlare di un forte allarme che suona di fronte agli ennesimi episodi di violenza, razzismo e apologia di fascismo che hanno portato all’arresto di alcuni militanti del gruppo di estrema destra Militia. La vicenda, oggetto d’indagine da parte della procura di Roma e condotta dal pubblico ministero Luca Tescaroli, ha portato all’arresto del leader storico di Militia, Maurizio Boccacci, ex militante durante gli anni 70’ nel Movimento Sociale Italiano, del Fuan nonché fondatore negli anni 80’ del Movimento Politico Occidentale, nato a Grottaferrata nel 1984 e scioltosi nove anni dopo, nel 1993. I carabinieri del Ros, incaricati di occuparsi della vicenda, stanno svolgendo una serie di perquisizioni nelle provincie di Napoli, Salerno e Perugia. A finire in carcere, colpiti da ordinanza di custodia cautelare, sono: Stefano Schiavulli, Giuseppe Pieristè, Massimiliano De Simone e Daniele Gambetti. Undici sono in tutto le persone indagate e l’accusa nei loro confronti è di odio razziale, apologia di fascismo, incitamento alla violenza e discriminazione per questioni razziali, etnici e religiosi. La sede di Militia nasce nella famosa e popolare palestra “Primo Carnera” del quartiere Vigne Nuove e Boccacci né è stato “il soldato fascista senza compromessi”, come lui era solito farsi definire. Ex compagno di scuola del terrorista Giusva Fioravanti, autore insieme alla moglie Francesca Mambro della strage di Bologna, e grande ammiratore del vecchio leader nazista Adolph Hitler, del quale Boccacci né ha sempre voluto esaltare le gesta con queste parole: “Ammiro quello che Hitler ha fatto. Gli ebrei erano dei nemici che si opponevano ai suoi disegni”. Frasi che fanno venire solo i brividi e lo sdegno, ripensando alle tragedie umane causate dal regime nazifascista, tragedie raccontante da luoghi simbolo come le Fosse Ardeatine oppure lo storico Museo di Via Tasso a Roma. Militia è stato varie volte accusato di aver compiuto reati contro l’incolumità ebraica e da ultimo sono arrivati insulti e minacce all’attuale Sindaco Gianni Alemanno. Macchiate le pietre d’inciampo davanti alle abitazioni delle vittime della deportazione e numerose scritte naziste su alcuni muri della capitale. L’incubo nazifascista, quello vero, della violenza per antonomasia, quello che ha ucciso molte famiglie e bambini di razza ebrea è fortunatamente finito con la liberazione. L’incubo di una nuova e ingiustificata forma di violenza e intolleranza potrebbe tornare a fare “capoccetta” dietro l’angolo. Roma deve essere vigile.
Marco Chinicò

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy