La soluzione al problema del sovraffollamento non sta solo
nell’edilizia penitenziaria, ma anche nell’applicazione e
rafforzamento delle misure alternative al carcere, nella
depenalizzazione di alcune condotte illecite minori, nel ridurre al
minimo l’uso della custodia cautelare, nel prevedere un ampliamento
delle sanzioni alternative al carcere immaginando pene diversificate
già in sentenza, nell’ introduzione nel nostro ordinamento della messa
alla prova anche per gli imputati adulti.
È quanto dichiara in una nota il segretario generale del LISIAPP Mirko
Manna, Riteniamo come O.S. della polizia penitenziaria che misure
alternative al carcere diminuiscono di molto le tensioni interne tra
detenuti e Poliziotti penitenziari e nello stesso modo evitano cosi
episodi di aggressione violente agli operatori. Va ricordato continua
Manna al legislatore che il carcere dev’essere una extrema ratio e non
una discarica sociale dove si dimentica spesso chi vi lavora come gli
uomini e donne della polizia penitenziaria e che detto lavoro è utile
alla società poiché crea sicurezza. basterebbe applicarle solo le
leggi esistenti conclude il sindacalista.
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