Fiducia si, ma non in bianco

Il governo Monti ha ottenuto la fiducia anche alla Camera ed ora può iniziare la sua 'corsa'. I voti a favore sono stati 556 i no 61 (59 della Lega nord, più quelli di Domenico Scilipoti e Alessandra Mussolini). Il primo Consiglio dei ministri si terrà lunedì a mezzogiorno e dovrebbe avere all'ordine del giorno il decreto su Roma Capitale.

Anche l'Italia dei Valori ha detto sì al professore. Ma non è una fiducia a scatola chiusa. Lo ha chiarito Antonio Di Pietro nel suo intervento in Aula. L'Idv, ha detto, sarà “la sentinella per la società civile” in Parlamento.

“E' meglio che ci siete voi al governo piuttosto che quelli che ci sedevano prima – ha dichiarato il leader Idv -. Hanno fatto un mare di leggi ad personam invece di occuparsi dei problemi del Paese. A voi tocca riscattare agli occhi dell'opinione pubblica internazionale la credibilità del nostro paese, il compito di ridare la fiducia alle nostre istituzioni e prendere quei seri provvedimenti d'urgenza che i mercati ci richiedono. Ci riuscirete? Non lo sappiamo, ma ci speriamo. I vostri curricula sono tali che, se davvero potete e volete, ce la potete fare. Per questo anticipo da subito che Idv darà la fiducia al vostro governo e lo facciamo per il bene del nostro Paese, perché i cittadini non siano ancora una volta presi in giro.

Abbiamo voluto presentare una nostra distinta mozione di fiducia – ha sottolineato Di Pietro -, perché non ci siamo limitati a darla in bianco ma abbiamo fatto delle richieste chiare e trasparenti. Abbiamo messo per iscritto ciò che riteniamo opportuno che si faccia. Noi vogliamo che ci sia un patto chiaro, perché dobbiamo sapere in concreto cosa volete fare per rendere operative quelle buone intenzione che avete detto”.

Di Pietro ha chiesto chiarimenti anche sulle dichiarazioni fatte ieri da alcuni neo ministri: “Lei, Presidente, avrà pochi soldi: ci farà il ponte sullo stretto di Messina o verranno utilizzati per il territorio italiano che sta cadendo a pezzi? Al ministro dello Sviluppo Economico, Passera ha domandato: “Farà pagare le concessioni tv a tutti o esonererà i soliti noti?” E a quello dell'Ambiente, Clini: “non trovava niente di meglio che andare a 'Un giorno da pecora' a dire che ci vogliono le centrali nucleari? E' una questione di rispetto della volontà popolare”.

L’obiettivo per Di Pietro è tornare il prima possibile alle Urne: “Non s'indigni quando diciamo, non che stacchiamo la spina, ma che dopo l'approvazione di una legge elettorale si torni alle urne e non si rimanga a un Governo sempre dell'emergenza. Altrimenti – ha concluso il leader Idv – il presidente della Repubblica non avrebbe dovuto nominarla senatore a vita, ma presidente a vita”.

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