Un commento della lettera aperta indirizzata al Prof. Mario Monti, Senatore a Vita!!!

Al di la’ di qualsiasi prassi politica, che in alcuni casi potrebbe anch’essere giustificata, dalle scelte e dalle circostanze che possono avere suggerito a fare presto, affinche’ l’Italia possa avere un Governo all’altezza della situazione, ovviamente a chi sara’ assegnato l’incarico per la formazione del nuovo governo, e si presume possa essere il Prof. Mario Monti, Sen. A Vita, e dopo, che si sia perfezionato a tutti gli effetti le dimissioni del Primo Ministro, tutt’ora in carica, procedera’ a formare il nuovo esecutivo e poi la fiducia dal Parlamento in tutte e due le Camere.

Detto questo, anch’io ho letto attentamente la lettera aperta indirizzata al Prof. Mario Monti, e dal testo si evince una carellata di nuove riforme, idee, innovazioni e suggerimenti come affrontare la situazione politica italiana per evitare che l’Italia sia costretta ad essere oggetto dagli attacchi speculativi dall’estero. Se questo potenziale governo, dopo avere ottenuta la fiducia dovesse seguire il contenuto della Lettera Aperta” che l’ho letta anch’io e conoscendo i ritmi dell’iter parlamentare, ci vorrebbero non meno di due legislature, questo non vuol dire che sono improponibili e probabilmente alcuni punti da condividere e senza condizioni. Tuttavia ogni mio altro commento preferisco astenermi dal fare altre considerazioni.

Se si dovesse intervistare ogni singolo parlamentare, strutture e organi sindacali, imprenditoriale, commerciale, artigianale ecc. ecc., ognuno eprimerebbe il suo punto di vista, ma dall’ ottica di un proprio interesse settoriale se non addirittura personale, ma le circostanze e la crisi non permette alcuna tregua e per questo il Presidente della Repubblica, esorta nell’inte- resse dell’Italia, che si faccia subito e bene. L’esperienza insegna che il subito e bene, non sono le medicine magiche che risolvono in pochi giorni l’attuale crisi ecomica e di governo.

A questo punto e’ necessario trovare qualche strategia semplice e vincente, un esempio in questo periodo ci sono uomini capaci da usare la loro mente ed essere esatti dal punto di vista contabili e piu’ veloci di una comune calcolatrice e ci sono oggi gli imprenditori e inventori sono abili a produrre molte cose a costi altamente concorrenziali con il massimo rendimento e quindi competitivi in qualunque mercato. Quello che chiede l’Unione Europea non e’ che cosa l’Italia deve o dovra’ fare, ma un modo diverso di fare politica ed ottenere ottimi risultati.

Non c’e’ alcun dubbio che il Prof. Mario Monti, ha un’idea come affrontare oggi la situazione. Quello che e’ certo di essere consapevoli che per affrontare l’economia con un’accentuata grave crisi siluppatesi in Italia si devono proporre idee per creare nuovi posti di lavoro, e azioni mirate ad aumentare il valore d’acquisto dell’Euro indispensabile per il mercato interno italiano e soprattuto ridare certezze al mondo del lavoro. Per fare tutte queste cose, sono prioritarie le riforme e realizzarle senza stravolgere l’assetto bancario, industriale e commerciale ecc. ecc.

Le entrate dello stato come quello del privato a partire dall’inizio del nuovo governo, dovrebbero essere sempre e comunque in positivo rispetto a quelle delle uscite. Come e’ vero che bisogna tenere conto delle problematiche del settore pubblico e privato legate alle pensioni e quello della sanita’ due strutture che condizionano fortemente la crescita e contribuiscono ad aumentare l’indebitamento che oggi sono calcolate a circa 2.000 miliardi di Euro. Una pianificazioni di misure rigorose come obiettivo primario non solo per raggiungere il bilancio entro 2013, ma cominciare a ridurre notevolmente il debito pubblico perche’ e’ un’assurdita’ sostenere il peso di una palla grossa di ferro al piede, che solo d‘interessi, sottrae alla economia italiana ogni anno, una somma sproporzionata di 75.miliardi di Euro. Le riforme quelle necessarie per ottenere il ridimensionamento delle spese per l’amministrazione dello Stato: la riduzione nella misura del 40% del personale impiegato ed a tutti livelli; Ridurre almeno del 20% gli stipendi, congelandoli per almeno 3 anni;

La riduzione del numero dei parlamentari nei due rami del Parlamento (Monticitorio e Palazzo Madama); La soppressione totale delle Regioni; La riduzione del 40% delle Province italiane e quelle soppresse saranno assorbite dalle piu’ grandi e meglio organizzate; Accorpamento di tutti i Comuni Italiani fino 15.000 abitanti ed assorbiti dai Comuni piu’ vicini che abbiano oltre 50.000 abitanti. Con la soppressione delle Regioni il Ministero della Sanita’ acquisira’ il pieno controllo e la responsabilita’ di pilotare meglio la gestione e mirata a una vitruosa e buona amministrazione di tali strutture sanitarie;

L’approvazione di una nuova legge elettorale con consenta al cittadino di scegliere il candidato preferito; Evitare l’abrogazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, perche’ rappresenta la migliore garanzia per non essere licenziati. Ma nei casi estremi che si ravvisassero gravi problemi di insolvenza’ a una determinata azienda e prima che fallisca, sia concessa il diritto del licenziamento; Allo stesso tempo, lo Stato dovra’ sostenere gli sfortunati disoccupati non piu’ con la cassa d’integrazione, ma con l’erogazione condizionata definita indennita’ di temporanea disoccupazione mensile di 800.00 Euro a carico dello Stato con una quota del 60% e la differenza del 40% con il contributo dell’azienda.

L’introduzione di tale indennita’ a differenza di altri periodi che erano piu’sostenibili sostituisce l’ammortizza- tore sociale, ma coloro che potrebbero essere disoccupati, saranno reintegrati in altri cantieri di lavoro, gestiti dallo Stato, limitato a un periodo di 5 anni ed interrotto dall’interessato, qualora ottenesse un lavoro in un’ altra azienda; La reintroduzione del Servizio di Leva Militare per affrontare le problematiche dei giovani senza lavoro o precari con contratti a tempo determinato, l’opportunita’ di arruolarsi volontariamente o chiamati al servizio di leva obbligatorio per la difesa del territorio nazionale limitato a 18 mesi che abbia anche la funzione per una formazione educativa e professionale nell’apprendere lavori di alta specializzione.

Le politiche del lavoro devono essere, mirate come sviluppare nuovi posti di lavoro, inclusa il principio della mobilita’dei lavoratori o impiegati di qualsiasi livello e ruolo quindi, togliere il personale in esubero e trasferirlo ove e carente la forza lavoro. Se queste prospettive sono fattibili e condivise da tutte le forze politiche quelle in Parlamento ed esterne e soprattutto se faranno tutti indistintamente il loro dovere e consapevoli nell’affrontare grossi sacrifici, la crisi sara’ non solo spstenibile, ma creera’ fiducia e certezze a favore dei cittadini italiani e l’Italia sara’ piu’stimata, piu’credibile, piu’forte e piu’ prestigiosa.

Boston, 11 novembre 2011

On. Michele Frattallone, presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo,Inc., consigliere eletto e membro esecutivo e presidente della Commissione Cultura, Istruzione ed Immagine del Comitato degli Italiani all’ Estero della circoscrizione consolare di Boston

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy