Servono fatti non elezioni

“Questo Paese ha bisogno di riforme, non di elezioni”. Così il presidente del Consiglio dell'Unione Europea, Herman Van Rompuy, durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto universitario europeo. Van Rompuy ha anche precisato che “convincere l'opionione pubblica” della necessità delle riforme economiche “richiede il suo tempo”. “Per le economie più deboli”, si tratta di “accettare le misure di austerità”, per “alcune delle economie più forti”, si tratta di accettare di “aiutare le altre”. L'Italia, come tutti i paesi dell'area euro deve far seguire i suoi impegni a “fatti” concreti, e per questo il presidente del Consiglio europeo ha spronato il Parlamento della penisola ad una rapida approvazione della legge di stabilità. Va appunto nell'attuazione degli impegni presi e per questo è “assolutamente cruciale”, ha spiegato Van Rompuy. Una volta approvate queste misure segneranno “un importante passo in avanti” dell'Italia sul percorso diretto a “ripristinare la necessaria credibilità” sui mercati. “Credibilità – ha avvertito Van Rompuy – che è assolutamente cruciale in questa fase della crisi”.Rating sospeso per i Paesi in crisi. Le nuove norme prevedono la possibilità, da parte dell'Esma, l'Autorità di vigilanza europea dei mercati, di vietare la pubblicazione “dei rating sovrani in situazioni di pericolo esistenti e imminenti per il funzionamento ordinato dei mercati finanziari o per la stabilità finanziaria di tutta o di parte del sistema finanziario della Ue”. In concreto, appunto, quella di paesi in crisi che “potrebbero causare effetti di ricaduta negativi” su altri Paesi. Il potere di limitare l'emissione dei rating potrà essere utilizzato solo in “situazioni eccezionali”, che verranno specificate da una Commissione delegata. Il nuovo regolamento prevede anche sanzioni: qualora un'Agenzia di rating “sia responsabile di infrangere, intenzionalmente o per grave negligenza, la regolamentazione” comunitaria, “causando danni agli investitori”, verrà sottoposta a sanzioni di carattere civile.L'Italia non ha ancora risposto alle 39 domande del questionario inviate venerdì scorso dalla Commissione europea per chiarire i dettagli del pacchetto di misure anticrisi attualmente in discussione in Parlamento; l'eventuale necessità di nuove misure – fanno sapere da Bruxelles – sarà decisa in funzione delle risposte, attese per la fine del weekend, della loro approvazione e del loro calendario di attuazione.Il monito dell'Ue: importante che si voti subito – “Attendiamo il voto entro questo weekend”, ha detto il portavoce dell'Esecutivo comunitario Olivier Bailly affermando che questo voto, così tempestivo, “è molto importante perché rappresenta la volontà di dare un messaggio di fiducia ai mercati: ce ne rallegriamo”, ha aggiunto Bailly. “Il pacchetto di misure che ci è stato trasmesso è sostanziale, contiene molte riforme cruciali per l'economia italiana e per ripristinare la fiducia dei mercati e ridurre il deficit pubblico e il debito entro le scadenze previste”, ha detto ancora il portavoce. “Durante la messa in opera di queste riforme resteremo al fianco delle autorità italiane”, ha concluso Bailly.Ipotesi Eurozona separata dall'Ue – Intanto, fa sapere il Daily Telegraph, a Bruxelles sarebbe in discussione un piano per creare “un'unione nell'unione”, rafforzando il ruolo dell'eurozona con un proprio trattato, un proprio parlamento e un proprio quartier generale all'interno dell'Ue. Il quotidiano precisa anche che il progetto sarebbe stato affidato all'ex capo del servizio giuridico dell'Ue, Jean-Claude Piris, “eminenza grigia” dietro i trattati dell'Ue. Piris sarebbe stato richiamato dalla pensione “per aiutare l'eurozona nell'attuale crisi”, lavorando a un progetto per una nuova unione e le sue istituzioni separate, scrive il quotidiano britannico.Ci sarebbe un trattato aggiuntivo – Stando a quanto avrebbe scritto Piris in un documento circolato la scorsa settimana, precisa il Telegraph, “i Paesi membri dell'euro che lo vorranno metteranno a punto un trattato aggiuntivo coerente con le norme Ue e internazionali. Questo comporterà nuovi obblighi per loro, così come la definizione delle istituzioni e delle norme che governeranno nel miglior modo possibile la loro cooperazione rafforzata “. Secondo il Telegraph, l'enfasi posta sui Paesi “che lo vorranno” e sui “nuovi obblighi” ha alimentato le voci, smentite da Parigi, sull'intenzione del Presidente francese Nicolas Sarkozy di voler dare vita a un'eurozona ristretta, senza i Paesi più indebitati o che hanno beneficiato di un piano di salvataggio, quali Grecia, Irlanda, Portogallo e Italia.Un'ipotesi che però non incontra il favore della Germania – “Abbiamo un solo obiettivo ed è quello di stabilizzare l'eurozona così come è ora, renderla più competitiva, andare avanti per pareggiare i bilanci”, ha detto ieri il cancelliere tedesco Angela Merkel in una conferenza stampa, a Berlino, con il presidente romeno Traian Basescu.11 novembre 2011Redazione Tiscali Diventa fan di Tiscali su Facebook Stampa

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy