Il 3 Marzo 2011 veniva pubblicato in Italia il Decreto Legislativo N° 28 – Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso delle energia da fonti rinnovabili; il 29/03/2011 il provvedimento entrava in vigore.
In applicazione del citato Decreto, il 5.5.2011 il Ministero Italiano dello sviluppo economico ha definito i criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e lo sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica.
L’art. 14, comma 1 lett d) precisa che la componente incentivante viene maggiorata del 10% se almeno il 60% del costo dell’investimento è “riconducibile ad una produzione realizzata all’interno dell’Unione Europea”. Poiché il costo dei moduli fotovoltaici rappresenta circa il 65% del costo totale dell’ investimento, di fatto l’art. 14 impone l’uso di moduli costruiti in EU per poter accedere al beneficio della tariffa incentivante maggiorata.
Questa normativa è poi stata ripresa dal Gestore Servizi Energetici (GSE) nelle “Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti previste dal DM 5/5/ 2011 (Quarto conto energia per il fotovoltaico del luglio 2011- capitolo 4.5). Queste regole sono state riviste in Agosto 2011 includendo fra gli aventi diritto alla tariffa maggiorata anche i paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein), continuando però ad escludere la Svizzera, nonostante la problematica sia stata discussa il 29 giugno 2011 durante l’incontro tra la Sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico Catia Polidori e la Segretaria di Stato per l'economia Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch.
Questa decisione discrimina i prodotti svizzeri (e quelli ticinesi in particolare, che per collocazione geografica hanno l’Italia come mercato di riferimento) e non rispetta l’Accordo di libero scambio tra la Svizzera e l'UE che liberalizza il commercio dei prodotti industriali. L’art. 14 lett. d del citato Decreto contravviene anche all’Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) e all’Accordo sulle sovvenzioni e sulle misure compensative (ASMC).
Due produttori ticinesi, Pramac Suisse SA (160 addetti) e Sunage SA (60 addetti), che hanno scelto di produrre in Ticino CH moduli fotovoltaici ad alta tecnologia, sono stati di fatto cancellati dal mercato italiano a causa della loro esclusione all’accesso dell’incentivo. I posti di lavoro sono seriamente a rischio, la capacità di resistenza delle aziende si misura in pochi mesi. Per scongiurare la perdita di quote di mercato della Svizzera nel settore delle energie rinnovabili e di posti di lavoro nel territorio, è indispensabile un intervento politico incisivo e soprattutto rapido.
Per maggior chiarezza sulle conseguenze di questa discriminazione delle imprese Svizzere ed a titolo di esempio, per un investimento di circa 2.5 milioni di €, l’incentivo maggiorato del 10% comporta un maggior ricavo di ca. 400'000 € sull’arco di venti anni; per compensare questo handicap le industrie Svizzere (escluse dall’incentivo) dovrebbero applicare un riduzione dei prezzi di oltre il 20% per competere con i prodotti made in EU. E’ evidente che una barriera commerciale di tale entità non è superabile in alcun modo.
PROPOSTE:
Tematizzare la problematica durante:
– l’incontro tra il CF Schneider-Amman e il Ministro per lo sviluppo economico Romani previsto per il 20 di Ottobre 2011; * Questo incontro è stato annullato su richiesta della parte italiana, rimandato sine die.
– Il dialogo economico con l’Italia previsto per il 29 novembre a Zurigo;
– la prossima riunione del Comitato misto dell'Accordo di libero scambio tra la Svizzera e l'Unione europea, previsto per i primi di dicembre.
DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
– Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 5.5.2011 che stabilisce i criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e lo sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica
– Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti previste dal DM 5/5/ 2011. Revisione 1
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CONSIDERAZIONI CRITICHE SUL 4° CONTO ENERGIA
CRONISTORIA del 4° CONTO Energia:
– 5 Maggio 2011: Approvazione del Decreto sugli incentivi per il fotovoltaico in Italia.
Si parla di incentivo maggiore del 10% per i moduli europei, senza specificare nel dettaglio le regole applicative.
– 29 Giugno 2011: A Roma il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Catia Polidori incontra la Segretaria di Stato per l'economia svizzera Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch
“[…]Abbiamo deciso poi di lavorare insieme per trasformare il confine italo-svizzero (il nostro unico confine non comunitario) in un'occasione di crescita reciproca, favorendo le sinergie tra i vantaggi competitivi presenti dalle due parti della frontiera, e se utile pure coinvolgendo le Regioni e i Cantoni interessati.[…]”
– 11 Luglio 2011: pubblicazione delle regole applicative del decreto da parte del GSE.
I moduli europei sono identificati come quelli prodotti nell’UNIONE EUROPEA
– 9 Agosto 2011: aggiornamento delle regole applicative da parte del GSE,
Entrano a far parte degli stati premiati con la maggiorazione del 10% anche Norvegia, Islanda e Liechtenstein (firmatari dello Spazio Economico Europeo).
Valutazioni nel merito del provvedimento:
1) Il Quarto Conto energia è pensato in attuazione dell’ attuazione della direttiva 2009/28/CE per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e per rispettare il protocollo di Kyoto:
“Visto il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE, ed in particolare […]”
In attuazione della stessa direttiva il Ministero dello Sviluppo economico acquista energia dalla Svizzera, in base ad accordi reciproci di riconoscimento delle garanzie d’origine (vedi allegato 13539).
All’interno dello stesso documento:
– Italia e Svizzera fanno parte del Central South Regional Forum per le questioni legate allo scambio di energia (pag.49),
– La Svizzera è equiparata alla UE per gli standard del Solare Termico .
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2) La Svizzera è, con i Paesi dell’Unione Europea, nell’ambito degli accordi bilaterali sulla ricerca scientifica, all’interno del Settimo programma quadro di ricerca e di sviluppo tecnologico dell'Unione europea (PQRS 2007 – 2013)
(http://www.europa.admin.ch/themen/00500/00506/00522/index.html?lang=it). All’interno di questo progetto, Oerlikon Solar, con EPFL (Scuola Politecnica federale di losanna),Heliosphera e Bosch, stanno portando avanti un progetto sulla tecnologia fotovoltaica Micromorph, la stessa dei pannelli PRAMAC, (http://pepper.epfl.ch/), finanziato quindi dall’Unione Europea.
3) La board ECTP (European construction Technology Platform) ), comprende la Svizzera fra i Paesi europei. E’ un organismo che discute, fra le altre cose, di Building Integration per il Fotovoltaico, ambito in cui SUPSI partecipi attivamente.
4) La Svizzera è membro della European Environment Agency (si veda allegato)
– La Svizzera fa parte dell’EFTA ), anche qui si tratta di progetti di ricerca con L’Unione Europea.