Sabina Guzzanti: "E’ in corso il massacro della cultura"

di Marcello Tamasco

A piazza dei Sanniti in Roma, alcune sere fa Sabina Guzzanti ha rinverdito la protesta, sostenuta dall’intero quartiere capitolino di San Lorenzo, contro chi intende destinare un simbolo di cultura, quale l’ex cinema Palazzo, al gioco d’azzardo, un luogo dal celebre passato che fu sede di esibizione di grandi nomi del panorama teatrale e cinematografico italiano, da Ettore Petrolini a Pier Paolo Pasolini. “In altre città europee, per esempio a Berlino, la cultura è salvaguardata per il suo alto valore sociale. In base al piano regolatore aprire un casinò vicino all’università è illegale” ha dichiarato l’attrice. E, in occasione della trasmissione ‘Piazza Pulita’, condotta da Corrado Formigli su La7, si è scatenata così: “Abbiamo sottratto questo posto a chi voleva destinarlo illegalmente al gioco d’azzardo. Dietro la società affittuaria dell’immobile ci sono pure Anemone e Balducci, personaggi che orbitavano nella faccenda degli appalti truccati. Aprire una ‘bisca’ nel quartiere universitario avrebbe condotto a ulteriore degrado. Qui stiamo lavorando per la sicurezza e la cultura, attraverso dibattiti, spettacoli e presentazioni di libri”. Si tratta di una protesta sostenuta dall’intero quartiere romano San Lorenzo con migliaia di firme poiché, in effetti, piazza dei Sanniti, in base alla delibera 36 del 2006 del Comune di Roma, è ubicata in un’area – la T4 – da tutelare e riqualificare dal punto di vista urbanistico-ambientale, in cui non sono ammesse attività relative al gioco d’azzardo.

Sabina Guzzanti, lei pensa che, in merito alle proteste nel nostro Paese, sia in atto una svolta decisiva?
“Si: oggi c’è la prova che questo sistema economico non funziona, che questo Governo non funziona e che è formato, in parte, da persone che operano ai limiti della legalità. La popolazione è maggiormente coinvolta, in quanto consapevole di andare verso la catastrofe. Il mondo della cultura, che non si era mosso finora, si sta attivando, poiché si è reso conto del fatto che è in corso il massacro dell’intero settore”.

Il leghista Flavio Tosi, sindaco di Verona, ritiene un’offensiva bugia l’affermazione che nel Governo non tutti operino nella legalità…
“Ciò è avvalorato da intercettazioni e testimonianze di ogni sorta”.

Maurizio Gasparri ha dichiarato che la sua partecipazione ai dibattiti politici sia un diritto che lei esercita da decenni: cosa risponde?
“In realtà, in prima fila ci sono da molto tempo. Anche a Gasparri gliene ho dette tante e spero di poterlo fare ancora, finché non sparisce dalla ‘faccia’ della politica”.

Cosa replica a chi ritiene che lei sia ricca o che dubita del fatto che lei paghi tutte le tasse?
“Le tasse noi tutti le paghiamo. Abbiamo qualche dubbio che le paghi chi è vicino al potere. Io guadagno, purtroppo, meno di Gasparri, pur avendo molto più talento e meriti di lui”.

Secondo lei, l’opposizione che siede oggi in Parlamento è credibile agli occhi delle persone comuni?
“No, non lo è. Ha sbagliato, non si è rivelata vicina ai propri elettori e ai loro interessi. La soluzione non può venire dalla politica, poiché i Partiti hanno dimostrato di non avere né l’intenzione, né la capacità di riformarsi. Questa sinistra non ce la può fare, perché da anni fornisce risposte completamente insoddisfacenti e non ha dato, finora, alcun segno di voler cambiare. Il ‘cavaliere’ si sapeva chi era, ma l’opposizione ha detto che non occorreva delegittimarlo, che non avrebbe mai fatto varare leggi per sé, che non c’erano problemi in merito al conflitto d’interessi e per la democrazia in questo Paese. E ha sbagliato. Ha sbagliato anche a inseguire il voto dei moderati a tutti i costi, sostenendo che qualsiasi scelta radicale – volta a strade profondamente innovatrici – li avrebbe spaventati. Infatti, alle elezioni amministrative l’ala moderata ha dato il voto proprio a candidati radicali”.

Ma qual è la sua ricetta per risolvere la crisi finanziaria?
“Non son discorsi che si possono risolvere così, su due piedi. Stiamo studiando, facendo dibattiti, convegni, quello che si dovrebbe fare in una democrazia”.(Laici.it)

(intervista tratta dal sito www.cittametropolitana.info)

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