Michele Iorio del Pdl si riconferma presidente del Molise. Di pochissimo, ma ce l'ha fatta. E deve ringraziare il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, il cui candidato, Antonio Federico, ha ottenuto il 5,6%. Solo il risultato dei grillini, infatti, ha impedito a Paolo di Laura Frattura del centrosinistra di vincere la sfida contro Iorio con una differenza di appena lo 0,79% (Frattura 46,15%, Iorio 46,94%). Bassissima l'affluenza alle urne.
Ancora una volta Grillo fa un favore al centrodestra: fu determinante anche nella vittoria del leghista Cota in Piemonte. Il consenso ottenuto dal Movimento 5 stelle, anche in Molise ha sottratto preferenze soprattutto al centrosinistra, e in futuro bisognerà tenerne conto. Così come bisogna sottolineare il ruolo avuto dall'Udc di Casini, che qui ha appoggiato il candidato del Pdl. Quello stesso Udc (abilissimo nella politica dei due, tre, quattro forni…) corteggiatissimo da D'Alema e da buona parte della dirigenza Pd a livello nazionale.
Non è stato facile per Iorio riconfermarsi presidente. Ci sono volute undici ore di testa a testa con Frattura. Una notte sulle montagne russe, segnata da fughe in avanti e bruschi ribaltamenti di fronte. Il quadro della situazione è apparso chiaro solo alla fine dello spoglio: Iorio l'ha spuntata ad Isernia e nei piccoli centri della Regione. Frattura si è affermato, invece, nei comuni più grandi come Campobasso, Venafro, Termoli e Montenero di Bisaccia.
Nonostante la mancata vittoria di Frattura, l’IdV ha comunque un ottimo motivo per essere soddisfatto. Il partito di Di Pietro, con l'8%, è la seconda forza del centrosinistra e in alcuni casi è andato molto al di là delle aspettative, come a Montenero di Bisaccia, patria del suo leader, dove ha toccato quota 35%.