Costi della Politica: Tagli NO. Aumenti SI !!!

La seconda legislatura del Governo Prodi aveva aumentato in maniera inaccettabile il numero di Ministri, Viceministri e Sottosegretari. Erano stati assegnati oltre 100 posti, in barba al taglio dei costi della politica.
Con la nascita dell’attuale Governo Berlusconi, le cose sembravano notevolmente migliorate in quanto, al momento del suo insediamento, erano presenti solo 21 Ministri e 37 Sottosegretari. Un ottimo taglio ai costi della politica rispetto alla precedente ed alle precedenti Legislature nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge n. 244 del 24 Dicembre 2007. Questo taglio risultava in linea anche con la media europea in quanto in Francia il premier Sarkozy può contare su 20 Ministri, in Germania la Cancelliera Merkel può contare su 15 Ministri, oltre a 20 Sottosegretari. Per completezza di informazione deve essere comunque considerato il fatto che in questi due Stati Europei, non esistono Viceministri.
Ma quanto di positivo abbiamo appena evidenziato a favore di questa Legislatura ha avuto vita breve. Infatti, già a maggio 2009 è stato introdotto il Ministero del Turismo con la nomina a Ministro di Michela Vittoria Brambilla e 5 Sottosegretari diventano Viceministri.
Con la Legge n. 172 del 13 Novembre 2009, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali viene suddiviso in Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero della Salute, ed il numero dei dicasteri viene riportato a 13, e a 65 il numero totale dei membri del Governo.
Il 1° Marzo 2010 sono nominati 4 nuovi Sottosegretari (Daniela Santanché al programma di Governo, Guido Viceconte alle infrastrutture, Laura Ravetto ai Rapporti con il Parlamento e Andrea Augello alla Pubblica Amministrazione).
Il 19 Aprile 2011 viene nominato un nuovo Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nello Masumeci.
Infine, il 6 Maggio 2011, vengono nominati 9 nuovi Sottosegretari (Roberto Rosso all’agricoltura, Luca Bellotti al welfare, Daniela Melchiorre allo sviluppo economico – che si dimetterà dopo pochi giorni -, Catia Polidori allo sviluppo economico, Bruno Cesario all’economia, Aurelio Misiti alle infrastrutture, Riccardo Villari ai beni culturali, Antonio Gentile all’economia, Giampiero Catone all’ambiente).
Alla fine, anche in questa Legislatura, non si tagliano ma si aumentano i costi della politica, mentre ai cittadini, con la Manovra correttiva dei conti pubblici del 2011, si chiedono enormi sacrifici.
Riteniamo opportuno, come segnale di grande senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dei cittadini, una drastica riduzione dei Ministri, Viceministri e Sottosegretari, così come era nelle intenzioni di inizio legislatura e soprattutto in conformità con gli altri Paesi Europei maggiormente virtuosi.
Auspichiamo che tutto ciò non rimanga un sogno.

Livorno, li 03 Ottobre 2011
Il Consiglio di Amministrazione
Fondazione COMMERCIALISTITALIANI

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