“E' incredibile che mentre al Parlamento europeo stiamo conducendo una battaglia per far diventare quello della Certificazione antimafia, e in generale la legislazione italiana, un modello da proporre a tutti gli stati membri, un ministro italiano si lasci andare ad affermazioni surreali come quelle di oggi del ministro Brunetta”.
Lo afferma l’europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Gela, Rosario Crocetta.
“Nella mia esperienza concreta di sindaco – aggiunge Crocetta – le informative antimafia rilasciate dalle prefetture sono state uno strumento efficacissimo per escludere le imprese mafiose dagli appalti. Il ministro, tra l'altro, non sa di cosa parla quando afferma che le certificazioni sarebbero un onere a carico delle imprese. Le informative antimafia infatti, come Brunetta dovrebbe sapere, sono richieste dalle stazioni appaltanti e rilasciate dalle prefetture”.
“Invece di smentirsi a vicenda, dando l’immagine di un governo ondivago su una questione cruciale come la lotta alla mafia, Brunetta e Maroni pensassero a rendere più veloce il sistema delle informative attraveso la creazione di liste di imprese sane, da aggiornare periodicamente, che possano lavorare con la Pubblica amministrazione. In tal caso l'acquisizione dell'informativa per una prefettura o per una stazione appaltante sarebbe questione di qualche secondo”.
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