Il Belpaese dell'arte. Etiche ed Estetiche della Nazione
L’immagine dell’Italia nel mondo, nella molteplicità delle sue espressioni visive, dal cinema all’arte, dalla letteratura al Made in Italy, dalla cultura d’élite a quella popolare, vista attraverso 200 opere di artisti italiani e internazionali ma anche di ‘cose e fatti’ dall’Ottocento ai nostri giorni.
L’esposizione, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Maria Cristina Rodeschini, vuole riproporre l’immagine dell’Italia nel mondo nella molteplicità delle sue espressioni visive: dal cinema all’arte, dalla letteratura al Made in Italy, dalla cultura d’élite a quella popolare, attraverso 200 opere di artisti italiani e internazionali, ma anche di ‘cose e fatti’ – come gli scritti di Rita Levi Montalcini grazie ai quali le è stato assegnato il premio Nobel – dall’Ottocento ai nostri giorni.
L’iniziativa, che si tiene in occasione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, dimostrerà quanto la creazione artistica abbia influenzato in maniera determinante, soprattutto in questo ultimo secolo e mezzo di storia, l’organizzazione pratica della vita sociale italiana. A tal proposito, Il Belpaese dell’Arte proporrà esempi storici rilevanti – come i ritratti dei circa 200 garibaldini della spedizione dei Mille, provenienti da Bergamo e Provincia, o una cinquantina di caricature dei parlamentari italiani, disegnati dal senatore Tecchia sulla carta intestata del Parlamento, verso la fine dell’Ottocento – nei quali la memoria trattenuta nell’arte si è riverberata, quale fusione tra passato e modernità di etica ed estetica, in campi a lei affini come l’architettura e il design, o in altri dissimili come il paesaggio, la religione, la politica.
Parallelamente, in ogni sala saranno esposti oggetti – le figurine Panini, gli ex voto, i trofei sportivi, i libri – che, pur non essendo opere d’arte, costituiscono icone mondiali dell’identità italiana: la loro presenza porrà a confronto l’ideale puro di un’arte d’avanguardia e le testimonianze di una creatività spontanea, popolare o industriale.
La mostra condurrà inoltre un’articolata indagine sull’idea di Paese e di Nazione e sui processi culturali, sociali ed estetici che ne hanno caratterizzato la formazione. A differenza degli altri stati europei, in Italia, il principale elemento culturale unificante è stata proprio l’arte, o le arti. Da qui, il titolo della mostra Il Belpaese dell’Arte, cioè come luogo d’eccellenza di una continuità e di un tocco estetico particolare.
Alla GAMeC si esploreranno luoghi e momenti che partecipano all’origine e alla costruzione dello Stato-Nazione come fenomeno unitario: la bandiera, la lingua, l’inno, il confine, la mappa, la cultura religiosa, il monumento, lo sport anche attraverso opere che mimano o definiscono forme di rappresentanza politica, estetica, geografica o identitaria, grazie alle quali si oltrepassano i limiti dell’oggetto artistico per procedere a un confronto diretto con la realtà e le sue strutture di appartenenza, come le maglie di calciatori, le maglie rosa di Gimondi, la coppa Europa di sci, o la divisa della Valanga azzurra di Fausto Radici.
Redattore: RENZO DE SIMONE
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Informazioni Evento:
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Data Inizio:28 settembre 2011
Data Fine: 19 febbraio 2012
Costo del biglietto: 7,00 euro
Luogo: Bergamo, GAMeC, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Orario: martedì – domenica: 10.00-19.00 giovedì: 10.00-22.00 lunedì chiuso
Telefono: 035 270272
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Dove:
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Bergamo, GAMeC, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Città: Bergamo
Indirizzo: via San Tomaso 53
Provincia: (BG)
Regione: Lombardia
Telefono: 035 270272