A 5 anni dalla morte della giornalista si apprende un particolare inedito: “Voglio morire guardando l’Arno dal Ponte Vecchio – disse la Fallaci spiegando la sua decisione – Era il quartier generale dei partigiani che comandava mio padre. Ci andavo da bambina, con il nome di battaglia di Emilia. Portavo le bombe a mano ai grandi”. E per tornare in Italia volò su un aereo privato messole a disposizione dal Cavaliere
Firenze – Da tempo viveva negli Stati Uniti, a New York, per l'esattezza. Ma quando sentì che la malattia che da anni la consumava stava per avere la meglio, Oriana Fallaci decise di tornare in Italia. Voleva chiudere gli occhi nel suo Paese. E vi riuscì, tornando a Firenze, dall'America, con un volo privato messo a disposizione da Berlusconi, all'epoca leader dell'opposizione. Il particolare inedito emerge a cinque anni di distanza dalla scomparsa della giornalista toscana. La decisione di tornare in Italia prima che fosse troppo tardi la prese a fine agosto 2006. Si spense poco dopo, il 15 settembre, nella clinica Santa Chiara in piazza Indipendenza.
“Voglio morire nella torre dei Mannelli guardando l’Arno dal Ponte Vecchio – disse la Fallaci spiegando la sua decisione -. Era il quartier generale dei partigiani che comandava mio padre, il gruppo di Giustizia e Libertà. Azionisti, liberali e socialisti. Ci andavo da bambina, con il nome di battaglia di Emilia. Portavo le bombe a mano ai grandi. Le nascondevo nei cesti di insalata”.