Focus IDV del 14 Settembre


Riforme, Di Pietro scrive a Schifani: vergogna silenzio su proposta Roma, 14 SET (il Velino/AGV) – “Oggi abbiamo inviato una lettera a mia firma e a firma del nostro capogruppo a palazzo Madama, Felice Belisario, al presidente del Senato, Renato Schifani. Nella missiva abbiamo chiesto un formale intervento affinche' sia inserita al piu' presto all'ordine del giorno e sia discussa la proposta di iniziativa popolare, promossa da Grillo, riguardante la riforma della legge elettorale e i criteri di candidabilita' ed eleggibilita'”. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro,che oggi ha inviato una lettera la presdiente del Senato, Renato Schifani, per sollecitare la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare, promossa da Beppe Grillo, che giace dall'inizio della legislatura in commissione Affari costituzionali di palazzo Madama. “Questo silenzio delle istituzioni che dura da anni – aggiunge Di Pietro – e' una vergogna perche' calpesta la volonta' popolare e mortifica la sovranita' dei cittadini. Nel corso della legislatura abbiamo piu' volte sollecitato la calendarizzazione in commissione, ma il palazzo e' rimasto sordo alle nostre richieste.

MANOVRA: DI PIETRO “BERLUSCONI HA RESO ITALIA PAESE RIDICOLO”
ROMA (ITALPRESS) – “Mi rivolgo ai colleghi che si comportano come le tre scimmiette, che non vedono, non sentono, non parlano, e alzano la manina solo per poltrona presa”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, nel corso delle dichiarazioni di voto alla Camera sulla manovra. “Berlusconi ha ridotto l'Italia a un paese ridicolo – ha proseguito l'ex pm -. Nel mondo ci stanno disprezzando, ci stanno considerando come delle marionette, per colpa di un signorotto riccotto e anzianotto, che ha i suoi vizietti e li fa pagare a tutti quanti”. Di Pietro ha attaccato “la gestione piduista del potere da parte di Berlusconi” e ha attaccato il leader della Lega Umberto Bossi: “Ieri ha detto che non vuole fare arrestare la gente, ma di quale gente parla? Volete fare arrestare i clandestini e non i parlamentari che rubano?”. Per il leader dell'Idv “la manovra e' sbagliata, ingiusta, lo ha detto anche una notissima comunista: la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia”. “Il Paese vi sfiduciera' presto – ha detto Di Pietro rivolgendosi al Governo -, speriamo che accada presto altrimenti scattera' la rivolta sociale”.

MANOVRA: E DI PIETRO RINFACCIA A EX AN NO IMMUNITA' PARLAMENTARE = (AGI) – Roma, 14 set. – Accuse per tutta la maggioranza, sfogliando i precedenti parlamentari e la rassegna stampa. Antonio Di Pietro allarga lo sguardo, nella dichiarazione di voto finale sulla manovra, e tocca piu' direttamente i temi della giustizia. Ricorda, il leader idv, che “nel '93 si aboli' l'immunita' non perche' ci fossero le toghe rosse ma per una mozione Gasparri-La Russa”. Poi Di Pietro si rivolge a Fini aggiunge che “c'era anche lei con loro, presidente Fini, ma almeno lei per coerenza si allontano' dal partito creato perche' si accorse di aver creato un mostro”. L'ex pm prosegue la sua disamina e rileva che “il 2 giugno '92 Bossi fece una proposta di legge sull'autorizzazione a procedere”. Citando le frasi del leader della Lega di questi giorni, quelle sulla gente che non vuol vedere in manette, Di Pietro incalza: “Caro Umberto, a che gente ti riferisci? Ai parlamentari o a tutti quanti, a chi sbarca a Lampedusa senza documenti o a chi qui dentro ruba, magna e se ne fotte?”. Severo, Di Pietro anche quando parla di “sistema piduista” e si riaggancia all'allarme lanciato oggi dal Pdl osservando che “il sistema di conflitto di interessi di cui il presidente del Consiglio e' il primo dante causa oggi lo ha spiegato bene uno che della P2 faceva parte. L'uso politico della giustizia – aggiunge – e' quello dei politici che usano la giustizia per non farsi processare dopo aver rubato”. (AGI)

Manovra, Di Pietro: Con questo governo rischio rivolta sociale Roma, 14 SET (il Velino/AGV) – “No al governo e no a una manovra sbagliata e ingiusta”. Cosi' il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, durante le dichiarazioni di voto in Aula alla Camera sulla manovra bis. Un provvedimento, ha ironizzato l'ex pm, al quale ha detto no anche “quella notissima comunista che e' la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia”. Rivolto ai banchi della maggioranza, Di Pietro ha attaccato i parlamentari “che votando la fiducia sono complici della disfatta di questo Paese”. Continua il leader Idv: “Nel mondo ci stanno prendendo in giro, disprezzando e considerando come delle marionette, per colpa di un signorotto anzianotto e riccotto che ce la sta facendo pagare a tutti quanti”. Quindi di Pietro si e' scagliato contro il leader della Lega: “Ha detto che non vuole fare arrestare la gente. Ma di quale gente parla? Vuole fare arrestare chi sbarca senza passaporto a Lampedusa e non i parlamentari che rubano, mangiano e se ne fottono?”. L'ex pm ha cosi' concluso: “Noi vi sfiduciamo oggi e il Paese lo fara' al piu' presto. Speriamo che avvenga presto, altrimenti arrivera' la rivolta sociale”.

GOVERNO: DI PIETRO, USO POLITICO GIUSTIZIA LO FA MAGGIORANZA = Roma, 14 set. (Adnkronos) – “L'unico uso politico della giustizia lo stanno facendo i parlamentari e il governo, che utilizzando le loro funzioni vogliono sfuggire alla giustizia dopo che hanno commesso dei reati. La colpa non e' del giudice che cerca di scoprire dei reati anche se a commetterli sono parlamentari e ministri, la colpa e' di parlamentari e ministri che invece di fare il loro dovere rubano e si fanno le leggi per non farsi processare”. Lo ha affermato Antonio Di Pietro, nella sua dichiarazione di voto alla Camera sulla manovra.

MANOVRA: DI PIETRO, MAGGIORANZA COMPLICE DISFATTA DEL PAESE = (AGI) – Roma, 14 set. – “Mi rivolgo ai colleghi che si comportano come le tre scimmiette, che non vedono, non sentono, non parlano, e alzano la manina solo per la poltrona presa. Sono complici della disfatta del Paese non persone che danno la fiducia”. Sono le parole del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulla manovra. “Con il mondo che ci crolla addosso – ha aggiunto Di Pietro – la prossima settimana al Senato dobbiamo sostenere in Parlamento che Ruby Rubacuori era la nipote di Mubarak. Forse i cittadini non sanno che in Aula dobbiamo sostenere la bizzarria che chi accusa un parlamentare di corruzione allora c'e' un fumus persecutionis, quello del complice che lo accusa. Solo in questo Parlamento si possono fare queste cose”. Di Pietro attacca poi la Lega e il suo leader Umberto Bossi: “Bossi ieri ha detto 'a me non piace far arrestare la gente'. Quale gente? Solo i parlamentari che mangiano e se ne fottono o anche gli immigrati di Lampedusa? Non avete piu' la fiducia del Paese – ha concluso il leader dell'Idv nel dichiarare il suo no alla manovra – voi siete la causa della crisi economica e morale, Solo se andrete via ci sara' la soluzione della crisi”. (AGI)

Manovra/ Di Pietro:E' sbagliata anche per 'comunista' Marcegaglia Noi vi sfiduciamo oggi il paese lo farà presto Roma, 14 set. (TMNews) – “La manovra è sbagliata e ingiusta, e non lo dice solo Idv, o la Cgil, lo ha detto oggi quella comunista di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha detto che è una manovra depressiva perchè fatta tutta di tasse e tagli”. Antonio Di Pietro, intervenendo in Aula alla Camera nel dibattito sul voto finale alla manovra, ha citato le dichiarazioni fatte oggi dalla leader degli industriali, molto critiche verso le misure varate dal governo. “State vendendo fumo per rubarvi l'arrosto”, ha aggiunto il leader di Idv che, rivolto ai banchi del governo, ha aggiunto: “Vergognatevi perchè 350mila cittadini hanno firmato una legge di iniziativa popolare per chiedere non siano candidati i cittadini condannati e voi neanche la mettete all'ordine del giorno perchè firmata da Beppe Grillo. Noi oggi vi sfiduciamo – ha concluso – il paese lo farà al più presto e speriamo succeda subito altrimenti arriverà la rivolta sociale”.

RUBY: BELISARIO (IDV), SENATO EVITI L'ENNESIMA BUFFONATA (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Il senso del ridicolo purtroppo non è ancora colto per intero dalla maggioranza”. Lo ha detto in Aula il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Voler far credere che anche il Senato crede che la signorina Ruby, in arte rubacuori, fosse la nipote dell'allora potente presidente dell'Egitto, poi evidentemente colpito dal malocchio per essere stato trascinato in questa vicenda, significa coprire le istituzioni e il Senato del senso del ridicolo. L'Italia dei Valori vi chiede di evitare ennesima buffonata. Sappiamo bene quali sono le vicende che collegano la signorina Rubacuori con Tarantini e Lavitola. Questa vicenda non ha niente a che vedere col conflitto di attribuzione. Fermatevi sulla soglia dell'ennesimo burrone per evitare di precipitarvi ancora una volta”.

CRISI. BELISARIO: DEBITO RECORD E SENATO DISCUTE DI RUBY… (DIRE) Roma, 14 set. – “Tra Pil fermo al palo e debito pubblico ai massimi storici, arrivato a ben 1911,8 mld, che l'IdV aveva facilmente previsto, il governo sara' costretto a varare un'altra manovra che gravera' sulle spalle degli italiani onesti. Tutto questo mentre l'Aula del Senato e' ferma, costretta a discutere di Ruby Rubacuori e delle avventure galanti del presidente del consiglio”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Se ci ritroviamo a un passo dal baratro lo dobbiamo all' inadeguatezza e alle divisioni della maggioranza. Ormai e' l'Europa che detta l'agenda ad un esecutivo che non riesce a rispettare gli impegni assunti, isolandoci, di fatto, dal sistema economico dell'Ue”. “La crisi e' globale, su questo non ci piove, ma invece di essere parte della soluzione, l'Italia sta diventando un problema come la Grecia”. Infatti, “aumentare le tasse ai cittadini senza tagliare la spesa, non combattere gli evasori e non aiutare famiglie e Pmi, significa mettere in ginocchio l'Italia. Per la crescita economica, totalmente assente nell'ultima iniqua manovra, e' necessario pensare al bene comune e all'equita' sociale, due condizioni – conclude Belisario – sconosciute a questo governo”.

LODO MONDADORI: BELISARIO, LAMENTO BERLUSCONI E' INSULTO A CITTADINI = Roma, 14 set. (Adnkronos) – “Una continua offesa agli italiani. Il pianto greco di uno dei maggiori miliardari al mondo, che si lamenta di essere rimasto 'senza contanti' a causa del Lodo Mondadori e' un insulto per i cittadini”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei valori in Senato, Felice Belisario. “Non solo Berlusconi e' accusato di corruzione e scappa dalla giustizia -aggiunge- ma ha pure il coraggio di lamentarsi delle sue finanze. Quello che sfugge al premier, ma sappiamo che non brilla per acume, e' che egli paga perche' deve rispettare una sentenza per aver corrotto un giudice”. “Gli italiani, invece -conclude Belisario- tartassati dalla sua manovra, annaspano perche' non si sottraggono ai doveri, spesso ingiusti, imposti da un governo egoista, arroccato a difesa dei piu' forti. Alla faccia tosta di Silvio Berlusconi non c'e' mai fine”.

MANOVRA: DONADI “BERLUSCONI COLPEVOLE DI ALTO TRADIMENTO” ROMA (ITALPRESS) – “Lei e' colpevole di alto tradimento dell'interesse nazionale. Un terzo del debito pubblico del paese, mezzo miliardo di euro, lo ha creato lei in 8 anni di Governo”. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, nelle dichiarazioni di voto per la fiducia al governo sulla manovra, rivolgendosi al premier Silvio Berlusconi, assente in Aula. “Lei e' anche un disertore, e' fuggito dalle sue responsabilita', dicendo che la crisi non era grave – ha proseguito -. Ha rinunciato a governare, a decidere, ha macchiato di infamia la credibilita' del governo italiano, per questo noi la condanniamo”. Donadi ha anche accusato il premier “di vilipendio della nazione italiana”. “Si dimetta, dia a questo paese la speranza di andare avanti”, ha concluso il capogruppo dell'Idv.

MANOVRA: ORLANDO (IDV), VOTO FIDUCIA NON CONSENTE DI MIGLIORARE (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Ancora una volta con il voto di fiducia si è mortificato il Parlamento e di migliorare una manovra che non risolve i problemi del Paese”. Così all'Agenparl Leoluca Orlando dell'Italia dei Valori commenta la manovra economica. “Hanno già annunciato – continua Orlando – che ci sarà un'altra manovra. Allora perchè tanta fretta?”

MAFIA: DON PUGLISI; IDV, SUA FIGURA SCOLPITA NELLA MEMORIA (ANSA) – PALERMO, 14 SET – ''La figura di padre Pino Puglisi rimane inevitabilmente scolpita nella memoria di tutti. Egli sottraeva alla morsa mafiosa, giorno dopo giorno, i ragazzi e gli adulti di Brancaccio, una presenza costante al fianco dei palermitani, una presenza ingombrante per la mafia che decise di ucciderlo''. Lo scrivono in una nota i parlamentari di Idv Leoluca Orlando, Ignazio Messina e Fabio Giambrone, ricordando l'assassinio di padre Puglisi commesso a Palermo il 15 settembre del 1993. (ANSA).

RUBY: LI GOTTI (IDV), DOPO LEGGI AD PERSONAM ANCHE PRECEDENTI AD PERSONAM (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Non esiste alcun precedente che giustifichi questo paradosso giuridico. Siamo stufi. Dopo le leggi ad personam ora abbiamo i precedenti ad personam. Ogni volta che si parla di Silvio Berlusconi facciamo uno slalom tra gli articoli di legge”. Lo ha detto il senatore dell'Italia dei Valori, Luigi Li Gotti, sul conflitto di attribuzione che il Senato vuole portare alla Corte Costituzionale sul caso Ruby, affiancandosi alla decisione già presa alla Camera. “Cosa diciamo agli italiani – continua Li Gotti – che spendiamo i soldi di tutti per i privilegi di uno? La verità è che se ci fosse un organo di controllo contabile noi parlamentari saremmo tutti responsabili di peculato”. Per Li Gotti “non possiamo, come alla Camera, certificare con un voto che Silvio Berlusconi credesse davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Ci copriremmo di ridicolo dinanzi al mondo intero. Già il ricorso approvato alla Camera contiene una serie di bestemmie giuridiche. Su questa realtà – conclude Li Gotti – ne stiamo costruendo ulteriori perché tutti i precedenti sono contrari, anche in questa legislatura come dimostra il conflitto di attribuzione che il Senato sollevò sul caso Mastella, poco più di un anno fa, e che la Camera giustamente ignorò del tutto”.

RAINEWS: PARDI (IDV), NON VA CHIUSO, MA POTENZIATO (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Rainews, il primo canale all news italian, è una delle poche testate che fa ancora informazione e chiederne la chiusura equivale a depotenziare ulteriormente l'offerta del servizio pubblico e ridurre la Rai ad un bollettino giornalistico sempre piu' scarno”. Lo dichiara il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di vigilanza Rai. “Rainews è un canale che fa miracoli per il budget che ha a disposizio ne. Tra l'altro, è l'unica testata che non ha ancora un touch screen per la rassegna stampa e quindi , casomai, andrebbero fatti degli investimenti volti a migliorare le condizioni di lavoro. L'Italia dei Valori – conclude Pardi – è solidale con i giornalisti, con tutti i lavoratori di Rainews e con il direttore Mineo”.

SCUOLA: PEDICA (IDV), MANIFESTARE PER LIBERARLA DA MODELLO ARCORE (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Aderisco alla manifestazione del 7 ottobre per liberare la scuola dal disegno perverso della Gelmini, cioe' consegnare l'istruzione alle strutture private e alla casta degli editori. Si e' aperto un anno scolastico pieno di dubbi e di incertezze. La futura classe dirigente di un Paese nasce da una buona istruzione, la Gelmini l'istruzione la vuole fare partendo dalla scuola di Arcore, dove il corpo docente e' formato dalle Ruby e dai Tarantini di turno. Quella e' una scuola che non vuole il Paese, quella e' la pubblica d-istruzione della Ministra più incompetente della storia repubblicana. Classi pollaio, insegnanti di sostegno dimezzati, riduzione del fondo d'istituto, questo il regalo della Gelmini. E' ora di reagire per liberare l'istruzione dal modello Arcore”. Lo dichiara in una nota il Senatore dell'Idv Stefano Pedica.

SCUOLA: RODANO (IDV), AL 'MANZI' DI ROMA MANCANO SEDIE E BANCHI = PER GELMINI AVER DISTRUTTO LA SCUOLA E' UN VANTO Roma, 14 set. – (Adnkronos) – “Nell'istituto comprensivo Manzi di Roma mancano le sedie e i banchi e per poter far sedere i suoi alunni la dirigente scolastica e' costretta a lanciare oggi un appello al Comune. Ma per il ministro Mariastella Gelmini aver distrutto la scuola e' diventato un motivo di vanto”. “Nell'intervista rilasciata oggi al quotidiano 'La Stampa', rivendica infatti punto per punto la catastrofe descritta dal rapporto Ocse, mettendo insieme dati che non hanno relazione tra loro e mistificando una realta' di disagi reali, oggettivi, che docenti e studenti vivono quotidianamente''. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori. “Non ci dice il ministro che gli insegnanti di sostegno, negli altri paesi europei, non sono conteggiati nel calcolo del rapporto tra insegnanti ed alunni” – dichiara Rodano – “ne' ci dice che le immissioni in ruolo non coprono neppure il turnover e che ancora migliaia di insegnanti sono precari o sono costretti a dividersi ormai tra sedi e scuole diverse”.

PROFESSIONI. CAFORIO: SOSPENSIONE DDL, NON RINVIO CALENDE GRECHE (DIRE) Roma, 14 set. – “Prendiamo atto della sospensione dell'esame del ddl sul riordino delle professioni sanitarie, anche se le perplessita' emerse su alcuni aspetti del testo potevano essere risolte a monte. Vogliamo augurarci che non si tratti di un rinvio alle calende greche per seppellire il ddl in qualche cassetto del Senato, in buona compagnia delle altre iniziative evidentemente avversate da esponenti del Governo”. Lo afferma il senatore dell'Italia dei Valori Giuseppe Caforio, che aggiunge: “Se la sospensione nasce da motivazioni tecniche puo' essere accettata, purche' segua presto un atto risolutivo che consenta la rapida approvazione di una legge necessaria per ampliare le tutele del settore. Si tratta di riordinare le professioni sanitarie attraverso un mero registro degli operatori che certifichi il possesso dei titoli abilitanti, per eliminare la disparita' tra professioni gia' organizzate in ordini e collegi e quelle prive di tale articolazione, eliminare l'abusivismo e garantire il livello delle prestazioni erogate, senza ostacolare in alcuno modo la liberta' dell'esercizio. L'unci fine dell'iniziativa e' quello di garantiti i diritti dei pazienti e la qualita' delle prestazioni, ma se il Ministro Tremonti ha altri tipi di sollecitazioni lo dica chiaramente. Dopo l'impegno profuso per l'approvazione del ddl sul riordino delle professioni sanitarie, il testo deve tornare quanto prima all'esame dell'Aula, altrimenti – conclude Caforio – si dimostrera' ancora una volta l'asservimento totale del Parlamento al Governo, ormai allo sbando e sotto il ricatto continuo di questo o quel gruppo di potere”.

SCUOLA: GIAMBRONE (IDV), E' APPENA INIZIATA ED E' GIA' NEL CAOS (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Il ministro Gelmini racconta una realtà virtuale, invece la scuola, appena iniziata, è già nel caos”. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Cultura al Senato, Fabio Giambrone. “La Gelmini si vanta di aver operato tagli e di aver razionalizzato il settore ma, come ci dice l'Ocse, l'italia è in controtendenza rispetto agli altri Paesi che invece sulla scuola e la formazione investono molti punti di Pil. E' chiaro che quella del ministro non è stata una razionalizzazione, ma un taglio violento e radicale a un settore, quello della scuola pubblica, che è considerato elemento di fastidio e di disturbo al piano di regressione culturale voluto dalla destra. Il risultato di otto miliardi di tagli sono le classi pollaio, l'assenza di docenti per i disabili, la mancanza di fondi per acquistare anche le cose più elementari come la carta igienica. Insomma, che sia per incapacità o, come credo, per precisa volontà politica, la Gelmini ha ridotto la scuola ai livelli dei peggiori paesi del terzo mondo”.

CORRUZIONE: BORGHESI (IDV), MANCANO LEGGI E GOVERNO PROTEGGE AMICI CORROTTI (AGENPARL) – Roma, 14 set – “Come è stato evidenziato anche nel corso della discussione sulla manovra finanziaria il governo e la maggioranza si sono rifiutati di accogliere emendamenti che servivano a contrastare il fenomeno della corruzione. Come rileva la Corte dei Conti si tratta di un fenomeno in costante crescita, difficile da contrastare proprio per la mancanza di un'adeguata legislazione”. E' quanto afferma il vice capogruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi. “Accusiamo il governo – spiega Borghesi – di non voler non solo introdurre ma neanche discutere i progetti di legge, tra cui quelli presentati da Idv, perché in realtà è impegnato a proteggere i troppi amici e parlamentari già coinvolti in evidenti vicende legate alla corruzione: dalla cricca, alla P3, alla P4, fino alla vicenda Milanese che, grazie al voto della Lega, giovedì sarà salvato dalla galera”.

CASO MILANESE: IDV, BERLUSCONI COMMISSARIATO DA BOSSI E TREMONTI = (AGI) – Roma, 14 set. – “Bossi ha salvato Milanese in giunta, a costo di esporre la Lega ad una duplice figuraccia”. Lo afferma il deputato Idv Federico Palomba, componente della Giunta per le Autorizzazioni, che spiega: “La prima nel sostenere l'aberrazione costituzionale e giuridica che vi sia 'fumus persecutionis' da parte di un accusatore di Milanese e non dei magistrati. La seconda e' quella con i propri elettori, ai quali non riuscira' a giustificare il salvataggio di Milanese dinanzi ad un giro vorticoso di soldi, gioielli, redditi da capogiro mentre i comuni cittadini sono alla disperazione”. Per Palomba “ha prevalso la logica di potere, cioe' l'egemonia di Bossi e Tremonti nel governo e nella maggioranza. Hanno, di fatto, commissariato Berlusconi, il governo e la parte del Pdl che ha tuonato contro la manovra di Tremonti. Tutto il Pdl e tutta la Lega accetteranno questo commissariamento e l'egemonia Bossi-Tremonti? E l'Udc come si pronuncera' in Aula'? Su Milanese si sta giocando una squallida partita per il potere, mentre si fa strame del diritto, dei principi etici della politica, del rispetto della legge, delle istituzioni e, soprattutto, degli interessi dei cittadini. Lega e Pdl stanno mostrando il volto piu' meschino del potere”.(AGI)

ECONOMIA: BARBATO (IDV), GOVERNO INCAPACE SI ABBATTE SUI CITTADINI
(AGENPARL) – Roma, 14 set – Le manovre finanziarie che si sono succedute in questi mesi estivi e i ripetuti richiami da parte della Bce hanno dimostrato l'incapacità del governo di adottare una linea di politica economica efficace, credibile e responsabile in grado di porre al riparo il Paese dal richio default. Questo il j'accuse di Francesco Barbato, deputato dell'Idv, contenuto in un'interrogazione presentata ieri al Ministro dell'Economia e delle Finanze. Nell'interrogazione Barbato segnala l'esigenza improrogabile individuare nuove misure che consentano di reperire risorse aggiuntive necessarie per colmare le lacune e le insufficienze emerse nell'ambito delle tre manovre finanziarie finora adottate, nonché per assicurare una maggiore equità nella distribuzione dei sacrifici richiesti ai contribuenti, salvaguardando le fasce sociali più deboli ed incidendo maggiormente su quei settori e su quei soggetti che si sono finora avvantaggiati di situazioni improprie di favore o di privilegio, ovvero che hanno fatto ricorso a veri e propri strumenti illeciti; appare necessario rivedere la pregiudiziale contrarietà dell'Esecutivo ad un'ipotesi di tassazione patrimoniale, che è ora proposta anche da alcuni autorevoli esponenti della maggioranza. Il parlamentare Idv a nome del gruppo chiede quindi che il Governo prenda una posizione chiara rispetto ad alcune fondamentali tematiche quali: l'introduzione di meccanismi equilibrati e ragionevoli di tassazione sul patrimonio; l'irrobustimento degli strumenti di contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, in particolare attraverso il ripristino del regime penale sulle frodi fiscali ed il relativo regime di prescrizione (“ammorbiditi” dalla cosiddetta “legge Cirielli”), il rafforzamento del contrasto al riciclaggio, l'inibizione della possibilità, per le società ed i gruppi, soprattutto finanziari, italiani, di operare nei Paesi cosiddetti black list, l'introduzione di un prelievo straordinario sulle transazioni effettuate con i cosiddetti “paradisi fiscali” e l'inasprimento del regime tributario per i contribuenti operanti con soggetti residenti in tali ultimi Paesi; l'ipotesi di ricorrere, per l'ennesima volta, a forme di sanatoria o condono tributario.

AFGHANISTAN: IDV, LA RUSSA CHIARISCA SU TRUPPE USA FINO AL 2024
(AGENPARL) – Roma, 14 set – Le truppe americane potrebbero rimanere in Afghanistan fino al 2024 e non ritirarsi, come previsto, nel 2014. E' quanto emerge da fonti di stampa citate dal deputato dell'Idv Augusto Di Stanislao che, con un'interrogazione parlamentare, chiede al Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, quale sia la posizione dell'Italia in merito e con quale contributo arriverà alla prossima conferenza sull'Afghanistan.”Sembra – scrive il deputato abruzzese – che Washington e Kabul si stiano accordando per mantenere truppe da combattimento e basi nel Paese per almeno altri tredici anni, fino al 2024 e non solo quelle addette all'addestramento dell'esercito afgano, come largamente previsto, ma anche truppe da combattimento, forze speciali, cacciabombardieri ed elicotteri”. Se questa notizia fosse confermata, conclude il deputato dipietrista, “verrebbero meno tutte le dichiarazioni di intenti fatte fin'ora e ci sarebbe, altresì, uno stravolgimento, se non, ripensamento degli obiettivi raggiunti e da raggiungere per il bene del popolo afgano”.

Fiat, Idv: Marchionne ringrazia chiudendo stabilimenti Roma, 14 SET (il Velino/AGV) – “Marchionne ringrazia a suo modo il ministro Sacconi e il governo italiano per l'articolo 8 della manovra che abolisce lo Statuto dei lavoratori, chiudendo in tempi record lo stabilimento della Irisbus di Valle Ufita”. E' quanto afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Il dramma sociale e occupazionale di Avellino e' la fotografia di un esecutivo che fa da zerbino agli azionisti della Fiat, i quali ormai considerano l'Italia come una vacca da mungere e, giorno dopo giorno, cancellano migliaia di posti di lavoro”. “L'IdV fa notare che gli autobus della Iveco venduti nel nostro Paese verranno costruiti in buona parte in Francia, dove l'azienda ha uno stabilimento e dove, a differenza dell'Italia, esiste un governo serio che sa farsi rispettare”, conclude.

CORRUZIONE: RINALDI (IDV), ALLARMANTE DENUNCIA CORTE CONTI (AGENPARL) – Roma, 14 set – “La dichiarazione del presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino alla Camera dei deputati è allarmante e non deve assolutamente passare sotto silenzio”. Lo afferma il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccolò Rinaldi. “La corruzione in Italia, il cui costo per il Paese è già valutato dalla stessa Corte a circa 60 miliardi annui, è in crescita. Si tratta – spiega l'europarlamentare – di un dato incompatibile con l'appartenenza a un'idea di Europa civile moderna, una vera emergenza che necessita azione politica e anche intervento da parte della stessa Commissione europea tanto quanto il debito. Del resto, la corruzione è parte integrante al dramma dei cattivi conti del Paese e della mancata crescita”. “Come ho già dichiarato al Commissario Rehn, i livelli di corruzione, e anche di evasione fiscale, dei Paesi membri – conclude Rinaldi – dovrebbero infatti diventare un parametro di convergenza economica come l'inflazione e il debito. Non solo: le parole del Presidente della Corte devono far aprire un vero dibattito nazionale che ponga i nuovi strumenti di lotta alla corruzione tra le priorità della politica. Si cominci con l'adozione piena delle raccomandazioni Ue contro la corruzione, che invece il nostro paese applica solo in parte e blandamente”.

MAFIA: ALFANO (IDV), DON PINO PUGLISI LA MIGLIORE CHIESA (AGENPARL) – Roma, 14 set – “La storia di Don Pino Puglisi è quella della Chiesa migliore, quella fatta di parroci che svolgono un ruolo fondamentale in un contesto sociale come quello di Brancaccio e di tanti altri luoghi in cui la criminalità ha sempre avuto una fortissima influenza, e dimostra che la mafia ha paura di chi diffonde la cultura antimafia. Don Pino si assunse la responsabilità di proteggere i bambini ed i ragazzi di Brancaccio e non si tirò indietro mai, nemmeno di fronte alla certezza che sarebbe stato eliminato. La sua dedizione verso la gente e la sua strenua difesa dei principi di legalità e di solidarietà, rimarranno sempre impresse nella memoria di tutti i cittadini onesti”. Lo ha detto l'europarlamentare e Presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia Sonia Alfano, ricordando l'anniversario dell'uccisione di Don Pino Puglisi, avvenuta il 15 settembre del 1993.

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