Fortunatamente il Governo si è reso conto della incostituzionalità della norma sulle pensioni. – lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Roberto Carlino dell’Udc – Come poteva pensare di negare il diritto ad andare in pensione a chi aveva pagato per riscattare gli anni di laurea o quelli della leva militare? Penso ai laureati, penso in particolare ad un lavoro delicato e gravoso come quello dei medici che potevano ritrovarsi a lavorare anche fino ad 8 anni in più, con possibili ripercussioni sulle prestazioni, ma penso soprattutto a quegli operai e artigiani, per fare un esempio, che avevano riscattato pagando di tasca propria la leva militare: uomini che oggi, a 65 anni, si sarebbero ritrovati a lavorare ben 18 mesi in più. Perché questo Governo per fare cassa continua a propinare provvedimenti iniqui invece di predisporre interventi strutturali sull’economia dello Stato? Si vanno a colpire ad esempio i dipendenti pubblici con una decurtazione del trattamento economico, violando palesemente i principi di eguaglianza e progressività del sistema fiscale e non si tocca chi guadagna di più. Il Berlusconi che ora brinda con champagne alla manovra non è lo stesso che da 17 anni a questa parte promette meno tasse e più lavoro? Questa manovra parla invece di una pressione fiscale mai vista prima, dove nel 2013 si supererà addirittura il 48% piegando le gambe alle piccole e medie imprese, vera spina dorsale dell’Italia, con una evidente ripercussione negativa sull’occupazione. Un’ultima considerazione: ora che questo Governo, togliendo la norma sulle pensioni, ha rinunciato ad un’entrata di 1,5 miliardi di euro, tirerà nuovamente fuori l’idea dell’aumento dell’Iva, gravando così ancora di più sul sistema economico e sulle famiglie, e magari qualche manovra una tantum come un sibillino condono tombale? 31 agosto 2011 dott.ssa Sara ColantonioResponsabile Segreteria del PresidenteV Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli
