La manovra anti-crisi del governo “ha inciso pesantemente” sul Popolo della Liberta’ e sulla Lega. Ad affermarlo e’ il presidente di Swg, Roberto Weber, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it. ”Gli italiani – spiega il sondaggista- non hanno capito quasi nulla. Hanno sentito tante cose contraddittorie e sono rimasti colpiti dalla dichiarazioni di Montezemolo, secondo il quale l’esecutivo avrebbe dovuto tassare ‘noi ricchi’. Non solo. Sulle pensioni c’e’ una netta divaricazione all’interno della maggioranza. Una coalizione che non tiene insieme l’interesse generale e che la paghera’ pesantemente”. I tagli agli enti locali? “Sono un provvedimento che si fa sentire dopo, nel tempo, non c’e’ una percezione immediata. Su altre cose Pdl e Lega non sono riusciti a fare massa critica e a spiegare la capacita’ risolutiva dell’intervento. Il tutto dopo aver negato la crisi perfino in Parlamento”. Le previsioni di Weber sono pesantissime: “Se si votasse in questo momento, il Pdl non prenderebbe piu’ del 22-25%, mentre la Lega Nord si attesta tra il 7 e il 9%. I partiti di opposizione tengono perche’ guardano ai propri serbatoi di consensi eanche perche’ perdura la chiave anti-berlusconiana (punto sul quale Bossi ci sta mettendo del suo). Il Partito Democratico si attesta attorno al 25% e molto probabilmente sarebbe la prima forza in caso di elezioni, anche perche’ gli scandali come quello di Penati sono molto sfumati. Ma attenzione, in questa fase c’e’ una grande indecisione e un’ottima possibilita’ di successo per chi scegliesse di entrare in campo”. Montezemolo? “Se scendesse in politica adesso farebbe danni a tutti, soprattutto al centrodestra. E’ gia’ stato fatto un errore clamoroso di sottovalutazione del Terzo Polo, che alle ultime Amministrative e’ andato benissimo nelle citta’ piccole (tra il 14 e il 19%). Con Montezemolo leader potrebbe arrivare tranquillamente sopra il 20%”.