Esprimere una sensazione è un diritto di tutti, sia esprimendola in un verso che in un altro, se vuoi anche nel caso che la sensazione sia diametralmente opposta rispetto al sentire di un altro soggetto. E qui non ci piove. Che voglio dire con questa introduzione ? Voglio dire che, anche se le sensazioni sono diametralmente opposte, alle stesse però normalmente sottendono dei valori di tipo umanistico, sociologico, morale che promuovono ed alimentano dette sensazioni.
Oggi succede che non solo non esiste più niente alla base di queste sensazioni, ma non esistono più neanche le sensazioni. Il clima socio-politico sembra essere diventato agnostico. Che vuol dire agnosticismo ? Si riferisce ad un atteggiamento concettuale con cui si sospende il giudizio nei confronti di un problema, poiché non se ne ha (o non se ne può avere) sufficiente conoscenza. In senso stretto è l'astensione sul problema della realtà del divino, ma anche delle cose di questa terra. L'agnostico afferma cioè di non sapere la risposta, oppure afferma che non è umanamente conoscibile una risposta e che per questo non può esprimersi in modo certo sul problema esposto. Nello specifico questa posizione è solitamente assunta rispetto al problema della conoscenza di Dio. In forme non del tutto secondarie può riguardare però anche l’etica, la politica o la società in generale.
Oggi esiste l’agnosticismo politico. La gente è nauseata, non sa più a che santi votarsi per cui si sta incubando una pericolosa situazione nel corso della quale certuni hanno già incominciato a preferire il “buttar el manego drio a la manera…”, come si usa dire in dialetto veneziano.
Oggi infatti, la Lega di Bossi è politicamente finita. Ad un tiro di schioppo da casa mia, precisamente a Calalzo di Cadore (BL), Bossi se n’è dovuto andare nottetempo per non subire fischi ed urla della sua ex base… il Pdl di Berlusconi è diventato un qualcosa di imprecisabile che, per stare in piedi, deve far riferimento a Bossi (che oggi come oggi sta prendendo le distanze dando del nano, del cretino, del pirla ai ministri del Pdl), il Pd invece si trova in una situazione in cui, anche andando subito al governo, per lui significherebbe non sapere da dove iniziare per cambiare le cose, il terzo polo che roba è ?.., se non un agglomerato che, sempre in dialetto veneziano, no “xe ne late ne vovi”?
Questo preambolo per fotografare lo status dei cittadini. Essi, la stramaggioranza, dicono che i telegiornali fanno schifo, che i giornali scrivono perché pagati per scrivere ciò che vogliono i padroni, mentre i politici costituiscono (per il cittadino comune) una masnada che mangia alle spalle dei contribuenti senza fare niente nell’interesse del bene comune, tra l’altro, avendo essi perso anche il senso della vergogna.
Questo è il pensiero collettivo che aleggia in tutto il paese. Fa specie sentire un Formigoni, attuale Presidente della Regione Lombardia, che dice senza mezzi termini che ormai il Pdl è finito e che bisogna fare le primarie….dove vorrebbe andare ?
Una domanda personale. Anziché cercare governi tecnici, cambiare addirittura governo, non sarà per caso meglio governare senza governo, prendendo a mutuo l’esempio del Belgio che attualmente va meglio rispetto a quando lo aveva ?
Provocazione ? Assolutamente no ! L’Italia ormai è sotto il baratro ! Malgrado le raccomandazioni volte alla ricerca di una coesione socio-politica, sempre più frequenti, da parte del nostro Presidente della Repubblica.
Ormai è fatta. Mettetevelo in testa, Cari Italiani ! I soldi sono finiti perché un governo che non sa governare, se li è mangiati !
ARNALDO DE PORTI