Ricostruzione post terremoto

I progetti per la ricostruzione presentati al 30 Giugno 2011 ed in ordine con le norme richieste perché non partono i lavori? chi ha interesse a ritardare tutto? capisco i problemi dei centri di tutti i paesi e città, ma non capisco il perché non si da l'OK alle case isolate di tutto il cratere, ci sono problemi di alloggi, se si iniziasse con le case isolate in 4 – 5 mesi il problema sarebbe risolto facendo rientrare migliaia di persone alle loro case, sono rientrato da Montesilvano (PE) e nell'Hotel dove sono stato ci sono ancora sfollati del terremoto dal mese di Aprile 2009; chi di dovere mi saprebbe dire perché?

Cordiali saluti.

Cav. Uff. Enzo Alloggia.

Progetti fino a giugno 2013.

Agosto 2011? No, grazie. Giugno 2013. Altro che due mesi, ci vogliono almeno altri due anni per i progetti delle case con danni strutturali. La tempistica viene fuori dai dati del censimento, frutto dell’intesa tra commissario e ordini professionali, per cercare di capire quali sono i casi più complicati. Sono 584 i progetti per i quali i tecnici chiedono di poter derogare alla scadenza del 31 agosto.

DUE ANNI. Il dato emerge a conclusione dell’indagine prevista dall’accordo tra commissario Gianni Chiodi e Ordini degli ingegneri e Collegi dei geometri e periti industriali. La possibilità di presentare domande di contributo anche oltre il 31 agosto 2011 è infatti subordinata alla verifica, da parte del commissario, dei tempi stimati per il deposito delle richieste, col supporto di Ordini e Collegi.

CHI SONO. All’indagine hanno aderito 257 professionisti. Di questi, 145 sono raggruppati in società, studi associati o raggruppamenti temporanei e 112 sono singoli professionisti. Tra quest’ultima categoria, 74 gli ingegneri (oltre il 66%), 26 i geometri (il 23%), e 12 gli architetti (11%). Il 50,89% è iscritto a Ordini e Collegi della provincia dell’Aquila, il 27,68% a quelli della provincia di Teramo, l’8,04% è ripartito tra Chieti e Pescara e il restante 13,39% proviene da fuori regione.

I NUMERI. Il censimento ha riguardato 374 singoli edifici suddivisi in 196 condomìni e 178 edifici di unico proprietario, 50 unità immobiliari in condominio, 120 aggregati, 27 porzioni di aggregato e 15 unità immobiliari in aggregato. Dei 374 edifici, 273 si trovano all’Aquila e 101 nei restanti Comuni del cratere. Dei 147 aggregati e porzioni di aggregato, 86 sono localizzati all’Aquila e 61 negli altri Comuni. Il numero di edifici e aggregati censiti è pari al 14,4% degli edifici e aggregati fuori centro storico, «per i quali», si legge in una nota, «dev’essere ancora presentata la richiesta di contributo. Tale percentuale è stata determinata facendo riferimento ai dati complessivi degli edifici all’esterno del centro storico. Il dato fornisce, per la sua rilevanza quantitativa, pur con qualche riserva sul piano della rappresentatività statistica, uno spaccato significativo della situazione della progettazione degli immobili fuori centro storico».

CRONOPROGRAMMA. Per gli edifici singoli, al 31 ottobre 2011 i progettisti hanno dichiarato di essere in grado di depositare il 55% dei progetti; al 31 dicembre il deposito dovrebbe interessare un ulteriore 33%. Al 31 gennaio 2013 la consegna dei progetti dovrebbe essere completata. Per gli aggregati, la stima dei tempi di consegna è la seguente: al 31 dicembre 2011 si prevede di presentare il 43% dei progetti; al 31 dicembre 2012 si prevede un ulteriore 32%. Al 30 giugno 2013 è stimata la conclusione del deposito dei progetti.

ALLOGGIA (CRAM – SVIZZERA)

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DESTINO INCERTO PER LA RICOSTRUZIONE DELLE CASE TERREMOTATE DEGLI ABRUZZESI ALL’ESTERO: LA DENUNCIA DI ALLOGGIA (CRAM – SVIZZERA)

VENERDÌ 27 MAGGIO 2011 19:57

Basilea\ aise\ – Dopo il terremoto del 6 aprile 2009 che ha distrutto L’Aquila e molti comuni del circondario furono in tanti a mobilitarsi per trovare fondi da destinare alla ricostruzione.

In prima linea, da subito, anche agli abruzzesi all’estero. Tra loro Enzo Alloggia, Vice presidente della Federazione Associazioni Abruzzesi in Svizzera e Consigliere CRAM, che dopo aver lanciato iniziative solidali che hanno contributo alla ricostruzione della chiesa nella “sua” Camarda, ad oggi non sa ancora quale sarà il destino della sua casa “terremotata”.

Un’incertezza resa ancora più avvilente dalla mancanza di interlocutori che gli diano notizie certe sullo stato di avanzamento della pratica e le procedure da seguire.

Il connazionale, che ha presentato tutta la documentazione richiesta per ricostruire la casa danneggiata non si capacita: “ci sono case classificate “E” (fra cui anche la mia a Camarda) dislocate al di fuori dei centri storici dei paesi o dei grandi agglomerati urbani, “case isolate” per proprio conto, per le quali, a parer mio, si potrebbero iniziare subito i lavori. Non riesco a capire la posizione dei “Tecnici responsabili”. A riguardo se non ricordo male c’è stata una presa di posizione da parte dell’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti Abruzzesi ma non è successo nulla. La mia domanda è: se la documentazione da me presentata per la ricostruzione è in ordine (ed è tutto in ordine) se la mia casa è isolata (da sola) e lo è, se ci sono i soldi (e ci sono) perche non dare l’OK per iniziare i lavori? Al mio paese Camarda, come molti altri paesi ci sono molte case classificate “E” al di fuori del paese ed isolate, quindi!”.

“Pur avendo avuto il diritto all’80% per la ricostruzione e questa per me è discriminazione nei confronti degli abruzzesi che vivono fuori Regione, – prosegue – io sono disposto ad accollarmi un eventuale surplus per la ricostruzione purché si inizino i lavori”.

Per questo, Alloggia si appella ai rappresentanti nelle istituzioni – Comunali, Provinciali, Regionali e Nazionali eletti, ed anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché “ci spieghino cosa fare”. (aise)

Cav. Uff. Enzo Alloggia

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Buenos Aires 1-3 Novembre 2010: riunione C.R.A.M.

Gentilissima Presidenza, cari Consiglieri C.R.A.M.
Permettetemi di ringraziare il Presidente della Regione Gianni Chiodi che con una corrispondenza incrociata con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha risposto chiarendo la posizione degli Abruzzesi residenti fuori Regione che hanno avuto la casa danneggiata dal terremoto, vi leggo lo stralcio di risposta che riguarda il problema da me posto.
“In riferimento alla situazione che Lei definisce “discriminazione degli emigranti” dispiaciuto per quanto mi riferisce, vorrei assolutamente rassicurarLa, assicurandoLe che, tutto quanto è stato previsto stanziato per i proprietari di immobili distrutti o danneggiati situati nel territorio colpito dal sisma del 6 aprile 2009, residenti in Italia, è riconosciuto in egual misura per i proprietari residenti all'Estero”
Naturalmente questo in teoria va benissimo ma in pratica purtroppo non è così, difatti le case classificate “E” che dovranno èssere demolite sono valutate a 750 Euro al metro quadrato, per ricostruire la stessa casa ci vogliono Circa 1180 Euro al metro quadrato quindi la differenza di 430 Euro a metro quadro dovrà pagarla il proprietario della casa in egual misura, residenti e non residenti, io nella mia lettera chiedevo anche una assistenza tecnica ed una assistenza ricettiva in qualche struttura convenzionata con la Regione per qualche giorno, il tempo necessario affinché gli Abruzzesi residenti fuori Regione possano vedere la loro problematica riguardo le loro case danneggiate dal terremoto, a riguardo non ho avuto alcuna risposta chiarificatrice.
Io chiedo che il C.R.A.M. si faccia carico di questi problemi degli Abruzzesi residenti fuori Regione colpiti dal SISMA, delegando di fatto i nostri dirigenti Regionali del C.R.A.M. per poter intervenire presso le Istituzioni Regionali Preposte, in questo frangente post terremoto molti Abruzzesi fuori Regione me compreso, ci chiediamo a cosa serve il C.R.A.M.?
Ora una nota dolente, non sono d’accordo con chi afferma che con gli Abruzzesi all’estero non ce ritorno, con questo organismo del C.R.A.M. si importante ma molto dispendioso, io non sto ad elencarvi ciò che abbiamo organizzato negli ultimi 10 anni in Svizzera, mi limito a dirvi che l’anno scorso, nonostante il terremoto, siamo riusciti ad organizzare insieme agli amici dell’Ufficio Emigrazione della Regione una Mostra Religiosa itinerante del Pittore Augusto Pelliccione che ha avuto un grande successo, contribuendo non poco per la raccolta fondi pro terremotati,

in più negli anni prima del terremoto molte associazioni Abruzzesi organizzavano ed organizzano anche dopo il terremoto soggiorni marini e gite in Abruzzo con altre associazioni operanti in Svizzera e che su nostro suggerimento vengono nelle coste e nell’entroterra Abruzzese, questo è ciò che cerchiamo di fare per L’Abruzzo, e questo è il nostro ritorno per la nostra bellissima e martoriata Regione.

La F.E.A.S. in Svizzera nel suo programma e nei progetti futuri ha in cantiere un grande Progetto (l’idea è partita l’anno scorso al Consolato Generale d’Italia di Basilea alla presenza del Segretario del Consolato Dott. Pitton, del Dott. Verderosa, del Responsabile dell’Ufficio Emigrazione e segretario del C.R.A.M. Leuzzi e dall’infaticabile Presutti) ed è quello di fare una grande Mostra di quadri di pittori Svizzeri con la “Fondazione Beyeler conosciuta in tutto il Mondo” da realizzarsi a L’Aquila per poter riportare l’attenzione di tutti, specialmente dei “Media”, ai problemi post terremoto dell’Aquila e di tutto il “cratere”, problemi sempre attuali e quasi dimenticati da tutti, naturalmente se non ce una base che garantisce il minimo finanziario ed il minimo logistico non si può discutere di niente, è per questo che mi auguro che il C.R.A.M. possa discutere quanto meno un minimo di previsione di bilancio per il 2011 per poter realizzare questi progetti sempre in favore, e di ritorno, per l’Abruzzo.
Riguardo il problema Finanziario del C.R.A.M. attribuito al terremoto voglio ricordare a tutti che il 31 Marzo 2009, quindi 7 giorni prima del terremoto, il Consiglio Regionale a approvato il Bilancio di Previsione per il 2009 ed in quel Bilancio non c’era nessuna voce che richiamava il C.R.A.M. o gli Abruzzasi all’estero.

Con questo ho finito, vi ringrazio della vostra pazienza per avermi ascoltato e mi auguro che le autorità preposte recepiscano queste proposte altrimenti non si capirebbe veramente a cosa serve il C.R.A.M.

Cordialmente
Cav. Uff. Enzo Alloggia

Vice Pres. F.E.A.S.
Consigliere C.R.A.M.

Cav. Enzo Alloggia
Hofackerstrasse 23
4132 Muttenz (BL)
Svizzera Per il Presidente della Repubblica Italiana
On.le Giorgio Napolitano.

Cc… Presidente Regione Abruzzo
Dott. Gianni Chiodi

Muttenz: Luglio 2010

Signor. Presidente, caro Giorgio,

il 2 Giugno 2010 in occasione della Festa della Repubblica con grande onore e commozione ho ricevuto la Onorificenza di “Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana” per me e la mia famiglia è stato un bellissimo giorno e per quel giorno abbiamo dimenticato i problemi che purtroppo ci assillano ogni giorno in speciale modo dal 6 Aprile 2009 giorno del terremoto in Abruzzo, il 7 Luglio 2010 a Roma si è verificato qualcosa di sconvolgente per le nostre menti già provate dal disastro che ci ha colpiti “le forze dell’ordine prendono a manganellate i terremotati dell’Aquila” a riguardo non faccio alcun commento dico solo che si dovrebbe fare “luce piena” sull’accaduto.

Ora veniamo alla mia “categoria di emigrante” (o Italiano all’estero come si dice ora) io sono partito per la Svizzera nel 1962, avevo 16 anni, rientrato in Italia nel 1966 per il servizio militare, sono tornato in Svizzera nel 1968 (dove o conosciuto mia moglie), tentativo di rientro in Italia con la famiglia nel 1974, tentativo fallito a causa delle raccomandazioni a pagamento, sono tornato in Svizzera nel 1977 dove risiedo tuttora.
Caro Presidente io ho vissuto la discriminazione di emigrante degli anni 60 -70 che a quel tempo era molto forte qui in Svizzera e ripensandoci ora forse era nella logica del periodo e della situazione come lo è ora nei confronti degli immigrati in Italia, io ho superato quel periodo lavorando molto per la comunità Italiana in Svizzera a livello sociale, associativo e scolastico (per moltissimi anni ho fatto parte della Commissione Scolastica mista “Italo-Svizzera” collaborando molto con il Consolato Italiano di Basilea per l’integrazione dei nostri bambini nella scuola Svizzera) dal 1999 sono Consigliere del CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) detto questo, in questo ultimo anno è successo qualcosa che ci a sconvolti tutti, il terremoto in Abruzzo, riguardo noi Abruzzesi all’estero il danno è stato doppio perche siamo stati discriminati in casa propria, le nostre case costruite con tanti sacrifici fatti lontani dal paese natio, dagli amici, e dagli affetti famigliari, in occasione del terremoto sono state dichiarate 2° case (come per l’ICI) con il trattamento che queste regole comportano, chi di noi è riuscito a produrre la documentazione necessaria per la ristrutturazione o la ricostruzione delle nostre case si ritrova i documenti buttati negli uffici del “dimenticatoio” per il semplice fatto che si tratta di case di emigranti, tutto questo è molto demoralizzante per noi che eravamo riusciti a costruirci 4 mura lontani da casa, e tutti hanno dimenticato che con le nostre “Rimesse” abbiamo contribuito non poco all’Economia Regionale, ciò che più ci deprime lontani dall’Abruzzo è il fatto che, ad ora, non esiste nessuna fonte dove poter attingere notizie di comportamento per noi residenti fuori Regione, ricevo molte telefonate di amici e conoscenti sparsi per il Mondo che sono a conoscenza che faccio parte della Consulta Regionale, mi chiedono aiuto per sapere cosa e come fare per avere informazioni sulle loro case distrutte, io purtroppo non so dare loro nessuna informazione, nella documentazione che le mando potrà vedere che già l’anno scorso ho fatto richiesta di avere un punto di riferimento per gli Abruzzesi all’estero ed avere una struttura ricettiva per le persone che vorrebbero rientrare qualche giorno per vedere di persona come risolvere i loro problemi per la casa, purtroppo al momento non c’è niente e nessuno a cui rivolgerci.
Noi all’estero ci siamo subito attivati per raccogliere fondi da spedire in Abruzzo ed io sono molto orgoglioso di avere contribuito attivamente per questa raccolta insieme agli amici della FEAS “Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera” riuscendo a mettere in sicurezza e rendere agibile la “Chiesa di Santa Maria di Valleverde di Camarda (AQ) mio paese di origine” dove la notte di Natale è stata celebrata la Santa Messa e dove tuttora i fedeli di Camarda possono recarsi per pregare.
Caro Presidente le chiedo scusa ma proprio non so a chi rivolgermi per chiedere aiuto, per noi che siamo all’estero è una doppia catastrofe perche non sappiamo più dove andare per rivedere la nostra amata terra, io prima tornavo 4 – 5 volte l’anno al mio paese, ora come faccio? l’anno scorso ho fatto il pendolare da un hotel di Giulianova (naturalmente a mie spese) ma non si può fare è massacrante e demoralizzante.
Ora le chiedo un consiglio e lancio una proposta, il consiglio che le chiedo è, cosa ne pensa se chiedo aiuto alla “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo”?
La proposta è questa, all’inizio di Luglio il Ministro Giulio Tremonti a richiamato i Presidenti delle Regioni Italiane sul fatto che non hanno speso i fondi Europei F.A.S. (Fondi Aree Sottoutilizzate) e che solo una minima parte dei Miliardi di Euro a disposizione erano stati spesi, la mia proposta che le faccio è, non sarebbe possibile impiegare quei soldi per la ricostruzione della zona terremotata? Potreste vedere se è possibile o informarmi a chi rivolgermi? la informo che questa lettera sarà spedita per Cc… al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, (Commissario per la ricostruzione) non so come fare affinché le cose si muovano nel senso giusto per noi Abruzzesi all’estero, sono sicuro, se potrà fare qualcosa per aiutarci lo farà, soprattutto la prego di non farci sentire abbandonati da tutti come in questo momento.
Qualche amico Svizzero mi a chiesto, perche fare un progetto per ricostruire un casa danneggiata dal terremoto? Basterebbe ricostruirla come era si risparmierebbero tempo e denaro, e questo me lo chiedo anche io.
Nel chiederle scusa per il disturbo aggiungo che noi Abruzzesi all’estero siamo molto orgogliosi della nostra Regione e quando “voi” rappresentanti di tutti gli Italiani dite che noi Italiani all’estero siamo i “veri Ambasciatori della lingua e della Cultura Italiana” ci fate molto felici perché è la verità, ora siamo noi “poveri Ambasciatori Abruzzesi all’estero” ad avere bisogno del vostro aiuto in questo tragico momento di emergenza post terremoto.

Un affettuoso saluto,
Cav. Enzo Alloggia.

Vice Pres. F.E.A.S.
Consigliere C.R.A.M.

Allegati:
Comunicato Stampa del 09. Aprile 2009
2 Documenti di richiesta di aiuto alla Regione Abruzzo.

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