Carmine Gonnella on 30 Giugno, 2011 17:17:36 | 65 numero letture
Piu’ di un mese fa pubblicai un articolo che a prima vista sembrava ( anche al sottoscritto) non avesse senso. Poi ripensandoci bene ( e a mente serena) mi venne un dubbio, vovvere’ che l’ attuale sistema del fisco non fosse del tutto attinente all’ articolo 53 della nostra Costituzione? :” Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. A questo punto esaminando le attuali aliquote, 23%, 27%, 38% e 41%, non v
edo la progressivita’ del sistema tributario. Chi guadagna 28 mila euro ( i quasi ricchi) basterebbe che rimanessero a casa per qualche giorno e invece di contribuire al 27% lo fanno come chi guadagna 15 mila euro. Questo vale anche per coloro con la aliquota al 38%, e incassano 55 mila euro, due o tre giorni a riposo e contribuirebbero allo stesso modo di chi ne prende, 28 mila. Non vado avanti perche’ il criterio lo reso. Pero’ mi sorge un dubbio:” In politica la matematica ha ancora un senso?”. Lascio a voi ri-fare i calcoli..
Ecco l' articolo in questione …
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Al momento le aliquote iperf per categoria sono: fino a 15 mila al 23%, da 15 ( +1) a 28 mila, al 27%, da 28 (+1) a 55 mila al 38%, da 55 mila (+1) a 75 mila al 41%, da 75 in poi al 43%
Occorre una formula contribuitiva piu’ equa tra categorie e stipendi. Si divide per 10 il massimo di ogni categoria, nel caso specifico , con solo tre aliquote 20/30% e 40%+ e ad ogni scatto si aggiunge l’ 1% graduale. In altre parole da un minimo di 10 mila euro di stipendio a un massimo di 50 mila, ad ogni scatto di 4 mila euro in piu’ annui scatta il graduale un 1%, sino al 30% Dal 30/40% si usa lo stesso criterio sempre graduale, da un minimo di 50 mila ad un massimo di 100 mila, ad ogni scatto di 5 mila euro di stipendio in piu’, scatta il graduale un 1%. Dopo 100 mila euro sino al milione il graduale 1% scatta ad ogni 50 mila euro annui in piu’. Dopo il milione l’ aliquata resta fissa al 50%. Ovviamente ad ogni categoria va ridotta la “no tax zone”.
