CRISI,CIOCCHETTI: "PATRIMONIALE? PARLEREI NECESSARIO CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA"

Roma, 11 AGO – “Dopo l'appello lanciato nei giorni scorsi al mio
partito, dove troppo spesso manca la democrazia e molti di quelli che
compongono la classe dirigente vengono nominati senza confronto elettorale,
pretendono inoltre di fare i padroni, reputo giusto ragionare sulla
situazione generale e sulle possibili soluzioni per uscire da questa crisi
drammatica che affligge il nostro paese. Queste sono ore e giorni decisivi
per le sorti del nostro paese dove le borse internazionali crollano e cambia
davvero la vita e le certezze che si erano costruite nel dopoguerra. Tutti
coloro che hanno di più e hanno avuto di più, debbono contribuire in
maggior misura con una tantum. In Italia il 75% della ricchezza è detenuto
dal 10% degli italiani , quindi da 6 milioni circa. Non credo sia uno
scandalo chiedere a coloro che sono più ricchi di contribuire ad aiutare
l'Italia ad uscire fuori da questa crisi e risanare il bilancio. La
patrimoniale?, parlerei più di un contributo di solidarietà, deve scattare
per i patrimoni di un certo rilievo. In questo modo si potrebbero incassare
almeno 150 miliardi di euro. Serve un vero accordo generazionale che
coinvolga tutti noi per il bene del nostro Paese”. Lo dichiara, in una nota,
l'esponente Udc e vice presidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti.

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