Massimo Ponzoni:"I lombardi hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo di numerose e fiorenti comunità  in tutto il mondo"

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Una Padania in Sud America!
di Ivan Bertoli, bresciano

Uruguay – La Piriapolis di Francesco Piria

Massimo Ponzoni:”I lombardi hanno contribuito in modo significativo allo
sviluppo di numerose e fiorenti comunità in tutto il mondo”

Ed è con grande orgoglio e soddisfazione che posso ben dirmi soddisfatto e
orgoglioso di aver lavorato insieme in tutti questi anni al presidente
Formigoni contribuendo con lui a far fare alla nostra Lombardia un grande
salto di qualità.

Intervista:

Consigliere Ponzoni, come vede oggi il sistema “Lombardia”?

Il sistema e il modello di governo che abbiamo inaugurato qui in Lombardia,
incentrato sulla centralità della persona e dell'iniziativa umana e
imprenditoriale, sulla sussidiarietà, sul confronto e sull'ascolto costante
dei cittadini, è un modello che oggi tutti ci invidiano, e che molte altre
regioni d'Italia prendono come riferimento. Un modello, quindi, oggi più che
mai da esportare a livello nazionale: qui abbiamo la sanità migliore, le
infrastrutture più efficienti, un sistema turistico e culturale
d'avanguardia, qui, ancora oggi, le imprese continuano a produrre ricchezza
e generare occupazione, nonostante le grave crisi economica che sta
attraversando il Paese.

Consigliere Ponzoni, lei è stato sia consigliere regionale che assessore. In
questi ruoli, quali attività ha svolto a favore del territorio che
rappresenta?

Da Assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Polizia locale prima, e
alla Qualità dell'Ambiente poi, ho promosso numerose iniziative e
provvedimenti volti a sviluppare una formazione e una presa di coscienza
sempre maggiore nei cittadini lombardi sulla necessità di una rinnovata
coscienza culturale e di una maggiore responsabilità civica per il rispetto
e la tutela dell'ambiente e per contribuire a migliorare la percezione
concreta di sicurezza in città. Abbiamo dato vita a una legge che migliora
la qualità dell'aria incentivando anche economicamente i cittadini più
attenti e sensibili ad adottare strumenti idonei, abbiamo fornito le unità e
le sezioni locali di Protezione Civile dei mezzi e degli strumenti necessari
per operare al meglio, promuovendo anche una legge per il rispetto della
legalità e una per incentivare il contrasto alla criminalità.

Ma se c'è un provvedimento al quale più sono legato e che sento
particolarmente mio, anche perché è stato il primo di cui sono stato
relatore in qualità di Vice Presidente della Commissione Sporte e Cultura, è
la nuova legge regionale sullo sport, varata una decina d'anni fa, che ha
garantito visite mediche gratuite per tutti i ragazzi minorenni, agevolato
la pratica sportiva per i disabili, finanziato oratori e parrocchie, reso la
pratica sportiva più facile e accessibile per tutti i lombardi sostenendo le
associazioni e gli enti sportivi territoriali.

Senza dimenticare, infine, la mia terra e la mia provincia, quella di Monza
e Brianza, che rappresento nel parlamento regionale e per la quale mi sono
sempre speso, nelle piccole cose quotidiane come nel reperimento delle
risorse necessarie per far partire significativi progetti comunali
indirizzati a dare soluzione a specifici problemi del territorio.

Ora, una delle nuove sfide a cui mi dedicherò con entusiasmo, in vista
dell'Expo, è far sì che la Brianza e le sue ville possano essere meta e
destinazione privilegiata per ospitare le più importanti delegazioni
straniere, cercando anche di agevolare attraverso deroghe specifiche la
partecipazione delle piccole e media imprese brianzole ai bandi legati alla
realizzazione dell'Expo mediante l'individuazione di una quota specifica
riservata appositamente proprio alle PMI.

La Lombardia, nel suo insieme, ha sempre registrato importanti flussi
migratori verso l'estero. Come vede oggi questo fenomeno? Pensa di poter
portare avanti qualche iniziativa legislativa specifica in questo campo?

I lombardi sono un popolo di straordinari lavoratori, gente concreta, che sa
appassionarsi ma che non perde mai il senso della misura e sa sempre stare
coi piedi per terra. Non a caso la Lombardia è riconosciuta come la
locomotiva d'Italia ed è una delle quattro regioni “motori d'Europa” con la
Catalogna, Rhone Alpes e Bade Wuttenberg.

Ma i lombardi hanno contribuito in modo significativo anche allo sviluppo di
numerose e fiorenti comunità in tutto il mondo, e la vostra realtà e
associazione ne è testimonianza evidente e costante e ben può renderne conto
numeri alla mano: basti pensare all'esempio della sola provincia di Bergamo.

Da oltre 40 anni l'Ente “Bergamaschi nel mondo” svolge assistenza materiale,
morale e culturale raggiungendo costantemente l'80% dei circa 50mila
bergamaschi sparsi per i vari continenti; complessivamente sono 105 le
nazioni raggiunte e coinvolte, e l'Ente coordina 33 circoli e 22 delegazioni
costituite nel mondo.

Ma non dimentichiamoci che la Lombardia è terra che ha anche accolto e
ospitato molti immigrati, da ogni parte d'Italia e del mondo, che qui hanno
trovato condizioni per integrarsi e radicarsi nel modo migliore contribuendo
significativamente allo sviluppo del territorio.

Bisogna però capirci bene: un conto è accogliere chi è animato da serie
intenzioni e buoni propositi di integrazione, diverso è subire una
immigrazione irregolare e selvaggia come quella che stiamo in larga parte
registrando in questi ultimi anni.

I lombardi hanno saputo costruire un benessere sociale evidente dopo anni di
sacrifici e con impegno e costanza ammirevoli, non possiamo permetterci ora
di mettere a rischio equilibri sociali così faticosamente raggiunti e
conquistati nel nome di una imprecisata e indefinita accoglienza
generalizzata, senza freni e senza distinzioni.

Non siamo razzisti, ma siamo gente responsabile che tende a conservare e
migliorare quanto di buono ha saputo costruire e che non permetterà ad altri
di rovinarlo o di approfittarne: e in questo molto devono fare le
istituzioni, sia come ruolo ispiratore di guida che con provvedimenti e
leggi concrete; spesso, laddove serve, anche restrittive e vincolanti.

Quali ritiene possano essere le priorità e le normative da proporre nel
corso di questa Legislatura per il territorio che lei rappresenta?

Rilanciare e sostenere la rete delle imprese e potenziare le infrastrutture:
sono questi i due punti chiave sui quali dovrà caratterizzarsi questa nuova
legislatura regionale, consapevoli che è solo attraverso il sostegno
all'economia e all'occupazione che la società può migliorare e crescere
anche in termini di relazioni sociali e culturali.

Su questi fronti Regione Lombardia è fortemente impegnata e si sta
adoperando in modo significativo, occorre però che anche il Governo
nazionale e tutti gli attori parte in causa facciano la loro parte,
cominciando proprio dal tanto richiesto e auspicato taglio delle tasse.

In questa direzione occorrerà poi dare piena e compiuta attuazione al
federalismo fiscale e al trasferimento di competenze in sede regionale:
siamo stati la prima regione d'Italia a chiedere un riforma del paese in
senso federale, vogliamo essere la prima anche ad attuarla concretamente,
nell'interesse dei nostri Comuni e dei nostri territori.

Ernesto R. Milani

Giovanni Girardi

www.lombardinelmondo.org

28 giugno 2011

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