No alla guerra, no alle missioni all’estero

L'Italia dei Valori, coerentemente con gli impegni presi con gli elettori e convinta di interpretare il sentimento della maggior parte degli italiani, ha votato no al rifinanziamento della missione in Afghanistan e ribadisce la propria contrarietà a portare e a continuare le azioni di guerra mascherate da missioni di pace in Libia e in Afghanistan.
Sono due azioni militari che si inseriscono all'interno delle guerre civili in atto tra quei popoli, e quindi non ci sono giustificazioni, nemmeno formali, per violare la Costituzione italiana che vieta interventi militari. Né è vero che, siccome sono state in qualche modo autorizzate da organismi internazionali, queste missioni diventano per noi un obbligo: la Germania, che fa parte di questi organismi internazionali in modo stabile, non ha partecipato a queste azioni proprio perché sono su base volontaria.

Riteniamo un errore pensare che si possano risolvere i confitti con le guerre e non con le ragioni della politica e più ancora riteniamo che ciò non si possa fare in realtà come la Libia e l'Afghanistan, laddove l'Italia appare al tempo stesso come ipocrita e suddita, perché si fa credere che siamo là contro un'oppressione e contro atti di terrorismo. Ma mentre siamo lì con questi nobili intenti, le stesse potenze internazionali che hanno promosso queste guerre e hanno indotto il nostro governo a sottostarvi stanno trattando con i vari Gheddafi puttosto che con i talebani per raggiungere un accordo.

Allora delle due l'una: o questi sono terroristi, e allora non c'è nessun accordo politico che tenga, o c'è una guerra civile in corso, nel qual caso noi non potevamo e non possiamo intervenire, e comunque non possiamo più mascherarci chiamando azioni di pace quelle che in realtà sono vere e proprie azioni di guerra.
A tutto questo si aggiunge il dramma delle vite umane che ogni giorno si immolano per una causa che non corrisponde a ciò che viene affermato, e spendiamo anche tanti soldi inutilmente, in un momento di estrema congiuntura. Invece di togliere i fondi alle parti deboli del Paese si poteva evitare di comprare 138 nuovi caccia bombardieri con la spesa di 15 miliardi euro, andando poi a tagliare le pensioni.

Sono queste le ragioni che hanno indotto l'IdV a reagire e a essere coerente e ci dispiace che rispetto a questo tema l'opposizione non sia riuscita a trovare un momento di unitarietà. Ma raggiungono il ridicolo affermando, come hanno fatto, di votare in modo unitario “salvo alcune dissidenze“. Se ci sono le dissidenze come si fa a votare in modo unitario? E' una contraddizione in termini.
Ma soprattutto è una contraddizione votare per rifinanziare la guerra dicendo di non essere d'accordo. Vuol dire votare solo per spirito di partito, rinunciando agli ideali.

Postato da Antonio Di Pietro

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy