PROCESSO LUNGO, DISCUSSIONE BREVE: PER SALVARE BERLUSCONI LA MAGGIORANZA CANCELLA ANCHE IL CONFRONTO PARLAMENTARE

Processo lungo, discussione breve. In Parlamento ormai non c’è più spazio nemmeno per il necessario confronto, il centrodestra non lo consente. Berlusconi ha fretta, assediato com’è dai tanti procedimenti che lo riguardano ha sempre urgente bisogno di un salvacondotto, ed allora via di corsa per varare l’ennesima leggina ad personam prima di andare al mare. L’ultimo colpo di mano in Senato, dove con la consueta arroganza, con l’inganno e con un altro vergognoso trucco, la maggioranza ha deciso di accelerare i tempi per l’esame del ddl sul cosiddetto processo lungo, una fetecchia che getta vergogna sull’intero sistema giudiziario italiano.

L’idea è semplice: consentire nei processi alle difese di portare in aula un numero illimitato di testimoni senza che il giudice possa fare niente, se non ascoltarli per forza. Così, guarda caso, gli avvocati di Berlusconi possono di fatto rendere infinito il processo Mills semplicemente presentando liste lunghissime di testimoni (anche mille o più), ognuno dei quali convocato anche solo per dire, per esempio, che non sa nulla.

Su un tema così delicato e così pericoloso per la già dissestata giustizia italiana sarebbe stato necessario discutere, confrontarsi, lasciare spazio a proposte alternativeo, meglio, al ritiro del disegno di legge. Invece niente. Anzi, prima il provvedimento è stato messo in calendario con l’inganno, ben nascosto in un ddl con un numero e con un titolo completamente diversi dal contenuto reale del provvedimento, quindi è stato deciso accelerare la discussione, perché il testo deve essere approvato entro la prossima settimana.

Così ecco che con una sforbiciata qua e una là, infischiandosene del regolamenti, a un certo punto i 40 minuti assegnati inzialmente all’Italia dei Valori sono stati ridotti a 29. Spunta il contingentamento dei tempi spacciato per armonizzazione ed ecco il trucco dopo l’inganno. Perché armonizzazione non significa contingentamento, significa anzi cercare di trovare una sintesi tra le diverse richieste nel rispetto dell’opposizione.

L’Italia dei Valori ha dimostrato già in passato un comportamento lineare e il più possibile propositivo, ma in Aula chiede e si aspetta sempre di avere i tempi giusti per poter parlare, emendare, dissentire, denunciare al Paese che il Parlamento è governato da truffatori politici. Questa è la democrazia, qualcosa a cui la maggioranza e chi la guida sono evidentemente allergici. Così, per salvare Berlusconi, il Pdl e la Lega hanno deciso di andare avanti con una nuova prova di forza, hanno deciso di soffocare il confronto parlamentare. Vogliono imporre a ogni costo un’altra legge vergogna, se ne dovranno assumere tutta la responsabilità davanti al popolo italiano.

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