La giornata è iniziata con lo sfogo di Berlusconi sullo scherzetto di Bossi, che ha consegnato Alfonso Papa alla giustizia e ha salvato invece Alberto Tedesco. Il Carroccio lo ha subito smentito dicendo che va tutto benissimo, il voto alla Camera e al Senato è stato obbligato. Dalla mancanza di coerenza, aggiungiamo noi. In nome dello slogan “più poltrone per tutti”, la Lega sta contribuendo a promuovere una logica classista che annulla di fatto il principio dell’uguaglianza garantito dalla Costituzione, concedendo privilegi assurdi alle varie caste e tartassando senza freno i cittadini che non appartengono alle loro disgustose consorterie. Con il compare Berlusconi, Bossi ormai condivide solo la fame di poltrone, prebende e potere.
I leghisti, ormai vent’anni fa, hanno promesso ai loro elettori il federalismo: invece la Cgia di Mestre stima che ci saranno 15 miliardi di tagli agli enti locali. Però non tutto è perduto, oggi Calderoli realizza il suo sogno: spostare i Ministeri al Nord. Peccato che si tratti solo di altre sedi dello spreco che non porteranno alcun vantaggio ai cittadini, al massimo qualche favore alle clientele. Pure sul rifinanziamento delle missioni la Lega perde la faccia, dopo tanto baccano alla fine voterà per la proroga dell’impegno militare che continua a costarci caro, soprattutto in termini di vita umane. Il Governo è un’assemblea di bottegai che litigano e si riappacificano solo per spartirsi il bottino, avendo perso ogni contatto con il Paese reale: basti dire che per Berlusconi la riforma istituzionale sarà approvata il 4 settembre. Cioè di domenica.
Quanto a Bossi, è entrato in Parlamento agitando il cappio contro i corrotti ma ora ingoia senza difficoltà il rospo delle leggi ad personam che, oltre a gravare come una enorma tassa da 2,5 miliardi sulle spalle dei contribuenti, stanno stravolgendo punto per punto il sistema giuridico italiano. Andando con lo zoppo, il “Senatur” ha imparato benissimo a zoppicare e prende dalle tasche degli italiani i soldi per aprire quei quattro uffici con cui spera di evitare il lancio delle monetine al prossimo raduno di Pontida.
Il Paese è in crisi da anni, noi proponiamo di tagliare subito i costi della politica e per tutta risposta il Governo inaugura a Monza le sedi distaccate dei Ministeri di Brambilla, già finita sulle prime pagine per gli incarichi all’Aci per il suo compagno, Tremonti, ospite di un lussuoso appartamento a spese di Milanese, Calderoli, che da uomo del Nord usa allegramente i voli di Stato per spostarsi, e Bossi, che ancora deve spiegare il coinvolgimento della Banca Credieurnord nella vicenda delle quote latte, ennesima storia di clientelismo a danno dei contribuenti. Con la solita faccia tosta, la cricca presiede all’apertura degli ennesimi Uffici Sprechi e Poltrone di questo Governo, un insulto agli italiani stanchi di pagare sempre più tasse mentre la casta moltiplica i privilegi e apre sedi di rappresentanza della Ladronia. Lo spettacolo tragicomico dei ‘Ministeri buffi’, parafrasando Dario Fo, è davvero l’ultimo atto di una farsa che dura da tre anni. A settembre, l’Italia dei Valori mobiliterà l’Italia per fermare la casta e mandare finalmente a casa il Governo.